Carissimi amici e amiche,
l'Associazione NOGM intende contribuire ad un "salto di qualità"
nelle capacità organizzative e di azione nel contrasto agli OGM,
nonché ai pesticidi e diserbanti altamente tossici, di tutto il
Movimento di forze sociali e associazionistiche sensibili al
problema e, più in generale, all'obiettivo di promuovere una
politica finalizzata al recupero della Sovranità Agro Bio
Alimentare di prossimità.
A tal fine stiamo diffondendo l'invito a partecipare al Tavolo di
Lavoro Permanente contro la "triade mortifera": OGM, pesticidi e
diserbanti altamente tossici; io personalmente sarei lieto di una
vostra partecipazione (che vi prego di comunicarmi in anticipo, per
motivi organizzativi).
Ciascuno diffonda pure nei suoi canali il documento che segue.
Franco Trinca
Associazione NOGM
CONVEGNO
NAZIONALE DI COSTITUZIONE DEL TAVOLO DI LAVORO PERMANENTE
SULLA SOVRANITÀ AGRO-BIO ALIMENTARE per il contrasto alla “triade mortifera”: ogm, pesticidi e diserbanti
e per la promozione di un’agricoltura sana, biologica e “di prossimità”
SULLA SOVRANITÀ AGRO-BIO ALIMENTARE per il contrasto alla “triade mortifera”: ogm, pesticidi e diserbanti
e per la promozione di un’agricoltura sana, biologica e “di prossimità”
Amici
cari,
lo
stato dell’agricoltura italiana, europea e mondiale è sempre più
condizionata dall’insano Progetto delle multinazionali
agroalimentari (di cui la Monsanto è capofila), che si può
riassumere in: monopolio della filiera agroalimentare (brevetti,
posizioni dominanti di mercato, intensa azione di lobbing sulle
istituzioni nazionali ed internazionali -UE, WTO- ecc.;), imposizione
di modelli produttivi intensivi, altamente chimicizzati ed
inquinanti, tecnologie di ingegneria genetica e di mutagenesi indotta
(radioattiva o chimica, tipo grano Creso e riso clearfield),
politiche agricole che conduco al fallimento migliaia di piccole
aziende agricole e all’acquisizione (esproprio de
facto)
di immense estensioni nel mondo di terreni coltivabili… fino
all’egemonia totale della filiera agroalimentare e sementiera.
Questa
dinamica, configurabile come un “Progetto di potere” su scala
mondiale, sta producendo, oltre al fallimento dei piccoli e medi
agricoltori, alla dipendenza alimentare di interi Stati e miliardi di
persone, con incidenza sull’impoverimento dei popoli, anche un vero
e proprio “genocidio
strisciante”:
aumento vertiginoso dei tumori, anche infantili e perfino neonatali,
malattie degenerative, sterilità di coppia, ecc., ecc..
La
semplice “indignazione”, o le proteste folcloristiche,
improvvisate e localistiche, pur apprezzabili come segno di passione
civile e volontà soggettiva di “fare qualcosa”, NON SONO PIÙ
SUFFICIENTI (e non lo sono mai state) ad arrestare l’inquietante
accelerazione del processo sopradescritto, il cui corso appare
ineluttabile in assenza di un salto di qualità del contrasto
democratico al Progetto monopolistico delle multinazionali agro
chimiche.
Infatti
le forze antagoniste agli OGM e ai Progetti di potere che gli sono
dietro, sia di tipo agricolo ed ecologico, sia di ispirazione socio
politica (Movimenti e Associazioni che cercano di organizzare la
legittima e democr-etica opposizione della società civile ad un
Sistema economico sociale iniquo e sostanzialmente anti democratico),
appaiono lontane anni luce dal livello di organizzazione e
mobilitazione necessari per incidere efficacemente a livello
giuridico, politico, scientifico, ecc..
Per
chiarire meglio questo concetto, porto gli ultimi due esempi di
parziali vittorie con cui il fronte anti OGM sta arginando (… per
il momento, ma la guerra continua e sarà dura!) l’invasione di
mais MON810 che Fidenato, Dalla Libera e… Monsanto sognano anche
per l’Italia.
Non crederete mica che sono state il frutto di pur generosi e comunque utili volantinaggi o manifestazioni locali, o assemblee, che in tante regioni si sono svolti, ma scollegati l’uno dall’altro e senza una strategia coerente e conseguente?!
Non crederete mica che sono state il frutto di pur generosi e comunque utili volantinaggi o manifestazioni locali, o assemblee, che in tante regioni si sono svolti, ma scollegati l’uno dall’altro e senza una strategia coerente e conseguente?!
In
realtà quelle vittorie (come le altre che vogliamo e dobbiamo
conseguire) sono
state il risultato di un mirato lavoro d’intelligence,
sia nel caso della Regione FVG (soprattutto Associazione NOGM), sia
per quanto riguarda la sentenza del TAR del Lazio (soprattutto Task
Force e ASSEME con i loro efficaci interventi “ad opponendum”,
sostenuti dalle prove di contaminazione fornite dal Corpo Forestale
dello Stato, la cui azione a sua volta è stata attivata anche dalla
denuncia penale che l’Associazione NOGM ha presentato nel 2013
contro Fidenato e Dalla Libera).
Questa
è la realtà positiva di cui dobbiamo fare tesoro per le prossime
battaglie contro gli OGM, i pesticidi e i diserbanti altamente
tossici! Così come, specularmente, dobbiamo capire che i fallimenti,
o comunque la debolezza e l’insufficienza della contrapposizione
agli OGM verificatasi dal ‘90 ad oggi, che ci ha portato sull’orlo
dell’invasione e della sconfitta totale,
sono state determinate da grosse lacune di coordinamento, di
determinazione, di strategia giuridica, scientifica e istituzionale
messe in atto (questa è una critica costruttiva finalizzata a
riorganizzare e potenziare l’esercito
anti OGM e non certo per disconoscere i meriti ed i sacrifici sia
individuali che delle tante Associazioni piccole e grandi che si sono
comunque impegnate e a volte anche con successi parziali).
Le
prossime sfide e minacce che abbiamo di fronte e per cui siamo
chiamati ad un “salto di qualità” nell’organizzazione
nazionale ed europea delle forze anti OGM, nel loro coordinamento e
nelle strategie da perseguire sono molteplici:
- possibilità che Fidenato e company impugnino la sentenza del TAR di fronte al Consiglio di Stato;
- intenzione dello stesso soggetto (comunicata ufficialmente alla Regione FVG e al CF regionale –documento protocollato il 22 aprile e della di cui copia sono personalmente in possesso-) di seminare comunque a norma, secondo lui, di una serie di leggi e sentenze europee;
- possibilità che altri agricoltori, ingannanti dalla falsa informazione sulla presunta convenienza e innocuità degli OGM, possano essere tentati di fare la stessa cosa; sto pensando ai 400 che firmarono un appello alla regione FVG e ai 600 che sottoscrissero analogo documento predisposto dalla Confagricoltura in Lombardia;
- rischio di inattivazione della “clausola di salvaguardia” a seguito della Proposta di modifica della Direttiva 2001/18 avviata dalla Commissione europea e ora rielaborata dalla Presidenza greca (vedi allegato);
- sottoscrizione da parte della UE e dell’Italia (prevista tra fine anno e inizio del 2015… speriamo che naufraghi!) dello sciagurato Trattato di libero scambio con gli USA (TTIP), che comporterebbe, fra l’altro, la totale caduta di ogni barriera legislativa europea verso le decine e decine di OGM già prodotti e commercializzati negli USA; nel Trattato in discussione è previsto anche che le Multinazionali citino direttamente gli Stati che dovessero danneggiarne (secondo loro) i profitti, come nel caso di divieti all’importazione o coltivazione di OGM (vedi allegato).
Il
Convegno Nazionale di costituzione di un Tavolo di Lavoro Permanente
(TA.L.PE.)
sulla sovranità agro-bio alimentare, promosso dall’Associazione
NOGM, vuole essere un Progetto
Operativo
per passare
dall’analisi del problema alle proposte di soluzione e di
organizzazione.
Ferma restando la totale apertura ad ogni costruttivo contributo di proposte integrative, che si può inviare fin d’ora, o presentare nel corso del Convegno Nazionale, come soggetto promotore l’Associazione NOGM indica una prima bozza di articolazione organizzativa e funzionale, suddivisa nei seguenti settori:
Ferma restando la totale apertura ad ogni costruttivo contributo di proposte integrative, che si può inviare fin d’ora, o presentare nel corso del Convegno Nazionale, come soggetto promotore l’Associazione NOGM indica una prima bozza di articolazione organizzativa e funzionale, suddivisa nei seguenti settori:
- Organizzazione e comunicazione interna del TA.L.PE.
- Protocollo di lavoro Scientifico
- Protocollo di lavoro Legale
- Comunicazione nazionale
- Comunicazione internazionale, specie con Associazioni europee
- Rapporti istituzionali, in Italia e con Parlamentari europei
A
scopo indicativo presentiamo anche un parziale sviluppo delle
principali sezioni di articolazione del Tavolo di Lavoro Tematico
Permanente:
ORGANIZZAZIONE
E COMUNICAZIONE INTERNA
- Strutturazione di “Dipartimenti di Lavoro”, articolati nei sotto livelli tematici sopra indicati e relative assunzioni di compiti e responsabilità, individuali e di ciascuna Associazione;
- Forum o piattaforma di discussione interna;
- Metodologia di lavoro comune, coordinamento e democrazia interna;
COMUNICAZIONE NAZIONALE
- sito NOGM: costruzione del sito, gestione e diffusione dei contenuti, pubblicizzazione eventi, gestione contatti, ecc.;
- pagina face book NOGM (già esistente): ristrutturazione e per il resto idem come sopra;
- mailing list nazionale: nominativi già esistenti + derivanti da contatti personali degli attivisti e da manifestazioni, volantinaggio, conferenze, ecc.;
- comunicati stampa ed in generale cura delle Pubbliche relazioni con radio, TV, Associazioni culturali, istituzioni (comuni, ragioni, Commissione Agricoltura del Parlamento, Ministeri competenti, Movimenti e Partiti politici), ecc.;
- corsi di formazione per attivisti: nel campo OGM, pesticidi ed erbicidi;
- organizzazione eventi locali e nazionali;
- contrasto metodico e costante della dis-informazione che media e blogger prezzolati fanno sugli OGM: monitoraggio, convogliamento degli articoli da contestare ad un ufficio tecnico centralizzato e risposta competente la più rapida possibile.
PROTOCOLLO
DI LAVORO SCIENTIFICO
- inaffidabilità e instabilità intrinseche alla tecnologia transgenica;
2.
riscontro di
modifiche geniche impreviste sul mais MON810 (sulla base delle quali
dovrebbero ritenersi invalidate sia le autorizzazioni dell'EFSA, sia
i brevetti ottenuti);
3.
danni
alla salute umana e degli animali da allevamento, dovuti alla
tossicità della proteina Bt (Cry1ab); suo riscontro nel sangue delle
gestanti e del cordone ombelicale degli embrioni, nonché nel latte
delle nutrici. Tossicità del Glifosate + coadiuvanti tecnici
(Roundoup) associato agli OGM RR
5.
riscontro
degli stessi transgeni nel latte e tessuti di animali alimentati con
OGM e nei tessuti dei neonati allattati (quindi superamento di 2
barriere gastro-intestinali);
6.
invasività
degli OGM, sia tramite polline, sia tramite TGO (produrre MOLTE prove
di contaminazioni già avvenute nel mondo); impossibilità della
coesistenza
7.
inutilità
agronomica (prevista come elemento necessario alla loro introduzione,
dalla stessa normativa europea), o perfino dannosità
dell'introduzione di mais OGM in Italia. Risultati
enunciati non raggiunti
8.
impossibilità
di controllare e ripristinare gli ecosistemi dagli impatti diretti ed
indiretti generati da OGM. Responsabilità sociali ed ecologiche
associate alla tecnologia OGM.
PROTOCOLLO
DI LAVORO LEGALE
- attaccare i brevetti già riconosciuti agli OGM (in particolare al mais MON810 e a quelli affini), sulla base delle modifiche geniche impreviste riscontrate a livello di biologia molecolare; mettere in discussione il principio della brevettabilità degli esseri viventi (vegetali ed animali);
- attaccare le autorizzazioni dell’EFSA per gli stessi motivi di cui sopra; nonché denunciare l’EFSA (suoi singoli e specifici funzionari) per la omissiva e colpevole sottovalutazione, o accantonamento, di indizi e prove scientifiche di tossicità degli OGM e dei pesticidi-diserbanti;
- verificare la congruità del mais MON810 ai requisiti di stabilità genetica e di utilità agronomica previste dalla Direttiva 53/2002;
- violazione del principio di non contaminazione, contenuto in tutta la legislazione europea fondamentale (Dir. 18/2001, Raccomandazione sulla “coesistenza” del 2010, ecc.);
- violazione degli obblighi giuridici assunti con la sottoscrizione, sia da parte dell’Italia, sia da parte della CE, del Trattato sulla biodiversità di Rio de Janeiro;
- violazione del diritto alla tutela della salute, riconosciuto e protetto dalla Carta Costituzionale e da quella dei Diritti Fondamentali dell’Uomo. La tutela della salute è rimasta competenza degli Stati membri (TFUE);
- violazione della tutela dell’ambiente (vedi anche il “codice dell’Ambiente”), che nella sua componente di “salubrità” rientra nel diritto alla salute. Da approfondire comunque anche gli aspetti legati agli squilibri di ecosistema, perché, pur essendo l’ambiente in generale “materia concorrente” secondo il TFUE, ci potrebbero essere gli spazi giuridici per sostenere che, ove si dimostrasse una inadempienza della UE, gli Stati membri potrebbero riprendere il diritto alla decisionalità;
- violazione della “ratio” dell’intera legislazione europea che prevede il “principio di non contaminazione” transgenica del genoma della natura e delle specie agronomiche;
ATTIVITA’
E RAPPORTI ISTITUZIONALI
- elaborazione e proposizione di una Legge di Iniziativa Popolare per il divieto di coltivazione, commercializzazione e importazione degli OGM (o, come propone ASSEME e altri, di un Referendum consultivo della stessa natura; da studi di giuristi da loro consultati ciò sarebbe possibile tramite un’altra apposita Legge di Iniziativa Popolare);
- instaurazione e mantenimento di rapporti con le Commissioni Agricoltura e Ambiente del Parlamento e delle singole forze politiche;
Dott.
Franco Trinca, Nutrizionista clinico,
Presidente
Presidente
Il
Convegno Nazionale di Costituzione del Tavolo di Lavoro Permanente
sulla Sovranità Agro-Bio Alimentare si terrà il 10 Maggio 2014
dalle ore 11 alle ore 17 a Perugia, presso la sede dell’Associazione
NOGM, in via Luigi Dallapiccola 22.
Si
prega di inviare il più presto possibile la comunicazione della
partecipazione, a titolo individuale o come delegato dalla propria
Associazione.
Inoltre, essendo il Convegno a carattere molto operativo e finalizzato anche alla distribuzione-assunzione di incarichi concreti, tutti i partecipanti, singoli o associazionistici, sono invitati a valutare e nel caso segnalare con una mail, l’area di lavoro su cui intendono dare il proprio contributo.
Inoltre, essendo il Convegno a carattere molto operativo e finalizzato anche alla distribuzione-assunzione di incarichi concreti, tutti i partecipanti, singoli o associazionistici, sono invitati a valutare e nel caso segnalare con una mail, l’area di lavoro su cui intendono dare il proprio contributo.
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