Presentazione



In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

domenica 4 maggio 2014

NOGM - Tavolo di lavoro (contro la triade mortifera) coordinato da Franco Trinca




Carissimi amici e amiche,
l'Associazione NOGM intende contribuire ad un "salto di qualità"
nelle capacità organizzative e di azione nel contrasto agli OGM,
nonché ai pesticidi e diserbanti altamente tossici, di tutto il
Movimento di forze sociali e associazionistiche sensibili al
problema e, più in generale, all'obiettivo di promuovere una
politica finalizzata al recupero della Sovranità Agro Bio
Alimentare di prossimità.
A tal fine stiamo diffondendo l'invito a partecipare al Tavolo di
Lavoro Permanente contro la "triade mortifera": OGM, pesticidi e
diserbanti altamente tossici; io personalmente sarei lieto di una
vostra partecipazione (che vi prego di comunicarmi in anticipo, per
motivi organizzativi).
Ciascuno diffonda pure nei suoi canali il documento che segue.

Franco Trinca








Associazione NOGM
CONVEGNO NAZIONALE DI COSTITUZIONE DEL TAVOLO DI LAVORO PERMANENTE
SULLA SOVRANITÀ AGRO-BIO ALIMENTARE
per il contrasto alla “triade mortifera”: ogm, pesticidi e diserbanti
e per la promozione di un’agricoltura sana, biologica e “di prossimità”
Amici cari,
lo stato dell’agricoltura italiana, europea e mondiale è sempre più condizionata dall’insano Progetto delle multinazionali agroalimentari (di cui la Monsanto è capofila), che si può riassumere in: monopolio della filiera agroalimentare (brevetti, posizioni dominanti di mercato, intensa azione di lobbing sulle istituzioni nazionali ed internazionali -UE, WTO- ecc.;), imposizione di modelli produttivi intensivi, altamente chimicizzati ed inquinanti, tecnologie di ingegneria genetica e di mutagenesi indotta (radioattiva o chimica, tipo grano Creso e riso clearfield), politiche agricole che conduco al fallimento migliaia di piccole aziende agricole e all’acquisizione (esproprio de facto) di immense estensioni nel mondo di terreni coltivabili… fino all’egemonia totale della filiera agroalimentare e sementiera.
Questa dinamica, configurabile come un “Progetto di potere” su scala mondiale, sta producendo, oltre al fallimento dei piccoli e medi agricoltori, alla dipendenza alimentare di interi Stati e miliardi di persone, con incidenza sull’impoverimento dei popoli, anche un vero e proprio “genocidio strisciante”: aumento vertiginoso dei tumori, anche infantili e perfino neonatali, malattie degenerative, sterilità di coppia, ecc., ecc..
La semplice “indignazione”, o le proteste folcloristiche, improvvisate e localistiche, pur apprezzabili come segno di passione civile e volontà soggettiva di “fare qualcosa”, NON SONO PIÙ SUFFICIENTI (e non lo sono mai state) ad arrestare l’inquietante accelerazione del processo sopradescritto, il cui corso appare ineluttabile in assenza di un salto di qualità del contrasto democratico al Progetto monopolistico delle multinazionali agro chimiche.
Infatti le forze antagoniste agli OGM e ai Progetti di potere che gli sono dietro, sia di tipo agricolo ed ecologico, sia di ispirazione socio politica (Movimenti e Associazioni che cercano di organizzare la legittima e democr-etica opposizione della società civile ad un Sistema economico sociale iniquo e sostanzialmente anti democratico), appaiono lontane anni luce dal livello di organizzazione e mobilitazione necessari per incidere efficacemente a livello giuridico, politico, scientifico, ecc..
Per chiarire meglio questo concetto, porto gli ultimi due esempi di parziali vittorie con cui il fronte anti OGM sta arginando (… per il momento, ma la guerra continua e sarà dura!) l’invasione di mais MON810 che Fidenato, Dalla Libera e… Monsanto sognano anche per l’Italia.
Non crederete mica che sono state il frutto di pur generosi e comunque utili volantinaggi o manifestazioni locali, o assemblee, che in tante regioni si sono svolti, ma scollegati l’uno dall’altro e senza una strategia coerente e conseguente?!
In realtà quelle vittorie (come le altre che vogliamo e dobbiamo conseguire) sono state il risultato di un mirato lavoro d’intelligence, sia nel caso della Regione FVG (soprattutto Associazione NOGM), sia per quanto riguarda la sentenza del TAR del Lazio (soprattutto Task Force e ASSEME con i loro efficaci interventi “ad opponendum”, sostenuti dalle prove di contaminazione fornite dal Corpo Forestale dello Stato, la cui azione a sua volta è stata attivata anche dalla denuncia penale che l’Associazione NOGM ha presentato nel 2013 contro Fidenato e Dalla Libera).
Questa è la realtà positiva di cui dobbiamo fare tesoro per le prossime battaglie contro gli OGM, i pesticidi e i diserbanti altamente tossici! Così come, specularmente, dobbiamo capire che i fallimenti, o comunque la debolezza e l’insufficienza della contrapposizione agli OGM verificatasi dal ‘90 ad oggi, che ci ha portato sull’orlo dell’invasione e della sconfitta totale, sono state determinate da grosse lacune di coordinamento, di determinazione, di strategia giuridica, scientifica e istituzionale messe in atto (questa è una critica costruttiva finalizzata a riorganizzare e potenziare l’esercito anti OGM e non certo per disconoscere i meriti ed i sacrifici sia individuali che delle tante Associazioni piccole e grandi che si sono comunque impegnate e a volte anche con successi parziali).
Le prossime sfide e minacce che abbiamo di fronte e per cui siamo chiamati ad un “salto di qualità” nell’organizzazione nazionale ed europea delle forze anti OGM, nel loro coordinamento e nelle strategie da perseguire sono molteplici:
  • possibilità che Fidenato e company impugnino la sentenza del TAR di fronte al Consiglio di Stato;
  • intenzione dello stesso soggetto (comunicata ufficialmente alla Regione FVG e al CF regionale –documento protocollato il 22 aprile e della di cui copia sono personalmente in possesso-) di seminare comunque a norma, secondo lui, di una serie di leggi e sentenze europee;
  • possibilità che altri agricoltori, ingannanti dalla falsa informazione sulla presunta convenienza e innocuità degli OGM, possano essere tentati di fare la stessa cosa; sto pensando ai 400 che firmarono un appello alla regione FVG e ai 600 che sottoscrissero analogo documento predisposto dalla Confagricoltura in Lombardia;
  • rischio di inattivazione della “clausola di salvaguardia” a seguito della Proposta di modifica della Direttiva 2001/18 avviata dalla Commissione europea e ora rielaborata dalla Presidenza greca (vedi allegato);
  • sottoscrizione da parte della UE e dell’Italia (prevista tra fine anno e inizio del 2015… speriamo che naufraghi!) dello sciagurato Trattato di libero scambio con gli USA (TTIP), che comporterebbe, fra l’altro, la totale caduta di ogni barriera legislativa europea verso le decine e decine di OGM già prodotti e commercializzati negli USA; nel Trattato in discussione è previsto anche che le Multinazionali citino direttamente gli Stati che dovessero danneggiarne (secondo loro) i profitti, come nel caso di divieti all’importazione o coltivazione di OGM (vedi allegato).
Il Convegno Nazionale di costituzione di un Tavolo di Lavoro Permanente (TA.L.PE.) sulla sovranità agro-bio alimentare, promosso dall’Associazione NOGM, vuole essere un Progetto Operativo per passare dall’analisi del problema alle proposte di soluzione e di organizzazione.
Ferma restando la totale apertura ad ogni costruttivo contributo di proposte integrative, che si può inviare fin d’ora, o presentare nel corso del Convegno Nazionale, come soggetto promotore l’Associazione NOGM indica una prima bozza di articolazione organizzativa e funzionale, suddivisa
nei seguenti settori:
  1. Organizzazione e comunicazione interna del TA.L.PE.
  2. Protocollo di lavoro Scientifico
  3. Protocollo di lavoro Legale
  4. Comunicazione nazionale
  5. Comunicazione internazionale, specie con Associazioni europee
  6. Rapporti istituzionali, in Italia e con Parlamentari europei
  7. Rapporti con tutte le Associazioni nazionali sensibili al tema OGM


A scopo indicativo presentiamo anche un parziale sviluppo delle principali sezioni di articolazione del Tavolo di Lavoro Tematico Permanente:
ORGANIZZAZIONE E COMUNICAZIONE INTERNA
  1. Strutturazione di “Dipartimenti di Lavoro”, articolati nei sotto livelli tematici sopra indicati e relative assunzioni di compiti e responsabilità, individuali e di ciascuna Associazione;

  2. Forum o piattaforma di discussione interna;

  3. Metodologia di lavoro comune, coordinamento e democrazia interna;

COMUNICAZIONE NAZIONALE


  1. sito NOGM: costruzione del sito, gestione e diffusione dei contenuti, pubblicizzazione eventi, gestione contatti, ecc.;

  2. pagina face book NOGM (già esistente): ristrutturazione e per il resto idem come sopra;

  3. mailing list nazionale: nominativi già esistenti + derivanti da contatti personali degli attivisti e da manifestazioni, volantinaggio, conferenze, ecc.;

  1. comunicati stampa ed in generale cura delle Pubbliche relazioni con radio, TV, Associazioni culturali, istituzioni (comuni, ragioni, Commissione Agricoltura del Parlamento, Ministeri competenti, Movimenti e Partiti politici), ecc.;

  2. corsi di formazione per attivisti: nel campo OGM, pesticidi ed erbicidi;

  3. organizzazione eventi locali e nazionali;

  4. contrasto metodico e costante della dis-informazione che media e blogger prezzolati fanno sugli OGM: monitoraggio, convogliamento degli articoli da contestare ad un ufficio tecnico centralizzato e risposta competente la più rapida possibile.

PROTOCOLLO DI LAVORO SCIENTIFICO
  1. inaffidabilità e instabilità intrinseche alla tecnologia transgenica;
2.     riscontro di modifiche geniche impreviste sul mais MON810 (sulla base delle quali dovrebbero ritenersi invalidate sia le autorizzazioni dell'EFSA, sia i brevetti ottenuti);
3.     danni alla salute umana e degli animali da allevamento, dovuti alla tossicità della proteina Bt (Cry1ab); suo riscontro nel sangue delle gestanti e del cordone ombelicale degli embrioni, nonché nel latte delle nutrici. Tossicità del Glifosate + coadiuvanti tecnici (Roundoup) associato agli OGM RR
5.     riscontro degli stessi transgeni nel latte e tessuti di animali alimentati con OGM e nei tessuti dei neonati allattati (quindi superamento di 2 barriere gastro-intestinali);
6.     invasività degli OGM, sia tramite polline, sia tramite TGO (produrre MOLTE prove di contaminazioni già avvenute nel mondo); impossibilità della coesistenza
7.     inutilità agronomica (prevista come elemento necessario alla loro introduzione, dalla stessa normativa europea), o perfino dannosità dell'introduzione di mais OGM in Italia. Risultati enunciati non raggiunti
8.     impossibilità di controllare e ripristinare gli ecosistemi dagli impatti diretti ed indiretti generati da OGM. Responsabilità sociali ed ecologiche associate alla tecnologia OGM. 
PROTOCOLLO DI LAVORO LEGALE
  1. attaccare i brevetti già riconosciuti agli OGM (in particolare al mais MON810 e a quelli affini), sulla base delle modifiche geniche impreviste riscontrate a livello di biologia molecolare; mettere in discussione il principio della brevettabilità degli esseri viventi (vegetali ed animali);

  2. attaccare le autorizzazioni dell’EFSA per gli stessi motivi di cui sopra; nonché denunciare l’EFSA (suoi singoli e specifici funzionari) per la omissiva e colpevole sottovalutazione, o accantonamento, di indizi e prove scientifiche di tossicità degli OGM e dei pesticidi-diserbanti;

  3. verificare la congruità del mais MON810 ai requisiti di stabilità genetica e di utilità agronomica previste dalla Direttiva 53/2002;

  4. violazione del principio di non contaminazione, contenuto in tutta la legislazione europea fondamentale (Dir. 18/2001, Raccomandazione sulla “coesistenza” del 2010, ecc.);

  5. violazione degli obblighi giuridici assunti con la sottoscrizione, sia da parte dell’Italia, sia da parte della CE, del Trattato sulla biodiversità di Rio de Janeiro;

  6. violazione del diritto alla tutela della salute, riconosciuto e protetto dalla Carta Costituzionale e da quella dei Diritti Fondamentali dell’Uomo. La tutela della salute è rimasta competenza degli Stati membri (TFUE);

  7. violazione della tutela dell’ambiente (vedi anche il “codice dell’Ambiente”), che nella sua componente di “salubrità” rientra nel diritto alla salute. Da approfondire comunque anche gli aspetti legati agli squilibri di ecosistema, perché, pur essendo l’ambiente in generale “materia concorrente” secondo il TFUE, ci potrebbero essere gli spazi giuridici per sostenere che, ove si dimostrasse una inadempienza della UE, gli Stati membri potrebbero riprendere il diritto alla decisionalità;

  8. violazione della “ratio” dell’intera legislazione europea che prevede il “principio di non contaminazione” transgenica del genoma della natura e delle specie agronomiche;

ATTIVITA’ E RAPPORTI ISTITUZIONALI

  1. elaborazione e proposizione di una Legge di Iniziativa Popolare per il divieto di coltivazione, commercializzazione e importazione degli OGM (o, come propone ASSEME e altri, di un Referendum consultivo della stessa natura; da studi di giuristi da loro consultati ciò sarebbe possibile tramite un’altra apposita Legge di Iniziativa Popolare);

  2. instaurazione e mantenimento di rapporti con le Commissioni Agricoltura e Ambiente del Parlamento e delle singole forze politiche;

Dott. Franco Trinca, Nutrizionista clinico,
Presidente
Il Convegno Nazionale di Costituzione del Tavolo di Lavoro Permanente sulla Sovranità Agro-Bio Alimentare si terrà il 10 Maggio 2014 dalle ore 11 alle ore 17 a Perugia, presso la sede dell’Associazione NOGM, in via Luigi Dallapiccola 22.

Si prega di inviare il più presto possibile la comunicazione della partecipazione, a titolo individuale o come delegato dalla propria Associazione.
Inoltre, essendo il Convegno a carattere molto
operativo e finalizzato anche alla distribuzione-assunzione di incarichi concreti, tutti i partecipanti, singoli o associazionistici, sono invitati a valutare e nel caso segnalare con una mail, l’area di lavoro su cui intendono dare il proprio contributo.
Per info e comunicazioni: francotrinca@oltreladieta.it; 327 68.444.84









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