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sabato 3 agosto 2019

Agosto 2019: "A Treia non ci si annoia mai..." - Diario di bordo di Caterina Regazzi



... a Treia questa volta mi è presa con l'orto: ormai di erbe spontanee ce n'è sono rimaste ben poche. La fa da padrona la parietaria che ha invaso quasi tutto sacrificando le altre (malva, finocchiella,  lattuga selvatica, ecc.) cosi ho deciso che tutte le mattine, per un'oretta mi dedico a cercare di estirparla o almeno limitarla. Stamattina, fra la parietaria, ho trovato un "allevamento" di lumache. Quello è  stato sempre un problema di questo orto tanto che qualche anno fa avevamo portato qui con Paolo da Spilamberto 2 galline di un allevamento a fine carriera che qui sopravvissero  ancora un paio d'anni, ma di lumache, non sapendo cosa fossero, non avendone mai vista una, credo non ne abbiano mai mangiate. Le ho raccolte in un contenitore. Oggi pomeriggio durante la passeggiate, le libereremo in qualche posto selvatico. Insomma a Treia volendo,  non ci si annoia mai...


... a Treia non ci si annoia mai, dicevo,  se non lo si vuole. In effetti la casa è così grande e zeppa di roba, ricordi e oggetti inutili vari, che ci sarebbe sempre da riordinare, riesaminare, scegliere, buttare, tenere. E poi spolverare, pulire, togliere erbacce dall'orto sotto casa (eh, si, la parietaria, che mi fa scomparire tutte le altre piante, la considero un'erbaccia), controllare i gatti nuovi e coccolare quello che si fa prendere... 

Ricordo mia madre che tante volte, verso la fine del periodo di ferie, brontolava con mio padre, dicendo che quel periodo era stato appena sufficiente per pulire e sistemare e così se ne tornava al lavoro senza essersi veramente riposata. 

Risultati immagini per madre di caterina regazzi a Treia

Però l'aria che c'è qui, che mi fa dormire alla notte come un ghiro e mi fa mangiare con un gran appetito, dove la trovi? 
E quando sei in pace con te stesso e non c'è niente, neanche gli incendi in Russia, o i vari Trump e altri disgraziati, che ti turba, riesci ad apprezzare anche le cose più semplici: una panzanella fatta col tuo pane secco portato dall'Emilia e il pomodoro del contadino Giancarlo, una frittata fatta con due uova di galline di campagna e un avanzo di verdura cotta della verduraia di fiducia, leggere un libro che avevi già messo nella scatola di quelli da abbandonare, ma che ti ha chiamato dicendoti: "rileggimi ancora una volta!" e che ancora ti suscita qualche emozione, mentre altri 100 o più sono lì che aspettano di essere spolverati e sfogliati. E dopo il lavoro al mattino nell'orto, starsene una mezz'ora buona sdraiata a terra sul tappeto coperto da un grande telo di spugna a fare qualche leggero movimento per riaggiustare quelle ossa e quelle articolazioni che durante il lavoro hanno un po' sofferto. E sentire che ce ne sono alcune che non torneranno mai più come prima ma che quei movimenti comunque danno un certo giovamento. Uno yoga casalingo e personale che nessuna palestra potrebbe darmi, a me che così bene conosco il mio corpo e i miei acciacchi.

E la luce che entra dalla finestra, di sbieco, non il sole diretto che ci farebbe arrostire, ma la luce dalla finestra di lato, che mi permette di leggere, comodamente sdraiata sul divanetto finché ne ho voglia.  Il pensiero degli incontri che ci attendono, con piacere ma senza ansia e la compagnia fedele e costante di Paolo, sempre presente.

Caterina Regazzi



Articolo collegato: 

https://auser-treia.blogspot.com/2019/08/treia-agosto-2019-cenetta-romantica.html


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Mio commentino: 
"Beh, soprattutto in questi giorni a Treia è difficile annoiarsi... Il 4 agosto 2019, ad esempio, c'è la sfilata storica in costume ottocentesco per le vie del centro seguita dalla finalissima della Disfida col Bracciale nell'Arena Carlo Didimi, con al termine la premiazione del Rione vincitore e spettacolo pirotecnico notturno. Noi ci saremo!" (P. D'A.)

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