Sempre più difficile per me fare questi resoconti. Gli eventi sono sempre più "nutriti", oltre che "nutrienti" e sempre più vissuti. Per facilitarmi il compito inizio riportando un brevissimo mio scritto scaturito qualche giorno prima, in preparazione delle tre giornate della Festa, tenuta a Treia dal 27 al 29 aprile 2018, e letto durante la seconda giornata.
"La Festa dei Precursori corrisponde all'anniversario della inaugurazione del Circolo Vegetariano VV.TT., che avvenne nell'ormai lontano 1984, la notte tra il 26 e il 27 aprile, per la precisione, mentre nasceva quell'altro “prodotto” di Paolo D'Arpini (il fondatore del Circolo), che è suo figlio Felix. E' una data, sono date, le molte che riguardano la vita di Paolo, che fatico a ricordare: viaggi, figli, cambiamenti di residenza, cambi di lavoro.
Io, all'epoca, non ero presente con lui e forse per difficile accettazione da parte mia di tutto questo “lavorìo”, il mio inconscio non le ha mai digerite. Ma da quando l'altra sera, forse, mi sono resa conto di questo fatto, a letto, mentre faticavo ad addormentarmi, ho trovato un escamotage, anzi due per ricordarmi almeno questa data: 1984 è il titolo di un famoso libro di Orwell che lessi con piacere tantissimi anni fa e che ho ritrovato in una vecchia libreria qui a Treia ed è stato anche l'anno della mia laurea (quello per fortuna, ancora me lo ricordo).
Complice è stato anche il fatto che la mia disattenzione, in generale e su molte cose, mi fa dimenticare troppe cose importanti, e mi fa sbadatamente strusciare la macchina in posti dove sono già passata centinaia o solo decine di volte, come appunto è successo venerdì 20 aprile, dal che ho concluso che basta con questa sbadataggine, o almeno ci provo. Inoltre mi rendo conto ormai che la mia famiglia allargata comprende tutti i frequentatori del Circolo.
Il Circolo è principalmente Paolo e si sposta da Treia a Spilamberto, dove io risiedo abitualmente, sperando che il nuovo governo abolisca la legge Fornero o almeno faccia qualche riforma pensionistica che mi consenta di essere più libera presto, per potermi godere maggiormente la mia bella Treia.
Come dicevo e scrivevo qualche anno fa, da tempo credo che il mio compito nel mondo sia, tra l'altro, quello di fare da tessitrice, ma non di tessuti, di rapporti umani: fare incontrare le persone, farle conoscere affinché si creino nuove relazioni umane. Questo è anche quello che Paolo fa, senza nessuna intenzione, e questo Circolo Vegetariano e la Festa dei Precursori è un luogo, reale ed anche virtuale, dove ciò può avvenire. Tutti sono benvenuti nella nostra famiglia!
Ed in realtà, a me pare che specialmente durante i momenti "casalinghi", ma non solo, il clima è stato quello di una grande famiglia, in cui ognuno dava il suo contributo, in tutti i sensi.
Le persone, e non voglio neanche chiamarle "ospiti", ma semplicemente "amici", hanno cominciato ad arrivare giovedì 26 aprile. Il primo è stato Ferdinando, che doveva allestire il materiale per il laboratorio in terra cruda con i bambini delle elementari dell'indomani, organizzato in collaborazione tra l'Auser Treia ed il Comune. Il programma è proseguito verso sera del 27 aprile con una fantasiosa conferenza, sempre sulla terra cruda, nella sede dell'Auser, presente il coordinatore provinciale Antonio Marcucci e l'assessore Edi Castellani e vari convenuti. La serata si è conclusa con una pizzata da "Michè" assieme anche ad Ettore, Kamin e Sritha, giunti nel frattempo.
Al sabato 28 mattina ci siamo trovati in piazza col prof. Enzo Catani, archeologo, che ci ha illustrato, con dovizia di particolari alcune bellezze di Treia: Piazza della Repubblica, che è ricca di storia, ed il museo archeologico, la visita si è conclusa al Teatro comunale. Eravamo un bel gruppo. Presenti, tra gli altri, anche Matteo di Recanati ed Edo di Fermo. Verso l'ora di pranzo sono arrivati alcuni componenti del gruppo di Vignola di canti mantra "Luce di Stelle": Mara, Tina e Luca con i loro strumenti, e Upahara, reduce dall'India, fratello spirituale di Paolo, magico musicista e cantante di bajan e mantra, che ci onora tutti gli anni della sua presenza. Dopo la cultura e l'archeologia, siamo andati al bistrò di Villa Shop di Passo di Treia, dove la brava Francesca aveva preparato ogni ben di Dio. Tutto biologico e vegetariano, anzi, vegano. Tra le tante specialità, un budino a base di fagioli, squisito!
Nel pomeriggio, al circolo, il prof. Alberto Meriggi, storico e profondo conoscitore della realtà di Treia e del maceratese dei bei tempi andati, ci ha parlato delle "Consuetudini alimentari bioregionali", ripescando anche fra i racconti di sua madre. Ed anche un altro dei nostri amici, intervenuti alla festa, aveva attinto abbondantemente dai racconti di sua madre, oltre che dai suoi ricordi d'infanzia: Michele Meomartino, che ci ha presentato il suo reading multimediale dal titolo semplice, ma evocativo: "C'era una volta il Pane", un testo, letto-recitato dal fine dicitore Emiliano, della compagnia OffTea di Treia, con intermezzi di belle musiche popolari e belle immagini d'altri tempi. I musicisti di Luce di Stelle e Upahar ci hanno fatto sognare con le loro esibizioni, soprattutto alla fine dell'incontro, sul terrazzino fuori dal circolo. Dopo la cena in casa siamo scesi in sala di meditazione per una sessione di canti congiunti dei nostri amici musicisti, presenti anche altri amici: Dimitri, Giusy e Francesca con le sue due bambine deliziose. Serata piena di magia.
La mattina di domenica 29 aprile la cara e brava Aurora Severini è venuta da Staffolo per condurci in una passeggiata erboristica, in un luogo ove la biodiversità vegetale è incredibile e non sto neanche ad enumerare le numerose specie trovate e da lei riconosciute e spiegate. Pranzo a casa, cucinato da uno dei nostri cuochi preferiti: Michele, squisito!
Il pomeriggio è stato arricchito prima dall'intervento di Simonetta Borgiani, della rivista maceratese La Rucola, che ci ha ricordato antiche usanze alla base del vivere nella comunità, come ad esempio quella che ricordo anch'io, di tenere la chiave nella porta. E' seguito l'intervento di Roberto Ferretti della Scentella di Petritoli, che ci ha parlato del turismo di relazione, un turismo esperienziale che ha alla base l' "intimità" che si viene a creare tra persone, fino a poco prima estranee, sconosciute, ma con le quali si instaura non un rapporto commerciale, ma conviviale, ed il suo progetto "Le Marche in valigia" che ha molto interessato anche Edi Castellani, la nostra assessora alla Cultura, lì presente. Infine Loris Asoli, fondatore dell'azienda "La Terra e il cielo" e reduce da tante altre esperienze, ci ha descritto il progetto della "Comunità per un Nuovo Mondo", ambizioso ma molto interessante. La Comunità si dovrebbe fondare sull'affrontare, in maniera condivisa aspetti economici, culturali (scuola) e normativi, ma non solo. La voce di Tina, il sitar di Luca, le poesie di Maurizio Angeletti di Passo di Treia hanno intercalato i discorsi, facendoci emozionare.
Ma non è finita! Dopo la cena, un'ultima sessione di canti con Luce di Stelle e nuovi amici che sono venuti - chissà? ad ingrossare le fila della famiglia del Circolo Vegetariano.
L'ho fatta anche troppo lunga, arrivederci a presto e grazie a tutti!
Caterina Regazzi
Caterina Regazzi
Album fotografico completo: https://www.facebook.com/caterina.regazzi/media_set?set=a.10215120296271258&type=3
Alcuni canti ed altre immagini:
Il Corriere Adriatico del 28 aprile 2018
Commento di Franca Oberti: “Diventare Precursori è come ottenere finalmente la vista, poi nulla è uguale a prima...”
RispondiEliminaCommento di Mara Lenzi: “A Treia con i miei compagni di viaggio Tina Luce e Luca Garuda insieme ad Anand Upahar abbiamo trascorso meravigliosi momenti di grande condivisione collettiva, dai canti mantra alla scoperta delle erbe con la meravigliosa Aurora Severini, alle varie conferenze, dalla Tematica le Marche e la sua ospitalità, dal pane al territorio... veramente moltissimo interessante. Per finire alla meravigliosa ospitalità e accoglienza di Paolo e Caterina che ti fanno veramente sentire a casa, grazie a voi tutti con infinita gratitudine”
Commento di Kamin Silvia Brambini: “Sono partita con Ettore verso una destinazione del tutto ignota, non conoscevo nemmeno il nome del paese in cui avremmo soggiornato. Ero contenta di conoscere amici importanti per l'uomo che amo senza nessuna aspettativa. Dal primo istante ho sentito sintonia, armonia, fratellanza. Treia è bella, il teatro è stupendo, il panorama intorno e il vento, io amo il vento, così raro a Lodi (città in cui ho vissuto gli ultimi 30 anni della mia vita). Ma la gente è il vero patrimonio artistico della città. Le relazioni umane che ho intessuto in questi tre giorni mi hanno arricchito e nutrito. Persone che arrivavano anche da lontano ma tutte collegate da un filo invisibile, persone diverse e belle ognuna a proprio modo. Interessante è stato il confronto fra diverse culture ed esperienze di vita, fra diversi punti di vista. Era come stare a teatro sul palcoscenico con gli altri personaggi... Quanti personaggi variopinti! O come in un giardino caotico e spontaneo, bello proprio per questo! Non so se mai rivedrò queste persone ma una cosa è certa una parte di loro resterà in me e una parte di me, in loro. Grazie Paolo e Caterina per l'accoglienza e per tutto il resto...”