...beh, le cosiddette verità storiche sono l'altra faccia delle fantasie, non credo ci sia molta differenza, poi ad ognuno lascio credere quel che vuole, d'altronde nulla è improbabile su questa terra. L'articolo non è a mia firma, l'ho ripreso con il punto interrogativo, perché mi sembra "verosimile" malgrado tutto.... D'altronde ci sono milioni di persone che credono alle favole di Gesù o di Maometto... e quelle favole fanno parte della nostra "storia" ufficiale.... Perché non riportare anche le favole su Sri Rama? Forse sono più vere delle altre, chissà...
Le storie mitologiche raccontate nel Ramayana non mi sembrano più inverosimili di quelle degli angeli e degli elohim, dei profeti che dividono le acque del mare, etc. etc. A proposito di leggende indiane, che nel Mahabarata si parla spesso del fiume Saraswati, inesistente, dal punto di vista geografico, per lo meno oggi... ma esami satellitari avrebbero dimostrato che una tempo quel fiume esisteva, sai com'è... le cose cambiano...!
Paolo D'Arpini
Ramayana. Scoperto il ponte leggendario?
La scoperta, fatta attraverso fotografie satellitari dalla agenzia NASA, riguarda un ponte leggendario realizzato nel Treta Yuga, Età dell'Argento, (epoca precedente al Dvapara Yuga, Età del Bronzo, che avrebbe invece visto l'espansione di Atlantide descritta da Platone), che il Dio Hanuman utilizzò per far passare il suo esercito di uomini-scimmia in aiuto al Signore Supremo Sri Rama, a cui il demone Ravana, aveva rapito e tenuta prigioniera nel castello della sua isola situata nello Sri Lanka, la sua sposa, Sita.
Questa la storia descritta nel celebre poema vedico "Ramayana";
ma la cosa ancora più sbalorditiva, per chi è incantato dalla visione
progressista che tende a farci credere che noi discendiamo da una
sorta di cavernicoli primitivi e pelosi, è come è stato realizzato
questo ponte. A quel tempo nell'India antica, la scienza e
l'architettura erano molto avanzate, ben oltre la nostra comprensione.
La recente scoperta della NASA mostra infatti come questo ponte di
trenta chilometri, non sia poggiato su nessun pilastro, né sia stato
costruito con del cemento o del ferro. Le pietre sembrerebbero
"sospese" sull'acqua e ciò quindi farebbe pensare a degli interventi
di ingegneria gravitazionale molto avanzati. Se invece volessimo
credere per una volta ai sacri Testi Vedici, la realizzazione di
questo ponte deriverebbe da alcuni mantra molto potenti, recitati e
pronunciati da Rishi autorizzati, che avevano il potere manifesto di
incidere sulla realtà materiale permettendo così alle pietre di poter
"galleggiare" tranquillamente sull'acqua, alchimizzata per ottemperare
a quella precisa funzione.
Fantascienza? No Leggenda... quindi più facilmente Verità!
Riccardo Oliva
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