Presentazione
In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).
domenica 4 dicembre 2011
Se la "soluzione finale" è l'unica strada per attuare l'ecologia profonda
Ecologia profonda d'assalto – Scrive Anthony Ceresa: “Caro Paolo D'Arpini, ti invio un nuovo articolo per tua opportuna considerazione: ASPETTANDO LA GUERRA COME ULTIMO BALUARDO DI SPERANZA PER LA DIFFUSIONE DEL CODICE ETICO DI ECOLOGIA PROFONDA...”
Siamo molto vicini al detonatore, anche se l’orrore della guerra produce soltanto sofferenza e morte, ma tantissimi gentiluomini non si rendono ancora conto dello stato pietoso in cui riversa il nostro Paese, portato ad una degenerazione di Civiltà, soffocato da continue ingiustizie, senza la minima considerazione sull’Etica di Ecologia Profonda, come funzione primaria nella Politica e nella Giustizia.
Sono molti anni ormai che è nell’aria il mal contento generale dove il MALE – la MAFIA e le SPECULAZIONI ISTITUZIONALIZZATE, si sono evolute sino a concludersi con il colpo di Stato attuale, mettendo a repentaglio la serietà della Nazione, pesando sempre di più sulla già difficile situazione della vita dei più deboli.
Seguire alla lettera le imposizioni delle Lobby Europee, finiranno per deviare la nostra cultura Italiana in un Oceano pronto ad ingoiarci.
I nostri problemi interni richiedono determinazione nel risolvere la Mala Politica, Mala Giustizia, Mala Sanità, Mala Fede, mentre il dilagare della corruzione agli alti livelli dello Stato, ha raggiunto Poteri preoccupanti nelle Istituzioni, con scandali seriali generati da Politici infami, Giudici Malavitosi, Dottori e Ospedali formati da Organizzazioni criminali, Sacerdoti corrotti dalle tentazioni, Aria e Alimenti contraffatti, mentre il tutto messo a tacere dai Media ben rimunerati attraverso concessioni Statali, per impedire la diffusione della verità.
Sembrerebbe che la soluzione più attesa per riportare l’Ordine e il buon senso fra gli eletti al servizio dello Stato, sarebbe il ricorso alla Guerra, fra il Popolo Sovrano e l’intero corpo Politico e Giuridico, i quali con le infinite battaglie per occupare le poltrone, hanno indotto il Paese al fallimento totale.
Qualcuno si chiederà perché si rende necessario arrivare alla guerra. E’ semplicissimo, questi Signori non si considerano servitori del Paese, ma bensì padroni di tutto ciò che li circonda, comprese le vite umane e il sudore dei lavoratori.
Sulle esperienze dei fatti accaduti in Africa Settentrionale, dove si trattava di uno o tuttalpiù due Despota, il popolo ha dovuto cacciarli con le pietre per liberarsi. Da noi invece sono in migliaia che la fanno da padroni per tradizione e sarà molto più difficile liberarsi.
A completare il rancio Nazionale, il nuovo Premier Monti, insediato per vie traverse, intende iniziare la Sua esperienza alla guida del Paese con il piede sinistro, e anziché scovare i ladri che hanno causato il spaventoso Debito Pubblico, mantenendo i costi esorbitanti della Politica, intende iniziare con Decreti Legge portati a sopprimere ulteriormente i lavoratori, le famiglie, i Pensionati, gli Ammalati e i Giovani senza futuro.
L’idea di nascondere le malefatte Politiche del passato non possono essere cancellate con la forza. Gli Italiani si augurano un netto cambiamento delle regole individuando i colpevoli e obbligandoli a restituire il maltolto.
Dove sono finiti i sistemi di controllo e di Etica Politica e Giuridica conclamati dalla Costituzione?
Dove sono finiti gli insegnamenti di quella Fede arricchita, divenuta una funzione puramente commerciale, la quale in nome di Dio, chiude gli occhi sostenendo il male traendo i propri profitti?
Dove sono finiti i sostenitori della Pace, mentre i nemici del Paese e dell’umanità arrecano danni incalcolabili all’essere umano, alle famiglie, alle persone di rispetto?
Illustrissimo Onorevole Mario Monti. Con la serie di Decreti Legge già pronti all’avvio, gli Italiani si chiedono a che cosa servono il Parlamento, il Senato e tantissime Organizzazioni inutili al Paese?
Eliminarle sarebbe un atto doveroso, oltre ad un sostanziale risparmio.
Il nostro debito Pubblico Estero, potrebbe essere risolto amorevolmente, fingendo di abbandonare l’EURO e non riconoscere i debiti gonfiati dalle speculazioni finanziarie Internazionali, impegnandoci di ripagare il debito puro senza interessi nell’arco di 10 anni.
Molto diverso dal comportamento dell’Islanda la quale ha disconosciuto i debiti creati dai Politici, la confisca dei beni, facendoli provare la gioia del Carcere a vita.
Naturalmente nel nostro caso, bisognerebbe risolvere le infinite rivendicazioni interne del Paese ed essere eventualmente pronti a coniare una nostra Moneta, come ad esempio il Dollaro Italiano, di pari valore con quello Americano per gli scambi Internazionali, mentre localmente sarebbe sufficiente una Credit Card dove verrebbero accreditate le entrate e le uscite di denaro, in collaborazione con le Poste Italiane.
Le cose da fare sono tante e mi permetta una fraterna confidenza, per rimettere in piedi il nostro Paese, servono persone nuove rispettose dell’Etica di Ecologia Profonda, iniziando dalla Costituzione di un Ente per il rispetto dei Diritti Umani e non Banchieri o Professori abituati a seguire i testi scolastici.
Per offrire una migliore qualità della vita, l’Economia Moderna nelle Nazioni avanzate ricorrono all’ausilio della Scienza, della Ricerca, dell’Innovazione asservita da nuove tecnologie Produttive ed Organizzative, impostate soprattutto sull’utilizzazione di sistemi di energia naturale più consoni al risparmio.
Quanto si potrebbe risparmiare nel caso non importiamo più Petrolio e Gas per far funzionare la Macchina Produttiva del Paese? Vi sono soluzioni innovatrici che permetterebbero grandi risparmi in un clima di ripresa Economica non comprensibile con le lobby che hanno in pugno il Paese.
Per decenni il Paese è stato guidato da tradizioni impostate su Economie limitate ai Monopoli di Stato, imponendo prezzi politici su quasi tutti i prodotti di prima necessità, con finalità di creare un maggior numero di poltrone dove collocare i raccomandati.
Concludo con l’ultimo paragrafo molto importante: Innalzare l’IVA sarebbe un grave errore, il quale creerebbe un innalzamento a catena del costo della vita, martellando la nostra già scarsa competitività produttiva che verrebbe a pesare maggiormente sulla parte debole della Società.
Ho molta paura che stiamo per saltare dalla padella direttamente sulla brace accesa, dove fra non molto ne usciremo abbrustoliti.
Anthony Ceresa
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