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sabato 18 settembre 2021

La Tipha, pianta utile di palude...



Typha spp. Il nome thyphe, di origine greca, significa pianta di palude. Assieme a Phragmites e Carex rappresentavano l'habitat vegetale palustre per eccellenza.

Forniva riparo a centinaia di specie animali; uccelli e anfibi tra le foglie, insetti e crostacei tra le radici sommerse, più tutti i loro predatori. Oggi é meno comune, soppiantata, nelle poche aree umide rimaste, da specie più resistenti o espansive; eppure ha un passato glorioso. Le foglie erano usate per stagnare le botti o "vestire" i fiaschi di vino. Intrecciate, diventavano cesti e borse. Nel 1900 i manufatti di Villanova di Bagnacavallo (borse, cesti e perfino vestiti) ottennero un grande riconoscimento arrivando ad essere invitati all'esposizione internazionale di Parigi.

I"sigari", cioè le spighe hanno la caratteristica di essere doppie, ossia formate da una prima spiga di fiori maschili e da una successiva di fiori femminili. Sono molto fotogeniche e molte nature morte dipinte tra gli anni 50 e 60 le ritraggono. Sono praticamente onnipresenti nelle scene di caccia all'anatra ed immancabili nei bouquet di fiori secchi. Le spighe femminili serrate non sono molto infiammabili e producono molto fumo, si usavano per fumigazioni contro le zanzare. 

Imbevute d'olio venivano usate come torce mentre dipanate producono una folta lanugine papposa usata come esca per il fuoco o per imbottiture, le ferrovie dello stato le usavano nei sedili delle vetture di prima classe. 
Dalle spighe maschili si otteneva un polline dolce usato in pasticceria, in toscana si usava come lo zucchero a velo.
Le spighe femminili giovani possono essere arrostite o consumate in purea. Anche le giovani foglie sono eduli e dalle radici si ottiene un amido già presente nella dieta dei toscani di 30.000 anni fa, diventando di fatto, la prima farina prodotta dall'uomo.

È abbastanza resistente all'inquinamento ed è un'essenza adatta a sistemi di fitodepurazione, che consiste nell'utilizzare le piante per depurare gli scarichi civili attraverso il passaggio dei liquami filtrati, attraverso stagni con coperture di piante adatte. Il passaggio alternato delle acque tra zone aerobiche ( attorno alle radici) e zone anossiche (spazi tra gli individui) produce l'aggressione delle sostanze inquinanti ad opera di organismi con caratteristiche diverse che permettono la completa assimilazione del carico inquinante, restituendo acqua depurata da immettere senza rischio nei corpi idrici recettori. Impianti monitorati, oltre ad avere gradevole aspetto e bassi impatto ambientale, hanno dimostrato che sarebbero sufficienti 4 o 5 metri quadri per abitante equivalente, a garantire la completa depurazione di uno scarico civile. Significa che un laghetto di 20 metri quadri sarebbe sufficiente a sevire una unità abitativa con 4 inquilini eliminando l'impatto degli scarichi fognari, producendo "solo" qualche tonnellata di biomassa l'anno. Se si integrasse questo sistema con un impianto per il recupero energetico a combustione si otterrebbe anche un notevole risparmio economico. 

Massimo Luciani




Commento di Caterina Regazzi: "Grazie per avermela ricordata. A mia mamma piacevano molto quei "sigari" e ne abbiamo avuti per anni, in casa, come ornamento. Quando, sempre più raramente, la vedo, penso sempre a lei."



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