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giovedì 20 febbraio 2014

Lista Civica Italiana: Ancona 1 marzo 2014 - Proposte per cambiare la politica amministrativa della Regione Marche

Carissimo Paolo D'Arpini, qui di seguito un breve report dell'incontro che si è tenuto l'8 Febbraio. Segue il documento su cui era stato convocato.
Il prossimo incontro regionale, che sarà specifico sul tema delle regole, si terrà SABATO 1 MARZO 2014, sempre in Ancona presso la sede ACU in via Flaminia 93.
Ciao Italo Campagnoli - italo.campagnoli@tin.it


BREVE REPORT RIUNIONE 8 FEBBRAIO 2014
La riunione ha inizio alle 9:30 per terminare poco dopo le 13.
Carlo Caldarelli, che ospita la riunione presso la sede ACU, presenta le attività dell’associazione e ci invita ad aderire.
Viene poi data  lettura della bozza dell’invito elaborata dai promotori, Liste civiche, Alternativa e Azione Civile.
Tutti gli intervenuti prendono la parola  presentandosi e esprimendo aspettative,  perplessità e motivazioni relative al progetto.
Per alcuni è necessaria un’alleanza con i 5 stelle, altri sono invece fortemente critici nei confronti del movimento. Si parla dell’importante esperienza delle liste civiche, che hanno manifestato negli ultimi dieci anni una certa resistenza e vitalità e sono riuscite anche ad avere un appoggio esterno dal movimento cinque stelle, ma viene sottolineato come in alcuni territori si siano formate liste civiche civetta in realtà pilotate dai partiti.
Molti sentono l’esigenza di una rappresentanza politica delle forze antisistema.
L’impianto della lettera viene per lo più condiviso, a parte la critica ad alcuni concetti come sviluppo sostenibile, si stabilisce comunque che la lettera verrà allegata in copia e sarà oggetto di discussione nella prossima riunione prima dell’eventuale sottoscrizione e della partenza del progetto.
L’adesione ad un progetto politico regionale presuppone la condivisione di contenuti, metodi e persone, si sottolinea la difficoltà di coinvolgere gli esponenti dei movimenti che sono molto titubanti a spendersi in attività politiche. E comunque la necessità di questo salto verso l’autorappresentanza viene sentita anche all’interno delle associazioni, lo ha dimostrato Semina. Dai più viene condivisa l’idea di non disperdere le forze per questa tornata elettorale regionale che rappresenta l’ultima occasione che abbiamo per esprimere liberamente il proprio pensiero politico.
Alla riunione sono ben rappresentati anche gli  imprenditori che sottolineano le difficoltà di accesso ai finanziamenti e il coraggio con cui vengono portate avanti le aziende in una situazione economica completamente avversa. A tal proposito alcuni hanno avanzato la proposta della desistenza fiscale, consistente nel pagare i tributi con ravvedimento operoso, per far mancare un flusso finanziario alle casse regionali.
Per poter arrivare ad una rappresentanza autonoma, o confluente nel movimento 5 stelle.
Si sottolinea la necessità oltre che di bloccare il meccanismo per cui i contenuti vengono elaborati da associazioni e movimenti presenti sul territorio e poi vengono fatti propri dai politici, anche di elaborare un nuovo metodo, che non sia più veriticistico ma che parta veramente dal basso.
Durante la riunione viene segnalata l’importante iniziativa la Bussola della trasparenza che potete consultare qui:
mentre l’incontro per l’audit comunale di cui anche si era parlato nel corso della riunione non si è svolto.


BOZZA DI APPELLO PER ALLEANZA ELETTORALE

Per cambiare la politica marchigiana, come del resto quella italiana, è necessario portare in Consiglio Regionale persone che sappiano garantire e rappresentare una nuova visione della Politica stessa, un nuovo modo di fare Politica e una reale attenzione alla nostra terra. 
Da qui la necessità di raccogliere tutte le forze antagoniste all'attuale sistema, non fondendo vari soggetti politici e nemmeno confederandoli, ma unendoli in un progetto politico capace di esprimere un soggetto elettorale nuovo, mantenendo le proprie identità e diversità ma partendo dalla condivisione di alcuni punti fondamentali e vincolanti.

Il primo di questi deve essere assolutamente una nuova modalità di organizzarsi, esprimere rappresentanti e garantire la partecipazione diretta dei cittadini: la strada passa per le assemblee territoriali (circoscrizionali) che eleggono i propri candidati con il voto della maggioranza degli aderenti, candidati che saranno vincolati al mandato e sempre revocabili. Le stesse assemblee decideranno gli obiettivi specifici del programma elettorale che le forze politiche che le promuovono saranno tenuti ad accettare, come mandato, pur nel caso non si riconoscessero in alcune specifiche posizioni.

Il secondo punto irrinunciabile sta nel premettere che nessuna alleanza elettorale e di governo potrà essere praticata con i partiti politici tradizionali o che non riconoscano i punti fondanti.

Il terzo è nell'impegno a combattere la battaglia per cambiare le modalità della politica attraverso leggi che garantiscano una reale democrazia partecipata, l'abolizione dei privilegi di casta, un corretto compenso, l'impossibilità  di accumulare cariche, il limite di due mandati, la revoca, ecc. 

Il quarto punto la difesa dell'Ambiente attraverso un modello di sviluppo economico sostenibile (questioni energetiche), solidale (politiche del lavoro ed economiche) ed efficace (grandi opere diffuse). 

Il quinto punto l'applicazione dei principi della Costituzione e la loro ricaduta a livello territoriale, in tutte le sue parti, dalla fiscalità al rifiuto della guerra, alla Legalità, alla difesa del lavoro.

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