Europee 25 maggio 2014: come, perché, quando e chi si vota.
Guida alle elezioniIn Italia si vota un giorno solo, domenica 25
maggio. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Gli elettori italiani, divisi in
cinque circoscrizioni, porteranno in Europa 73 parlamentari. Si potranno
esprimere fino a 3 preferenze, ma non di candidati tutti dello stesso sesso. C'è
una soglia di sbarramento del 4% a livello nazionale che i partiti dovranno
superare per entrare nell'Europarlamento.
Elezioni Europee 22-25
maggio: come, perché, quando e chi si vota. Guida completa: tutte le istruzioni
per il voto. In Italia si vota un giorno solo, domenica 25 maggio. I seggi
saranno aperti dalle 7 alle 23. Gli elettori italiani porteranno in Europa 73
parlamentari. In totale saranno 751 i componenti dell’Europarlamento,
espressione di 28 Paesi con 500 milioni di abitanti.
Cinque le
circoscrizioni elettorali in cui è divisa l’Italia:
La circoscrizione
Nord Ovest, della quale fanno parte Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia e
Liguria, elegge 20 parlamentari. Si tratta di un’aerea con una popolazione di
15.861.000, fanno 790.000 abitanti per seggio europeo.
La circoscrizione
Nord Est, che comprende Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto
Adige e Veneto, elegge 14 parlamentari. Con una popolazione di 11.520.000
residenti, sono 764.285 per ogni europarlamentare.
La circoscrizione
Centro: Lazio, Marche, Toscana, Umbria. Elegge 14 parlamentari, ha 11.681.000
abitanti, 822.857 per ogni europarlamentare.
La circoscrizione Sud:
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia. Elegge 17 parlamentari,
per una popolazione di 13.980.000 abitanti, 822.352 per ogni europarlamentare.
La circoscrizione Isole: Sardegna e Sicilia. Elegge 8 parlamentari, e in
questo è particolarmente penalizzata da un punto di vista della
rappresentatività: con una popolazione di 6.640.000 abitanti, fanno 830.000 per
ogni europarlamentare. Per fare un paragone, la circoscrizione germanofona in
Belgio elegge un europarlamentare per soli 71 mila abitanti.
Preferenze. Si vota con un sistema proporzionale. Oltre a
fare una semplice croce sul simbolo del partito prescelto, si possono indicare
fino a tre preferenze, scrivendo nell’apposito spazio accanto al simbolo il
cognome (o il nome e cognome nei casi di omonimia) del candidato che si intende
votare. Per le liste di minoranze linguistiche il numero massimo di preferenze è
uno.
Quote rosa. La novità delle europee 2014 è che se si
esprimono 3 preferenze non potranno essere tutte per i candidati di uno stesso
sesso, altrimenti la terza preferenza sarà annullata. Si può esprimere la
preferenza per due candidati uomini e una donna, ma non per tre candidati uomini
o tre donne.
Spiega il sito del Ministero dell’Interno dedicato alle
elezioni:
“si applicherà la disposizione transitoria prevista
dall’articolo 1, comma 1 della legge n.65/2014: in sostanza, considerato che
l’elettore può esprimere fino a un massimo di tre preferenze per candidati della
stessa lista votata, nel caso in cui vengano espresse tre preferenze per
candidati dello stesso genere, la terza deve essere annullata in sede di
scrutinio”.
Soglia di sbarramento. Tutti i partiti che
non supereranno la soglia di sbarramento del 4% a livello nazionale non
entreranno nell’europarlamento.
I candidati alla Presidenza della
commissione europeaUn’altra grande novità è la possibilità teorica
di eleggere il Presidente della commissione europea. Teorica perché non c’è una
legge che lo dica chiaramente. C’è il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il
1° dicembre 2009 e quindi dopo le ultime elezioni (giugno 2009), secondo il
quale il Parlamento Europeo eleggerà il Presidente della Commissione Europea
(capo dell’esecutivo) sulla base di una proposta fatta dal Consiglio europeo,
“prendendo in considerazione le elezioni europee”.
Il nuovo Presidente
della Commissione europea dovrà essere poi “approvato” dalla maggioranza
assoluta dei deputati (376 su 751), altrimenti gli Stati membri dovranno
presentare un nuovo candidato. Finora mai nessun partito ha avuto la maggioranza
assoluta, e il governo europeo è stato frutto dell’alleanza trasversale fra
popolari e socialisti. Nel 2009 i popolari sono stati il partito di maggioranza
relativa.
È la prima volta che ci sono dei candidati palesi alla
presidenza e che i cittadini europei sanno che votando quel partito appoggerà
l’elezione di quel candidato.
Martin Schulz (Partito Socialista Europeo)
– In Italia Pd
Jean Claude Juncker (Partito Popolare Europeo – cristiani
democratici e conservatori) – In Italia Udc, Ncd e Forza Italia
Guy
Verhofstadt (ALDE – Alleanza liberali e democratici)
Alexis Tsipras
(GUE/NGL - Sinistra europea) – In Italia “Altra Europa per Tsipras”
José
Bove e Ska Keller (Verdi).
Marine Le Pen, invece, non sarà candidata.
Alleanza Europea per la Libertà (Eaf), di estrema destra, ha annunciato che non
presenterà nessun candidato alla presidenza.
Dal canto suo, il Movimento
5 Stelle di Beppe Grillo ha dichiarato che non appoggerà nessun candidato alla
presidenza.
Chi elegge più europarlamentari? Ecco la
classifica del
peso elettorale dei 28 Stati membri: Stato – Seggi –
Popolazione – Popolazione per seggio• Germania 96 82.000.000
872.340
• Francia 74 62.700.000 847.297
• Regno Unito 73 60.975.000
835.274
• Italia 73 60.000.000 821.918
• Spagna 54 43.000.000 796.296
•
Polonia 54 38.000.000 703.704
• Paesi Bassi 26 16.000.000 615.385
• Grecia
21 11.000.000 523.810
• Portogallo 21 10.500.000 500.000
• Rep. Ceca 21
10.200.000 485.714
• Belgio 21 10.100.000 480.952
• Ungheria 21 10.000.000
476.190
• Svezia 20 9.000.000 450.000
• Austria 18 8.200.000 455.000
•
Danimarca 13 5.400.000 415.385
• Slovacchia 13 5.300.000 407.692
•
Finlandia 13 5.200.000 400.000
• Irlanda 11 3.900.000 354.454
• Lituania
11 3.600.000 327.273
• Lettonia 8 2.300.000 287.500
• Slovenia 8 2.000.000
250.000
• Estonia 6 1.300.000 216.667
• Cipro 6 780.000 130.000
•
Lussemburgo 6 440.000 73.333
• Malta 6 400.000 66.667
• Totale
751 501.200.000 667.377
Antonio Sansonetti - Blitzquotidiano.it
(fonte: La Tua Voce)