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In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

giovedì 6 aprile 2017

Melendugno - Violenza di Stato sulla terra e sui corpi. NO TAP né qui né altrove!



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In questi giorni stiamo assistendo ad una militarizzazione del territorio salentino nei pressi di Melendugno dovuta alla scellerata politica energetica di uno stato che impunemente devasta e saccheggia il nostro territorio. La TAP, come il TAV e le trivelle non sono altro che l’espressione fisica di una strategia economica capitalista che col commissariamento di una porzione di territorio, bypassando la volontà popolare, mette di fatto alla mercé delle multinazionali le nostre esistenze . 


Lo stato, esecutore ultimo di dinamiche imprenditoriali nazionali e internazionali, come il cane da guardia per il proprio padrone mette a disposizione le forze dell’ordine per reprimere la spinta popolare antagonista che difende le campagne salentine, neanche più sforzandosi di celare il più ampio disegno politico volto all’accaparramento di nuovi profitti.

Concentrarsi sulla ricerca di un modello di esistenza ecologico è da tempo un compito centrale della discussione politica dei movimenti sotto più aspetti. Il primo aspetto si concentra più sul presente, sulla lotta contingente volta alla salvaguardia del patrimonio naturale e che rivendica il diritto alla salute: il progetto Tempa rossa, il Tav, l’omicidio Xylella, le trivelle, la Tap, l’utilizzo militare scellerato della Sardegna come di mezza Italia, il Muos; da un lato rimpinguano le casse di chi comanda, dall’altro lato lasciano in eredità alla popolazione autoctona un territorio inquinato e distrutto che inciderà pesantemente sull’esistenza di chi abita quelle zone. Il secondo aspetto è che la lotta ecologista è un terreno di lotta politica per affermare un fronte anticapitalista, che contrasti le logiche dell’accumulazione, a favore di un modello di gestione delle risorse secondo logiche di sussistenza e non di sfruttamento.


La resistenza che i NO TAP stanno portando avanti sulla propria pelle ogni giorno per difendere il nostro territorio è composta da donne, uomini e bambini, che autonomamente si oppongono alla devastazione condotta dal capitale. Questa resistenza trova esempi gemelli nelle lotte dei Sioux contro l’oleodotto in Dakota, nelle lotte del popolo napoletano contro il commissariamento di Bagnoli, nelle lotte contro il biocidio della terra dei fuochi e in tutte le lotte che contrastano le “grandi opere” già citate.


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Siamo donne e uomini di un SUD da sempre trattato come una colonia interna e ridotto a terra di sfruttamento, compagni e compagne pugliesi che sentono sulla propria pelle la responsabilità di contrastare la Tap; rivendichiamo, una volta per tutte, che la gestione del nostro territorio deve essere esclusivamente il risultato dell’autodeterminazione di chi quel territorio lo vive ed esprimiamo solidarietà e complicità al movimento NO TAP.


Questa lotta popolare si interseca naturalmente nella più ampia campagna politica che contrasterà il G7 a Bari, che vedrà incontrarsi i colpevoli dell’ignobile condizione sociale in cui ci troviamo e del dominio capitalista che ci viene imposto, di cui purtroppo la Tap né è solo un esempio; 


SIAMO TUTTI E TUTTE NO TAP!


"NO TAP: LA MOBILITAZIONE PROSEGUE SENZA SOSTA. IN AGGIORNAMENTO."


Resoconto dal presidio NO TAP 

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