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martedì 6 dicembre 2011

Umberto Ciucciarelli: "Non ci convincerete, per nessuna ragione al mondo..."


Non ci convincerete, per nessuna ragione al mondo.

Specialmente quella di voi eurobanchieri.

Nessuno di voi riuscirà a farci credere che il Bene di questa Nazione passa attraverso le Forche Caudine dell'umiliazione del Diritto.
Al lavoro, alla casa, alla pensione, all'espressione politica.

Nessuno è autorizzato moralmente, soprattutto se intasca migliaia di euro al mese a vario titolo, a calpestare millenni di evoluzione sociale per lusingare le lercie dinamiche finanziarie mondiali e mondialiste.

Nessuno è autorizzato a disarticolare i sogni di qualcuno solo perchè nato dopo il 1951, a modificarne i leciti e legittimi progetti di vita immaginati al momento del suo ingresso nel mondo del lavoro, solo per un calcolo ragionieristico degno del peggior Fantozzi Ugo.

Nessuno è seduto su di uno scranno così alto ed immacolato da arrogarsi la padronanza di poter puntare alla tempia di qualcuno la fredda canna della pistola del ricatto.

Nessuno ha il diritto di pretendere una sozza tangente per i sacrifici di una vita, così come nessuno può pensare di essere il sicuro interprete della volontà nazionale.

Già, perchè si è accuratamente evitato in questi vent'anni di chiedere direttamente al Popolo cosa ne pensasse di Maastricht, di Basilea, di Lisbona non intese come località del mondo ma come trattati.

Se agli Italiani fosse stata data la possibilità di conoscere per deliberare, crediamo che oggi saremmo spettatori divertiti e non comparse tristi del naufragio di questa Europa.

Infatti le vostre lacrime, oltre a non convincerci, ci fanno tremendamente incazzare.
E' come se la stessa persona che avvelenò i pozzi oggi piangesse la morte delle sue pecore. O è cretino o è pazzo o, peggio, è in malafede, non si scappa. Specialmente se prova ad indossare i panni di un sacerdote, di uno stregone che possiede la formula magica per uscire dal disastro in cui, con i suoi viscidi sodali, ci ha cacciato.

E dal quale non sarà questo curioso concetto di equità a tirarci fuori.

Noi italiani, di qualsiasi sfumatura, da oggi saremo nuovamente nelle piazze, sui giornali ed ovunque avremo voglia o possibilità di prendere la parola, e finchè avremo voce saremo una spina avvelenata nel fianco degli ipocriti.
Dovesse essere l'ultima cosa che facciamo...

Umberto Ciucciarelli

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