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lunedì 8 agosto 2011

MIlena Auretta Rosso: "Iridologia e dieta naturale"



L’iridologia studia la parte colorata dell’occhio, l’iride.

Attraverso di lei si studiano i tessuti di tutti gli organi, secondo la scuola Jensen (U.S.A.), ed alcuni centri cerebrali.

Non desta meraviglia quindi se l’iridologia può suggerire la dieta .

Ovviamente ad una persona portatrice di un problema epatico si suggerirà una dieta che allontani i fritti, i soffritti, l’alcool, il vino, acerrimo nemico del fegato, anche in dosi relativamente modeste.

Questo lo afferma la mia esperienza clinica, che ha visto peggiorare improvvisamente le condizioni epatiche, per qualche bicchiere di vino.

Certamente mi si può rispondere che un paziente sotto controllo iridologico e neurochirurgico sarà più facilmente aggredibile dall’alcool o dal vino di una persona normale.

Ovvio, ma comunque è da tenere presente che possiamo evitare il vino e l’alcool , in quei momenti, in cui, all’improvviso, decidiamo di aver cura di noi stessi.

Altro terribile nemico del fegato, ahimè, è il cioccolato.

Mi ricordo, una volta che in una paziente che non aveva mai accusato problemi di fegato, a livello iridologico, vidi comparire una zona di intossicazione che copriva tutto il fegato.

Era una paziente che veniva dalla Germania e che portava avanti un lavoro estenuante: mostre d’arte contemporanea.

Ella mi disse che per non perdere tempo e nello stesso tempo caricarsi dell’energia necessaria, aveva sostituito il pranzo di mezzogiorno con delle tavolette di cioccolata, questo l’aveva fatto per un mese, per poi ritrovarsi alla fine un fegato completamente intossicato, come la visita medico- iridologica rilevava.

Ovviamente nei problemi renali si suggerirà di bere molta acqua.

I reni sono un filtro del sangue che passa e ripassa nei loro capillari ,litro dopo litro, per ventiquattro ore, per ventiquattr’ore e poi ventiquattro ore e cosi’ via. Le sostanze tossiche vengono allontanate con l’urina.

Se tali sostanze sono in alta concentrazione, cioè la quantità per millilitro è molto alta, esse potranno ledere le pareti renali cioè delle formazioni renali preposte all’allontanamento dell’urina.

Quindi, bene è diluire tali sostanze, cioè aumentare la componente liquida, e quindi bere molta acqua.

Sembra una sciocchezza: una volta un mio paziente,portatore di dolori ovunque, si presentò alla visita: aveva sostanze intossicanti ovunque, specie nell’apparato scheletrico dove più si addensavano.

Veniva da un lungo iter tra vari specialisti.

La stessa sostanza intossicante, cioè dallo stesso colore , dalla stessa densità, dalla stessa profondità,era accumulata nei reni.

Era veramente di un colore scuro.

Gli chiesi se beveva abbastanza acqua.

Mi rispose che lui non beveva mai, né acqua, né vino, nulla.

Quindi gli imposi, con un lungo parlare alla sua compagna, di bere acqua, o ,visto che essa era sgradita, di bere tisane, due litri al giorno.

Con l’aiuto della sua compagna ebbe sempre sul tavolino vicino alla televisione, due litri di tisana.

Restò perplesso, quando i dolori scomparvero.

Inutile dire, che per i vegetariani, di solito, il rene non rappresenta un problema, perché la carne è uno dei primi fattori lesivi del rene.

Banalità quale il sale dannoso al rene, ve le accantono, in quanto sono fatti conosciuti da tutti.

Passando al polmone, è ovvio che l’eliminazione di formaggi e latticini, diminuendo la secrezione mucosa, mi aiuterà nel caso di polmoniti o bronchiti dove le mucose sono irritate.

Una tiroide mi richiederà l’uso di alghe che affogate in un mare di verdure possono arricchire qualsiasi minestra.

Nelle mani di un medico, l’iridologia farà supportare gli organi a rischio da un’opportuna terapia che vi riporterà alla norma in breve tempo, visto che saranno supportati anche gli organi che favoriscono la patologia con la loro debolezza.


Milena Auretta dott. Rosso
Medico chirurgo, Specialista in Neurochirurgia
La prima neurochirurga italiana
Iridologia
Medicina naturale

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