Un avvicinamento all'igienismo naturale, in tutti i suoi concetti fondamentali, probabilmente non si può fare se ad un certo punto non si sono presentati dubbi su alcune cose che ci sono state inculcate. Parliamo quindi dei dogmi, dei condizionamenti avuti e di una possibile tendenza a riesaminare l'essenza delle idee e dei concetti che ci sono stati trasmessi per valutare con mente aperta, oggettiva, quindi tendenzialmente più libera: concetti, credi, tradizioni, convinzioni, abitudini e informazioni diffuse massivamente.
Siamo spesso inconsapevolmente schiavi di culture locali. Per esempio, se tu fossi nato in Cina o in Indonesia, forse avresti mangiato i cani tranquillamente, mentre se nato altrove ti apparirebbe una cosa demenziale. Per i cinesi, almeno fino a poco tempo fa, era improponibile il consumo di latticini, perché per la loro cultura e tradizione il formaggio è latte andato a male, mentre in altri posti è normalità.
Ci sono persone che si pongono domande anche sulle religioni che ci hanno inculcato.
Ci sono persone, studiosi, storici e traduttori di testi sacri antichi che negano l'esistenza storica di Gesù Cristo.
Vedi il lavoro di Emilio Bossi, Avvocato e storico nella sua opera: "Gesù Cristo non è mai esistito". e il libro di Giuseppe Cascioli "La favola di Gesù Cristo".
Interessante il lavoro di Mauro Biglino, che per anni fu traduttore per le edizioni Paoline, che nelle sue conferenze e nei suoi libri ci spiega che quello che effettivamente è scritto su quei testi in aramaico e in greco antico è assai diverso da quello che hanno tradotto e che ci hanno raccontato. Il titolo di uno dei suoi lavori è: La bibbia non parla di dio. Non si sa chi ha scritto quei testi, le loro interpretazioni sono cambiate, stanno ancora cambiando e ancora cambieranno.
Ora non ricordo il nome di un altro docente di storia dell'università la sapienza di Roma che ha pubblicato recentemente un volume in cui afferma che gli storici hanno appurato che vari luoghi descritti nelle scritture bibliche in realtà non sono mai esistiti.
Ma senza andare tanto lontano, basta osservare che anche i credenti non conoscono i loro stessi testi di riferimento. Troppo spesso, ci si accontenta a credere le stesse cose che fin dall'infanzia ci vengono ripetute a voce e infilate in testa, per cui quando per esempio domando loro: esiste nei vangeli, una parabola dove Gesù interpretando se stesso dice ai suoi discepoli: "andate, prendete coloro che non credono in me e uccideteli davanti a me". Puntualmente mi viene risposto che nessuna frase di questo tipo, neppure vagamente somigliante, si trova nei vangeli canonici....eppure è proprio li, nel vangelo secondo Luca, nella famosa parabola delle mine. Potete verificare.
Trovo interessante anche la visione del documentario "Zeitgeist the movie"..il primo Zeitgeist.
Io provengo da una famiglia e da una società cattolica e convenzionale, ma le circostanze oltre alla mia indole, mi hanno letteralmente imposto fin da ragazzino, di tentare di analizzare scrupolosamente ogni comune e accettato concetto e valutarne con la mia testa la verità, la qualità, la falsità o inesattezza. Senza questo processo originato dalle circostanze non credo sarei mai stato così poco allineato e forse mai sarei approdato all'ambientalismo, al vegetarismo all'igienismo e ad altre scelte di vita. Francamente, senza questo processo a 360 gradi di riflessione, di riesame, di ricerca, dubito che sarei sopravvissuto fino ad ora.
Riguardo alla religione che mi è stata imposta, per un periodo ho perfino accarezzato l'idea del sacerdozio, ma in seguito ho iniziato un percorso di vera e propria liberazione.
Quando il nonno di mio figlio mi chiese il motivo per cui non volevo battezzarlo io gli risposi che non volevo neppure rischiare che la religione arrecasse anche a lui il danno che ha arrecato a me. Il nonno rifletté un istante e poi mi disse: "hai ragione".
Ad un certo punto, il mio stupore più grande, anche rispetto alla religione fu dato dalla percezione di ingenuità e fragilità delle masse e come sia frequente e profonda la sua manipolazione.
Per me è difficile immaginare qualcosa di più incredibile di come una storia, come quella di Gesù possa essere creduta.
Presto compresi che il grosso dei credi, convinzioni, abitudini e pensieri sono solo il frutto di condizionamenti, insomma il risultato di veri e propri lavaggi del cervello da cui per fortuna ci si può anche liberare.
In questo scritto, quando si menziona una persona dal nome Gesù, ci si riferisce precisamene ed esclusivamente al personaggio biblico che sarebbe figlio di dio, che fa i miracoli, che resuscita i morti, che cammina sulle acque, che muore e risorge.
Non mi riferisco quindi a quello che sappiamo bene, avrebbe potuto essere forse autentica, l'esistenza di persona con nome Gesù, uno dei tanti "maestri di giustizia" di quel tempo, magari particolarmente dotato, sulla quale si è costruita una storia con fini poco confessabili.
Lessi i vangeli e nella mia coscienza e dalla mia voce interiore non ebbi la benché minima percezione che quel libro fosse sacro e che fosse basato sulla verità.
Mi sono domandato a che serve avere una coscienza se non la si ascolta, se non la si adopera? ----Osservavo i religiosi e non mi sono mai sembrati molto diversi dai morti che camminano, dalle marionette. Poi piano piano, mi divenne più chiaro. La religione permette di dare un po di pace, perché da risposte sull' inquietante mistero della morte. Poi la religione permette anche di appendere nell'armadio la propria coscienza. Una volta rispettarti piu o meno i precetti della propria confessione religiosa, la coscienza è a posto! E' comodo.
Inoltre fare parte di un gruppo apporta un certo senso di sicurezza e anche questo è naturale e comprensibile considerato che l'uomo è un animale di branco e che nella maggior parte dei sistemi sociali si soffre a causa di una disgregazione e solitudine eclatante.
Tuttavia le religioni perdono l'appuntamento con la storia nel senso che il pianeta è al collasso ambientale, socioeconomico e geopolitico, bellico, ma nelle congregazioni religiose non brillano tendenze particolarmente ambientaliste o antimilitariste.
Non capivo che differenza vi fosse tra la consapevolezza di un ateo e quella di un religioso. Quest'ultimo parla del precetto "ama il tuo prossimo", ma l'ambiente che cosa è? Nessun problema si pone il religioso a far carriera e accumulando beni materiali vendendo diserbante che uccide ambiente , animali e persone come mosche e come il diserbante o le sigarette, si potrebbero citare una gran quantità di cose assurde eppure accettate come "normali" che non andrò ora ad elencare.
A mio parere, tra i cercatori della verità, si incontrano più maturità, consapevolezza ed equilibrio che tra i religiosi che credono di averla già trovata.
Ho fatto esperienze con vari generi di confessioni religiose e mi sono fatto l'idea che (a parte le dovute eccezioni), è proprio presso le persone che abbracciano una religione che troviamo più frequentemente individui con limitata consapevolezza e sopratutto PRIVE DI UNA FEDE INTERIORE. Succede quindi che la religione è l'appiglio a cui aggrapparsi, il "sedativo" per lenire l'angoscia di quel vuoto interiore, dal disorientamento, dalla mancanza di senso, insomma, un surrogato della vera fede, un palliativo alla mancanza della consapevolezza.
Talvolta il religioso rimane legato alla propria confessione, mentre in altri casi si passa da una confessione religiosa all'altra, ma in comune vi è il terrore del solo immaginare che si possa mettere in discussione la religione costituita, per paura di vedere saltare le sicurezze, di veder cadere i miti e di dover trovare nuovi equilibri. Si tratta di schiavitù.
Mi si domanda talvolta: perché dovremmo indagare se Gesù è esistito e perché tanto accanimento nei confronti della religione?...
Ma si, perché ci sono giusto due o tre cosucce millenarie e queste si che sono documentate storicamente, di cui paghiamo ancora oggi le amare conseguenze e che continueranno per un bel pezzo, per esempio: con la bibbia in mano si sono calpestati i corpi di milioni di persone, ci sono gli storicamente documentati stermini di popoli con la conversione sul filo di spada, ci sono le sacre inquisizioni, i roghi di persone arse vive colpevoli solo di essere vive, quindi pensanti, le torture, le divisioni tra i popoli/divisioni tra religioni/divisioni tra individui, i conflitti bellici di origine religiosa, le pulizie etniche, la divisione tra uomo e donna, la repressione sessuale e il conseguente danno alla vita umana (vedi anche solo l'opera di Wilhelm Reich "La rivoluzione sessuale") leggi anche di Enrico Cheli l'articolo "LA COMUNICAZIONE DEL CUORE Per un recupero del contatto corporeo e dell'abbraccio", il ritorno alla sporcizia all'epoca in cui l'igiene che era già in uso al tempo dell'impero romano con la distruzione, per opera della chiesa, di quasi tutti i bagni pubblici (sempre a causa del peccato che comportava il corpo nudo), il "soggiogare" gli altri animali terrestri e l'ambiente, l'oscurantismo...che tuttavia continua.
Per documentare tutto questo non basterebbe una piccola biblioteca.
Non vogliamo ferire i sentimenti di nessuno, ma non possiamo nascondere il nostro pensiero e i nostri dubbi. e neppure reprimere il nostro bisogno ci cercare e approfondire la verità. Qualcuno dice: "cercate la verità e la verità vi farà liberi".
La religione tende a creare società sottomesse e poco pensanti, composta da individui sottomessi e poco reattivi.
I dogmi religiosi hanno fortemente condizionato in modo nefasto anche l'arte medica. Un esempio tra tutti..l'assurda pratica sostenuta per lungo tempo da eminenti medici di punire, reprimere, torturare psicologicamente bimbi e bambine, fino ad intervenire e mutilare chirurgicamente i genitali di bambine solo perché sorpresi a masturbasi....a quel tempo si inculcò ai popoli e quindi ai genitori che la masturbazione era una causa primaria di molte malattie! La cosa ancora più stupefacente è che luminari della medicina si vantavano di essere intervenuti chirurgicamente per i motivi sopra citati, sui genitali dei corpicini di bambine fino al 1915!
Se al giorno d'oggi ci sono ancora tante persone che credono che la medicina ufficiale sia una scienza, che credono che i vaccini abbiano debellato le epidemie, che pensano che una madre che allatta al seno il suo bambino in un luogo pubblico stia offrendo uno spettacolo indecente, che credono che accumulare beni materiali sia indispensabile e che ciò renda felici, che pensano che produrre e vendere armi, tabacco, alcolici ecc, ecc, sia un mestiere ragionevole e accettabile, (l'elenco di esempi possibili sarebbe infinito) a mio parere significa che siamo alla pura follia di cui non ci rendiamo conto tanto siamo dormienti.
Come diceva una mia anziana amica "è tutto da rifare". E' un percorso obbligato..il cambiamento..questa parola terrificante!
Di fatto non possiamo andare avanti così, non vi pare?
Attuando il cambiamento nel microcosmo, prima di tutto dentro noi stessi e poi conseguentemente nel macrocosmo, fuori di noi, vedremo, opereremo grandi cambiamenti sociali e civili.
Lo possiamo fare solo se umilmente e lucidamente riconosciamo di essere stati raggirati e decidiamo di imparare ad usare la nostra testa, il che sarà possibile solo se prima di tutto comprendiamo e riconosciamo veramente l'influenza dei condizionamenti sulle nostre scelte e convinzioni. Solo dopo si potrà parlare di scelte che iniziano ad essere più consapevoli e fondate.
Daniele Bricchi