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mercoledì 18 maggio 2016

L’INFERNO DEI PROFUGHI: CONSEGUENZA DELL’EGOISMO UMANO




I flussi non si fermeranno fino a quando guerre, mancanza di liberà e miseria imperverseranno nei paesi coinvolti. La chiusura delle frontiere, i muri di separazioni, le recinzioni metalliche non servono altro che ad arricchire i criminali e fomentare il terrorismo internazionale.

Ungheria ha annunciato la costruzione di un muro di 400 km per separare il proprio paese dall’Europa Meridionale. In Bulgaria è in costruzione una recinzione di reti metalliche e filo spinato di 160 km lungo il confine con la Turchia. Anche la Slovenia si prepara a costruire una barriera metallica di 4 km per convogliare i migranti verso i centri di raccolta. Il primo marzo la recinzione al confine greco-macedone è stata abbattuta dai migranti causando 30 vittime e numerosi dispersi. Insomma, nei paesi balcanici si stanno innalzando barriere recinzioni e fili spinati.

Ma la Spagna a partire dalla seconda metà degli anni 90 aveva già costruito in Africa i suoi primi muri contro gli immigrati, attorno a Ceuta e Melilla, una duplice barriera metallica lunga 8 km con filo spinato. Anche il Marocco ha realizzato un muro lungo 1.700 km a sud del Sahara Occidentale per difendersi da chi chiede l’autodeterminazione, che serve anche a contenere l’emigrazione verso l’Europa. Poi c’è il muro di Tijana, una lunga barriera che divide gli Stati Uniti dal Messico realizzata nel 2006 dal presidente Bush e che alla fine sarà lunga 1.000 km.

I profughi, carichi di dolore e disperazione, fuggono da un inferno e nella speranza di una vita degna di essere vissuta sono disposti a pagare anche con la vita l’anelito di giustizia e libertà.

Se fossimo noi profughi, a dover scappare, a lasciare le nostre case, i nostri parenti, ad essere terrorizzati dalla persecuzione, dalla miseria, dall’incertezza, dalle malattie, dalla fame, se fossero le nostre donne, le nostre figlie ad essere schiavizzate, violentate, stuprate, forse capiremmo meglio cosa significa essere profughi e il nostro senso di giustizia e il nostro amore ci spingerebbe ad una manifestazione planetaria contro le cause che determinano questo ingiusto e disumano stato di cose.

Franco Libero Manco

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