QUESTO VOGLIAMO
Prender d’assalto il cielo
espropriare il futuro
sconfiggere la morte
distruggere a colpi e morsi rabbiosi
la diga che racchiude la vita
affinché tutto scorra e scorra
e inondi tutto
assolutamente tutto!
Abbiamo il fermo proposito
di instaurare l’allegria
come unica forma di vita:
l’unica morte possibile
sarà morire di felicità.
Abbiamo il fermo proposito
di difendere la luce
per noi e per voi
che verrete
che dovrete venire
infallibilmente
uomini puri, semplici e buoni
uomini nuovi.
(Mariana Yonüsg Blanco - Nicaragua, Fronte Sud 1979)
L’Associazione Nazionale Italia-Nicaragua, in collaborazione con il Comitato di solidarietà Internazionalista di Zaragoza, ha lanciato una campagna di aiuti in favore della popolazione della costa caraibica del Nicaragua per i danni causati dagli uragani Eta, categoria 4, e Iota, categoria 5.
Due tempeste a novembre, in soli 15 giorni, accompagnate dalla distruzione di case, strade e ospedali. In un evento simile nel 1998 ci furono oltre 3000 vittime, oggi con un modello molto efficiente di protezione civile che mette al centro la protezione della vita umana, il Nicaragua è riuscito a ridurre il numero dei morti a 16.
Secondo stime del governo di Managua 56 municipi hanno riportato danni materiali e circa tre milioni di persone sono state colpite.
I danni stimati pari a 742 milioni di dollari, equivalente circa al 6% del Pil nazionale.
È evidente che i cambiamenti climatici causati dai paesi più ricchi sono pagati da quelli più poveri e che un modello efficiente di protezione civile può salvare molte vite umane anche se i danni materiali sono terribili per le infrastrutture, una situazione drammatica che si aggiunge al forte impatto del Covid sul sistema sanitario ed economico.
Spetta a tutti noi un gesto di solidarietà concreta assieme al messaggio “IL NICARAGUA NON È SOLO”.
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