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lunedì 5 agosto 2013

Probiotici, yogurt, enzimi e salute – Un’analisi accurata su alcuni prodotti che possono causare obesità….


Notizia:

Secondo il direttore del laboratorio di virologia di La Timone di Marsiglia, i yogurt e altre bevande lattee imbottiti di probiotici che ci sono propinate da più di 20 anni avrebbero una grande parte di responsabilità nell’epidemia di obesità che colpisce i bambini.

I probiotici che Danone aggiunge ampiamente negli yogurt dovrebbero “stimolare” le difese immunitarie. Un vasetto di Activia o di Actimel ne contiene più di un miliardo. Il problema è che questi batteri buoni “vivi ed attivi”, dixit Danone, sono gli stessi di quelli utilizzati da tempo negli allevamenti industriali come attivatori di crescita per fare ingrassare più velocemente maiali e polli

Un maiale rimpinzato di probiotici significa aumentare il peso di più del 10%.

Danone spinge dunque ad “allevare ” i nostri figli come dei maiali o dei polli….

All’inizio dell’anno, infatti, dei ricercatori hanno confrontato la flora intestinale degli obesi e dei non obesi. E… sorpresa, i primi erano zeppi di probiotici – proprio quelli che si trovano negli yogurt ” santé plus “.

Didier Raoult commenta: “Gli attivatori di crescita utilizzati negli allevamenti sono stati autorizzati per l’alimentazione umana, senza cercare di sapere quale effetto avrebbero sui bambini”.

Inoltre, le vittime di questo inganno non sono solo i bambini: “Ho incontrato numerose donne tondette, anche se malnutrite, che tentavano disperatamente di dimagrire, limitandosi a mangiare alcuni yogurt al giorno piu qualche altra cosina. E… sconfortante disillusione, continuavano ad ingrassare, erano sempre più stanche e fragili, soprattutto in inverno, stagione in cui è indispensabile YANGHIZZARSI (SCALDARSI), mentre i yogurt sono iper YIN. Questo fatto è stato lo spunto dell’articolo “Aigle moqueur” apparso in “Pratiques de Santé ” con il titolo : DIVENTATE XXL CON I YOGHURT “

I seminatori indipendenti di allarme sono riusciti a commuovere i servizi ufficiali prima che lo scandalo esploda. E finalmente stanno facendo pressione sul gruppo Danone, obbligandolo, secondo i termini delicati dei giornali “a rivedere i parametri” (Un mostro come Danone va trattato con riguardo…). Occorre realizzare che potrebbe essere un brutto colpo per la lobby poiché il gruppo Actimel Europe et Activia Europe pesano insieme 1,5 miliardi di Euro sulla cifra totale di Danone di 15 miliardi, ossia il 10 %.

………

Commento dell’esperta, dott.ssa Caterina Regazzi:

Non so, quando queste notizie cominciano ad essere inoltrate sulla posta elettronica mi lasciano sempre qualche dubbio. Non il fatto che la Danone sicuramente non aggiunge sostanze o “probiotici” per puro spirito di altruismo, ovvio, mira ad avere un maggior guadagno e a proposito delle norme che riguardano la pubblicità io credo (ma non ne sono sicura) che la multa l’abbia presa perché attribuiva ai suoi prodotti effetti curativi senza aver presentato una documentazione scientifica. O almeno, io gliela farei per questo. 

Cioè la Danone, se si fa pubblicità propagandando la presenza nello yogurt del Bifidus actiregularis, dovrebbe aver presentato un dossier per l’autorizzazione all’impiego, lei o chi per essa. Non so se questo sia stato fatto. In più non sarebbe male se sulla confezione ci fossero indicazioni per leggersi anche sul web, la bibliografia in proposito. 

Per quanto riguarda l’uso di questi probiotici, che sarebbero dello stesso tipo di quelli usati negli allevamenti, è vero che in alcuni mangimi si aggiungono additivi a base di lattobacilli o simili, ma questo non direttamente per aumentare il peso degli animali.

E’ il solito problema degli allevamenti intensivi: dove ci sono grosse concentrazioni di animali è ovvio che c’è una flora batterica molto elevata, tra cui sicuramente ci possono essere dei batteri patogeni o batteri che possono diventare patogeni quando l’animale è sotto stress (capita anche a noi) . 

L’aggiunta di questi batteri “buoni” fa si che le pareti intestinali vengano colonizzate dai favorevoli che non lasciano spazio a quelli patogeni i quali, oltretutto, normalmente sono anche meno resistenti. Cioè si instaura una competizione batterica, favorevole per l’organismo. L’animale può si ingrassare di più, ma semplicemente perché sta meglio, ha meno problemi intestinali e l’assorbimento dei nutrienti è favorito.

In questo uso, io personalmente non ci vedo nulla di male, anzi, è sempre meglio usare con queste finalità dei pro-biotici piuttosto che degli anti-biotici. Tutte le mamme almeno quelle della mia età conoscono benissimo l’Enterogermina e l’hanno data almeno una volta ai loro bambini in caso di diarrea.

Ma da questa inchiesta  si evidenzia ancor più l’importanza di una sana alimentazione bioregionale con i prodotti che crescono nella propria bioregione di appartenenza e nella giusta stagione di maturazione, questo vale sia per gli umani che per gli animali…

Dott.ssa Caterina Regazzi

Referente per il rapporto uomo-animali della Rete Bioregionale Italiana

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