...ho seminato per 21 anni cereali e vi racconto la mia personale esperienza da diagnosticato di "celiachia", per cui mi era stata addirittura vivamente sconsigliata la panificazione , che pratico abbastanza da quando sono arrivato in campagna.
Penso che la cosiddetta "celiachia" (che da ora in poi chiamerò Intolleranza), abbia le sue radici essenzialmente nel seme utilizzato, in quanto ogm, a prescindere dal bio e non bio e anche da glifo o non glifo, che neanche lo pronuncio per quanto fa schifo :-).
la prendo un attimo alla larga ma necessita:
Nella coltivazione dei cereali il periodo intorno a maggio e giugno rappresenta un grosso problema, in questa stagione il montare a seme della pianta di cereale determina una crescita in altezza, che nelle varieta' selvatiche o antiche puo' arrivare anche a 2 metri e oltre.
Nello stesso momento dell'anno si possono sviluppare i forti venti che caratterizzano il clima primaverile, la conseguenza e' stata per millenni la perdita , parziale o totale, del raccolto, perche' col vento la spiga pesante a quell'altezza piega il gambo e "alletta"tutta la pianta con uno stop definitivo della maturazione dei chicchi nella spiga.
negli anni 50 al CNR della casaccia vicino viterbo ebbero la voglia di porre rimedio a questo ancestrale problema e decisero di tentare la nuova via degli ogm: non avendo ancora nessuno strumento moderno decisero di utilizzare la proprieta' modificatrice dei geni che le radiazioni nucleari mostravano, bombardarono gli usuali semi di grano e poi li seminarono.
Alla raccolta scelsero solo i semi delle piante che mostravano caratteristiche per loro interessanti, cioe' piante di grano che maturavano da nane, ed ecco nate le nuove varieta' che a tutt'oggi mangiamo in tutto il mondo, con le ben note conseguenze. ( tanto e' vero che uno di questi gaglioffi di pseudoscienziati quando intervistato da qcn, forse report(che tanto ormai pure quelli...) ebbe a dire : che vi preoccupate degli OGM?sono 50 anni che mangiate OGM! nessuno ci fece caso...).
La classica argomentazione della "scienza" accusata e' che quella non fu modificazione genetica perche' allora non esisteva la scienza genetica, come se io ti do' fuoco a casa, pero' siccome appicco il fuoco sfregando legnetti invece che con un accendino allora io non ho commesso reato.
E che la conseguente intolleranza sia dovuta proprio a questa nanita' di queste piante e a loro solo, l'ho visto quando ho smesso di mangiare il mio pane fatto a pasta acida col mio grano(nano) bio (no glifosato) varieta' pandas, moderna. Quando ho iniziato a mangiare e poi a coltivare farro o altri grani antichi il problema e' immediatamente scomparso.
Naturalmente se vuoi evitare problemi devi mangiare al 100% i cereali giusti, perche' poi il primo problema che sorge quando vai a comperare o a fare un pane e' che devi essere sicuro che sia per es. DI farro, e non AL farro, perche' i costi molto piu' alti della materia prima non ogm favoriscono colorite miscele di farine che fanno risparmiare al trasformatore bei soldi ma che poi per lo meno creano confusione non risolvendo il problema.
per brevita' denuncero' sommariamente la flagranza di reato di scienziati dolosamente privi di scrupolo professionale che hanno tralasciato ogni principio di precauzione e hanno diffuso nel mondo intero grani praticamente avvelenati, pur essendo dei professionisti statali (CNR) pagati profumatamente coi nostri soldi.
sempre per brevita' punto solo il dito su tutti quei sanitari che ( per lo piu' medici della sanita' pubblica) hanno introdotto nella neolingua la storia della celiachia : questa malattia, molto invalidante, puo' essere dianosticata gia' prima del concepimento, quando semplici analisi evidenziano la certezza che l'unione di due coniugi solo portatori del gene generi un celiaco.
Da alcuni anni a questa parte la intolleranza generata dai grani moderni e' stata assimilata alla celiachia, questo per le solite connivenze tra industrie e professionisti, in qs. caso medici, farmacisti e nutrizionisti che spingono cosi'a mangiare del cibo costosissimo, industrialissimo, per di piu' a carico dello stato perche' spesso i "malati" vengono sovvenzionati per le loro spese alimentari dalle asl quando vanno a fare la spesa in farmacia, nella confusione cerebrale piu' totale, poveracci.
Forse dovremo noi utopisti rassegnarci al fatto che anche questa piccola storia nata da 4 semini genera pil ?:-
Marcello cerquilape@gmail.com