Al 19 maggio 2018, dieci paesi hanno terminato l'iter di ratifica del Trattato per il bando nucleare approvato dall'Assemblea ONU il 7 luglio 2017, mentre 58 sono i membri ONU che finora hanno firmato il trattato.
Per entrare in vigore l'accordo deve raggiungere le 50 ratifiche, ma nell'Assemblea ONU per il Disarmo, che si riunisce periodicamente a Ginevra, hanno dichiarato il loro sostegno al Trattato sia l' assemblea dei paesi non-allineati sia il delegato della Nigeria a nome di tutta l' Unione Africana.
Altri paesi inoltre hanno già iniziato l'iter della ratifica e arriveranno presto all'atto finale.
Tra i 122 paesi che nell'assemblea dell' ONU hanno votato a favore del trattato e tra i 58 paesi che hanno firmato l' accordo nel Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, spicca l' adesione quasi totale dei paesi del Sud America e dell' Africa.
Ma è significativo anche vedere quali sono i dieci paesi che hanno già ratificato ufficialmente l' accordo. Non sono grandi, a parte il Mexico, ma i loro nomi dimostrano l' enorme valenza politica e simbolica del trattato.
Ecco i dieci paesi:
Palestina, Cuba, Città del Vaticano, Venezuela, Vietnam, Austria, Mexico, Taylandia, Guyana e Palau
L' Austria è il primo paese dell' Unione Europea a ratificare l' accordo.
L' UE non si è pronunciata ufficialmente sul Trattato, aiutata dalla assenza di un suo ambasciatore nell' assemblea ONU, ma partecipa sempre alle iniziative nella sede delle Nazioni Unite. L' Alto Commissario agli Affari Esteri Mogherini era presente nel Palazzo di Vetro il 20 settembre 2017 quando sono state poste le prime firme al trattato in occasione della sessione annuale dell' Assemblea ONU.
Il "non pronunciamento" dell' Unione Europea è quindi da sottolineare con forza, facendo notare la differenza con l' atteggiamento della NATO che ai suoi membri, compresi Grecia e Portogallo a guida progressista, ha addirittura impedito di partecipare ai lavori sul trattato dell' Assemblea.
Marco Palombo
Nessun commento:
Posta un commento