Presentazione



In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

giovedì 30 giugno 2022

Roma, 19 luglio 2022 - Commemorazione del bombardamento di San Lorenzo




Il programma  di quest'anno per commemorare il bombardamento di San Lorenzo (il 19 luglio 1943), sembra un po' poco.  Mancano i temi attuali.

Certo, l'ANPI non è un partito ma dovrebbe comunque far politica, non solo commemorare il passato.  Come del resto ognuno di noi, nella propria vita lavorativa e civile.

L'ANPI Nazionale lo fa, e bene.  Pure l'ANPI Provinciale di Roma.

Ma ANPI San Lorenzo?  
 
Parlare con le realtà associative del quartiere e cantare contro le guerre, per commemorare il 19 luglio secondo il programma, sono cose buone.  Ma sono anche poche, visto il fascismo strisciante che dovremmo invece, come impegno politico personale e collettivo, sforzarci a contrastare.  Per fascismo strisciante intendo:
 
-- il crescente Stato di Sorveglianza (l'OVRA non era niente; siamo sempre più controllati, persino nei nostri cellulari, e sempre più censurati se esprimiamo vedute antagoniste),
 
-- il crescente militarismo (la NATO e quindi anche l'Italia, dopo aver istigato la Russia a fare guerra in Ucraina, per indebolirla, ora annunciano a Madrid una prossima guerra con la Cina).

-- il crescente sacrificio dell'ambiente sull'altare del profitto (ora la penuria di gas russo è la scusa per usare più combustibili fossili, accelerando così i futuri disastri climatici),
 
-- il crescente annullamento del Parlamento (Draghi vuole emanare decreti interministeriali per sostituire il dibattito parlamentare su questioni come l'invio delle armi o l'uso del PNRR).
 
-- il crescente marginalizzazione dei sindacati antagonisti (esclusi dalle trattative, meno ore di assemblea, ignorati dai media: hanno scioperato contro l'invio delle armi ma nessuno lo sa);
 
ecc. ecc.
 
Il Fascismo non era soltanto il Duce al balcone.  Era anche e soprattutto lo Stato di Sorveglianza, il militarismo, il predominio incontrastato degli imprenditori che saccheggiavano l'ambiente e sfruttavano i lavoratori, la soppressione dei sindacati, l'annullamento del parlamento.   Era, in una parola, "la dittatura dei padroni", voluta e finanziata per scongiurare la rivoluzione comunista e  la dittatura del proletariato che era nell'aria.  
 
Oggi i padroni riescono a far tornare il fascismo.  Ma in modo strisciante.  Cioè, niente manganelli e olio di ricino.  Ottengono lo stesso risultato usando i social media e i continui Stati di Emergenza.
 
Non dovremmo, come ANPI, discutere tutto questo?
 
Ripeto: parlare con le realtà associative del quartiere e cantare contro le guerre il 19 luglio sono cose buone.  Ma sono anche poche, visto il fascismo strisciante che noi, come ANPI, dovremmo essere in prima linea a contrastare.
 
Non vi pare?
 
Patrick Boylan - Nowar Roma





domenica 26 giugno 2022

1 luglio 2022 - Videoconferenza sulla prevista installazione di un inceneritore ai Castelli Romani



Nella narrazione corrente, grazie anche all'influenza di taluni importanti canali di comunicazione, sembrerebbe che l'incenerimento dei rifiuti sia la soluzione ottimale nel problema della gestione dei rifiuti (vedi Roma ecc.). In realtà il ricorso al termovalorizzatore, come, in particolare, quello previsto all'estrema periferia di Roma (località S. Palomba), al confine con i Castelli Romani, presenta gravi e molteplici problemi in termini di impatto ambientale (polveri sottili, deturpazione paesaggistica, gestione delle scorie, ricadute sulla salute pubblica ecc.). Non ultimo, del quale si sente parlare poco, è l'enorme fabbisogno idrico che con le condizioni in cui versano le falde dei colli Albani ed oltre, è assolutamente incompatibile ed insostenibile. Anche il ricorso ai biodigestori non sarebbe una soluzione priva di impatto. In realtà esistono valide alternative che tutt'ora sono ancora trascurate ed emarginate dal potere politico ed economico. Di tali problematiche ne parleremo con Marco Cacciatore, presidente X Commissione Rifiuti della regione Lazio, Giovanni Damiani, vicepresidente nazionale di Italia Nostra, biologo, presidente GUFI            (gruppo unitario foreste italiane), Gianni Tamino, professore emerito di biologia presso l'Università di Padova e già europarlamentare, Fabio Musmeci, ricercatore e presidente  associazione Compostaggio, Ferdinando Laghi, medico, vicepresidente ISDE ( Associazione internazionale medici per l'Ambiente).


VENERDI  1  LUGLIO 2022,  ore 17:00

                                                              videoconferenza sul tema:

TERMOVALORIZZATORE

e BIODIGESTORI:

LE RAGIONI DEL NO E LE ALTERNATIVE

Intervengono

MARCO CACCIATORE, Presidente X Commissione rifiuti regione Lazio  

GIOVANNI DAMIANI, biologo, Vicepresidente nazionale Italia Nostra.

GIANNI TAMINO, Professore emerito di biologia Università di Padova.

FABIO MUSMECI, associazione Compostaggio.

FERDINANDO LAGHI, medico, vicepresidente ISDE.    

                                                                                                            A cura di

Enrico Del Vescovo

Presidente di Italia Nostra Castelli Romani, consigliere nazionale.

 Vi  esorto a partecipare e diffondere la seguente interessantissima videoconferenza di importanza attuale, sul tema dei termovalorizzatori, proposta da Italia Nostra sezione Castelli Romani.

ORGANIZZA: ITALIA NOSTRA sezione CASTELLI ROMANI  INFO: 3331135131.

A partire dalle ore 17:00 in poi, di venerdi 1 luglio, collegarsi al LINK:

https://cleverage-it.zoom.us/webinar/register/WN_qJ0MVZG1RQKqhrYVDX9YgQ

Se richiesti:        

 Passcode  116045 - Webinar ID  875 3248 9011

venerdì 24 giugno 2022

Roma riparte con la “mobilità pedonale” e la “mobilità Tpl-Trasporto pubblico locale”



ROMA RIPARTE. Per sapere dove andare, cosa fare e quando ripartire,  il 24 giugno sta per vivere  "... un primo momento di dialogo e confronto con la Città e tra tutti gli attori coinvolti sullo sviluppo delle politiche della mobilità per Roma."  

 

Non partecipano tutti i CITTADINI romani che hanno scelto la “mobilità pedonale”  incardinata alla “mobilità Tpl-Trasporto pubblico locale” perchè strapieni di vitali e gravi  problemi di mobilità urbana non risolti. Questi Cittadini sono vittime dell'incessante quotidiano massacro dei loro Diritti e della loro Dignità; per loro, l'uso umano e civile della strada pubblica, vitale bene comune, è pericoloso. Questi Cittadini attendono dalle Amministrazioni pubbliche (che si staffettano), l’inizio della lavorazione dell'Allegato Messaggio (sintetizzato dalla scrivente ADP in "UMANIZZARE LA MOBILITA' URBANA ROMANA")..

Sono queste vittime che percepiscono l’uso negativo della parola SOSTENIBILITA’: efficace panacea romana che prosegue nel 2021-2026 con l'attuale Giunta e l'attuale Ministro ex Mit.

 

Non dimentichiamo che la cultura dei romani è radicata nel gattopardismo: "Parole, parole e consolidamento dello stato di fatto perchè considerato SOSTENIBILE"..

Ripartite perchè quella "Emergenza da traffico e mobilità" - dall'agosto 2006 al 31 dicembre 2012: 76 mesi - la ritenete normalizzata,  ovvero "SOSTENIBILE"? (citato All. Messaggio ......)

Ripartite perchè gli "Inquinamenti" romani li considerate "SOSTENIBILI"?. 

Ricordiamo che, mentre Parigi (1) per l'inquinamento dell'aria attua lo STOP TOTALE del traffico privato e contemporaneamente rende gratis per TUTTI il TPL, Roma (1) ignora l'inquinamento e attua il programma annuale delle "Domeniche ecologiche": perchè quell'aria inquinata viene ritenuta SOSTENIBILE?.

 

Ripartite anche se vi ricordiamo gli obiettivi falliti sul dimezzamento dei morti e feriti gravi nei decenni 2001-2010/ 2011-2020/2021-2030? (All. Emergenza)

Tutti quei morti e feriti li considerate "SOSTENIBILI"?.

 

Ripartite lasciando, per esempio, la  insostenibile situazione anormale e disumana del pendolarismo, partendo dalla LIDO-ROMA?

Ripartite lasciando l'insostenibile uso dei binari delle 6SEI6 linee tranviarie romane - "Cura del ferro" dal 1994 - che percorrono lo stesso binario, anche in tre? (controprova:  rarissimi brevi tratti di binario che servono una sola linea).

Ripartite ritenendo SOSTENIBILE la chiusura della linea tranviaria Roma-Giardinetti?.

Parigi, fino al 31.12.1991 aveva ZERO TRAM. Dal 1992  -  in assenza di slogans e senza clamore  -  sta realizzando una rete di n. 10 linee tranviarie; ha realizzato n. 7 linee del suo programma, allungandole durante gli anni, e non c'è un solo metro di binario che serve più linee.. 

 

ROMA deve PARTIRE  sostenendo la realizzazione della cultura della "convivenza  civile" rendendo efficiente ed efficace le infrastrutture stradali: "INTERMODALITA'"(2) e "RISPETTO DELLE REGOLE" (3) per fare acquisire la cultura della Sicurezza Stradale che "UMANIZZA LA MOBILITA' URBANA". 

 

Subito dopo, ROMA potrà RIPARTIRE solo con:

-  STOP ALLE (vuote) PAROLE; .

-  SI ALLE PAROLE CHE SEGUONO L’ ENTRATA IN ATTIVITA’ DELLE NUOVE OPERE; 

-  MASSIMA COERENZA TRA PAROLE E AZIONI, ovvero acquisendo CREDIBILITA'.

 

Ricordiamo la eredità della ex Sindaca:

https://www.facebook.com/photo/?fbid=4537059979639842&set=g.331153827070833

e la Lettera aperta all'Assessore Patanè:

https://retedellereti.blogspot.com/2021/12/roma-umanizzazione-della-mobilita.html 

fermate sparite

https://www.romatoday.it/zone/eur/altre/pensilina-pericolante-fermata-soppressa.html

cinghiali urbani

https://www.romatoday.it/zone/ostia/ostia/cinghiali-colombo-velocita-autovelox-.html

 

Con viva cordialità. 

 

Vito Nicola de Russisn.q. Presidente ADP - vitonicoladerussis@gmail.com






 














(1)    Tasso di motorizzazione: Parigi, 379,3; Roma, 1.021,8;. Linee Metro: Parigi, 14; Roma, 3.  Motocicli+ciclomotori: Parigi, 104.550; Roma, 714.349; Popolazione: Parigi, 2.201.578; Roma, 2.761.477. 

NOTA. Non si cita la fonte perchè quell'importante documento di 85 pagine è scaduto il 31 dicembre 2020 e NESSUNO appoggia, caldeggia, difende, patrocina, perora, propugna e sostiene la conoscenza del suo consuntivo ed il costo/beneficio di quel buon lavoro. Hanno, forse, timore dello slogan (usato nel titolo) e della corrispondente realtà?

(2)    La Intermodalità a Roma è riconosciuta, garantita e ottimizzata solo alla “mobilità veicoli privati” con Metro e Bus. VISION ZERO per bici e bus. I pedoni si arrangiano. Questa  Intermodalità alla romana − da far scomparire − è evidente alla Stazione Jonio Metro B1: bici e bus pubblici tenuti lontani e ai pedoni (dal 21 aprile 2015, inaugurazione) un cancello chiuso del cantiere ne impedisce l'entrata (su Viale Jonio) e una scalinatella longa longa, strettulèlla strettulèlla crea problemi da via Gran Paradiso.

(  https://www.facebook.com/photo?fbid=2293324687471033&set=g.331153827070833  )

(3)  A Roma è egemone (tutti coinvolti ) il NON Rispetto delle Regole e la corrispondente totale immunità per i trasgressori. Le misure delle aree di fermate bus sono inferiori alle regole

(  https://www.facebook.com/photo/?fbid=2244397259030443&set=a.973751999428315   );  e circa il 90% di quelle aree di fermate bus sono invase perennemente H24 dalle auto private, che godono la immunità da sanzioni (multa; meno 2 punti dalle patenti; rimozione veicolo).

file:///C:/Users/de%20russis/Downloads/multe%20a%20pagliuzza,%20ignorate%20travi%201999%202.jpg   )


mercoledì 22 giugno 2022

Al semaforo su Strada Acquabianca, tra Viterbo e Vitorchiano... nessuno ci da una mano!



Viterbo – Siamo arrivati al 23.mo giorno di presidio su Strada Acquabianca. Il 22 giugno 2022  abbiamo ricevuto conforto anche dalla visita della graziosa collega e direttrice di “Viterbo News 24” Serena D’ascanio, che ci ha portato un caffè caldo. 

La redazione di questo giornale si è trasferita nei nuovi locali di “Colle Verde” e quindi finché nessuno interviene, è soggetta anch’essa alla dura “legge del semaforo”. 

Mentre siamo al presidio di protesta mille pensieri ci frullano per la testa. Pensiamo cosa sarebbe accaduto se questo semaforo si fosse trovato a Bassano in Teverina, patria del presidente della Provincia Alessandro Romoli (che ancora non ha tempo per riceverci). In questo caso tutto sarebbe stato risolto in un tempo massimo di un mese.

Oppure pensavo se fosse accaduto a Capranica, patria del vice presidente della Provincia Pietro Nocchi. Come è già accaduto in passato, quando circa un chilometro di rupe fu messo in protezione con rete di acciaio, nel tempo record di tre mesi, tutto sarebbe stato risolto in pochi giorni. Invece ci troviamo tra Viterbo e Vitorchiano. Il sindaco di Viterbo Giovanni Arena, non ha mai fatto niente per sollecitare i lavori, e il sindaco di Vitorchiano Ruggero Grassotti, inspiegabilmente tace e non eleva neanche una flebile voce in favore dei suoi concittadini, per invocare la rimozione di questa gabbia. 

Misteri insondabili della politica. La nostra candidata a sindaco Chiara Frontini ci ha invece assicurato che la rimozione di questo odioso semaforo è uno dei primi interventi in agenda, appena sarà eletta sindaca.


 Giovanni Faperdue




giovedì 16 giugno 2022

Carta moneta e l'economia della "serva"...

 


Nel tentativo di raddrizzare una barca, ridotta ormai a zattera, cioè l’economia capitalista di tipo occidentale (per quella orientale rimando alle definizioni del prof. Michael Hudson, vedi mio messaggio 14/6) lanciata sulle rapide, per tanti anni Fed e BCE hanno stampato carta moneta.

Ma quando stampi carta e non la sostanzi con qualcosa la carta rimane carta anche se la chiami moneta.  

Il “qualcosa” un tempo era l’oro, però il debito che gli USA avevano contratto per l’aggressione al Vietnam era tale che Fort Knox si sarebbe svuotato. Allora nel 1972 Nixon stabilì che il dollaro non era più convertibile in metallo giallo. L’Occidente (l’Unione Sovietica non entrava in tali dinamiche), con tutti i dollari che aveva in cassaforte, ci rimase male ma non poteva costringere il ladro a restituire il malloppo. Si rassegnò a pagare i debiti degli USA.

Il “qualcosa” oro, venne quindi sostituito dal “qualcosa” detto garanzia fornita dall’egemone economia yankee. Poi venne meno anche questa e per non far mancare il contante e soddisfare il credito (le banche) si prese a stampare carta. Draghi lo fece con larga generosità. Solo l’Italia si vide promettere dalla BCE qualcosa tipo 200 miliardi di Euro (Recovery found). E qui non menziono le quantità stellari di carta/dollari stampata dagli USA.

Ovviamente e banalmente ora, che la moneta è sempre meno moneta e sempre più carta, c’è l’inflazione, anzi una iperinflazione e la “tenuta sociale” preoccupa. Ieri la BCE ha detto “basta carta”. Però la gran parte dell’economia (non le farmaceutiche e le organizzazioni umanitarie che producono armi) si regge sulla speculazione finanziaria, è facile dire basta carta, ma poi? La BCE è indecisa. Ci ripensa.

Sorge, come sempre spontanea, la domanda: riescono a controllare la zattera?

La riposta non è spontanea, ma è semplice e drammatica: no! Aggiungono solo confusione alla confusione, aggravando il tutto.

Situazione grave quindi, ma non per tutti. Draghi, i suoi sodali e i suoi amici, qui e altrove, continueranno a godere dei benefici del loro status e anche se, a causa di una rete idrica italiana in gravissima carenza, dovessero lavarsi con l’acqua minerale, non si preoccuperebbero granché.

MA FINO A QUANDO?

Giorgio Stern



venerdì 10 giugno 2022

Ronciglione. SUCCESSO DELLA “FESTA DEL TRENO” PER SALUTARE IL FINANZIAMENTO DELLA RIAPERTURA DELLA FERROVIA DEI DUE MARI



Grande partecipazione alla Festa del Treno, organizzata l’8 giugno 2022 a Ronciglione presso il Parco comunale Mons. Pacifico Chiricozzi, per festeggiare lo stanziamento di fondi, da parte della Regione Lazio, nel Piano di Coesione sociale, finalizzati alla riapertura della linea Civitavecchia CapranicaSutri Orte o Ferrovia dei due Mari.

La voce del Carnevale di Ronciglione, Francesco Laurenti, con grande maestria ha presentato la manifestazione - spettacolo diretta dalla regista, ballerina e coreografa Federica Chiricozzi.


I primi balletti, che il pubblico presente ha molto apprezzato applaudendo a lungo, sono stati eseguiti dai più piccoli della Scuola di Danza Active Academy di Capranica insegnante Lelia De Angelis, quindi da bravissimi ballerini di classica, moderna e danza aerea della scuola di danza ACTIVE ACADEMY guidati dagli insegnanti ALESSANDRA CECCARINI, LELIA DE ANGELIS, KEVIN PECI e FEDERICA CHIRICOZZI  che si sono esibiti fino a tarda sera accompagnati da  musiche e da effetti di luce ben preparati da Danilo Porta.  


La serata è stata allietata dai bravissimi attori  e poeti dialettali  PEPPINO LORUSSO e ROBERTA GALILEI.


Durante l’intermezzo dello spettacolo l’incontro dibattito. Il moderatore Danilo Piersanti, Sindaco di Gallese e coordinatore per il comitato dei rapporti con gli enti locali, ha aperto la riunione rallegrandosi  con i presenti per l’importante successo ottenuto con il finanziamento dell’opera, ricordando l’impegno di Raimondo Chiricozzi presidente del comitato, di tutti i suoi componenti e del Sindaco di Ronciglione Mario Mengoni  con la sua presenza attiva nei convegni e nelle varie riunioni effettuate al Ministero dei Trasporti e alla Regione Lazio.


Chiricozzi ha sottolineato l’importanza della ferrovia per il riequilibrio del territorio e lo sviluppo economico, quindi i momenti più importanti  per giungere al risultato attuale, estremamente positivo, citando alcuni dei tanti uomini di cultura e della politica che hanno collaborato attivamente al suo ottenimento.


Il Sindaco di Ronciglione, Mario Mengoni, ha ringraziato tutti i presenti, il pres del Comitato Raimondo Chiricozzi e tutti i suoi componenti ed ha espresso piena soddisfazione per il fatto che il finanziamento fosse stato inserito nel bilancio regionale sotto la voce della Coesione sociale, dando maggiore validità al riequilibrio territoriale, chiave di volta per la creazione di  sviluppo sociale ed economico del territorio.  Sono intervenuti: Stefano Mecali dell’associazione Terra Tua, che effettua i treni turistici, sulla loro importanza per lo sviluppo del turismo; Dario Mazzalupi che ha illustrato le particolarità del Ponte ferroviario unico al mondo per la sua fattura;  Maurizio Mazzoni che si è soffermato sul finanziamento annunciato dall’ assessore ai trasporti Mauro Alessandri , dal Pres. Nicola Zingaretti, dal vice presidente e assessore al bilancio Leodori e dai consiglieri della Regione Lazio.


Riconoscimenti sono andati  a coloro che nel tempo si sono impegnati per la riapertura della ferrovia al Sen. Antonio Capaldi, a Renzo Trappolini già assessore ai trasporti della provincia di Viterbo, all’on Enrico Panunzi, a Gabriele Pillon già presidente del comitato,  a Luca Marcello e Oreste Varrone della Association Europeenne des Cheminots, a Stefano Mecali pres ass Terra Tua, al Sindaco di Ronciglione Mario Mengoni.


Particolare ringraziamento è stato rivolto alla coordinatrice della Associazione Mobilità dolce Sen Anna Donati che tanta energia ha profuso per la riapertura della ferrovia e agli appartenenti all’Association Europeenne des cheminots, con la quale associazione il Comitato ha un stretto rapporto di collaborazione.


Grande emozione ha rappresentato la consegna di targhe ai due ultimi capostazione di Ronciglione grandi sostenitori della riapertura della ferrovia Vittorio Ortenzi ed Angelo Troncarelli.  Per Angelo ha ritirato la targa il figlio Fabio, sostenitore anch’esso della valorizzazione del Ponte in ferro.


La manifestazione è terminata con la consegna di altri riconoscimenti in ricordo dell’evento “La Festa del Treno” . Sono stati consegnati agli artisti Peppino Lorusso, Roberta Galilei, agli istruttori Kevin Peci, Lelia De Angelis, alla regista Federica Chiricozzi e alla voce del Carnevale di Ronciglione e bravissimo presentatore Francesco Laurenti.


Il comitato desidera ringraziare tutti i cittadini e, chiedendo scusa per non poterli citare tutti, i tanti politici che hanno nel tempo sostenuto la lotta per l’apertura della ferrovia, fra questi il già Vice Ministro ai trasporti Nencini, i deputati Pastorelli, Minnucci, Mazzoli, Bernini, il presidente della Regione Lazio Zingaretti, i vice pres Leodori e Porrello, le autorità di sistema portuale Di Maio e Musolino, il segretario generale UIRNET Marcello Mariani,  i Sindaci di tutta la linea da Civitavecchia ad Orte ed in particolare il sindaco di Gallese Danilo Piersanti, il Sindaco di Ronciglione Mario Mengoni, il Sindaco di Barbarano Romano Rinaldo Marchesi , il Sindaco di Capranica Pietro Nocchi, gli assessori regionali ai trasporti del Lazio e dell’Umbria Alessandri e Melasecche, i consiglieri regionali del Lazio tutti.


La gratitudine del Comitato e dei cittadini va in primis all’on Enrico Panunzi, che insieme al comitato si è a lungo impegnato per far comprendere l’importanza della linea ed è riuscito a far finanziarne la riapertura , all’on Meta già presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, ora presidente Trenitalia, al pres del Censis Giuseppe De Rita che più volte ha evidenziato la necessità della riapertura della Ferrovia per lo sviluppo di tutto il Centro Italia .

                                                                                                                                      Raimondo Chiricozzi


















FERROVIA DEI DUE MARI
Comitato per la riapertura della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte
Tel 3683065221 email: 
comitato.civitavecchia.orte@gmail.com PEC: ferroviadeiduemari@pec.it




lunedì 6 giugno 2022

Talvolta anche un tornado annuncia qualcosa di buono...

 


I modi cambiano, ma non troppo; i fini sono i medesimi.

Era così facile capire perché il tornado sarebbe arrivato; la cosa mi spaventava sempre.
Avevo deciso che mi sarei dato alcuni indizi per comprendere. I sogni erano l’ultima istanza.
Appena tutto sarebbe stato abbastanza visibile, per la mia coscienza, avrei attuato vari sistemi per avvertirmi.
Piccoli indizi, via via crescenti, mi avrebbero aiutato ad accettare il mio destino.
Copiavo la natura, lei mi avvisava sempre. Delle cose belle e delle cose brutte. Non ricordo il giorno in cui accadde, ma decisi che i sogni potevano disinnescare alcune cose ineluttabili; non tutte però.
Alcune cose potevo evitarle e farle evitare al mondo che mi circondava; altre no. Gli uomini adorano inscriversi in bolle di energie soverchianti che decidono per loro. Bolle di pensiero così forti da condizionarne quasi tutti movimenti.
Abbracciare ciò che la politica, la religione, la famiglia, gli amici, ritengono buono, diminuisce la nostra possibilità di scegliere autonomamente.
Ma se stavo attento potevo riportarli in loro.
Dovevo solo prestare attenzione.
La natura era già mia compagna. Piccoli segni che nessuno vedeva.
Lei, mia madre, mi proteggeva da sempre. Mi avvisava con carezze, mi educava con buoni incontri; mi allontanava con le fusa di un gatto, che s’infilava tra le mie gambe, dalla cattiva strada.
Ma gli adulti erano refrattari ai segni ed io non riuscivo a renderli evidenti.
Molto spesso era sufficiente parlare. Evocare, in maniera inappropriata le mie visioni, per spostare la coscienza dei grandi di quel tanto che bastava a disattivare le loro cattive abitudini. Abitudini che li conducevano inevitabilmente verso ciò che avevano seminato per lungo tempo.
Sembrava funzionare.
Era faticosissimo.
Un impresa titanica che richiedeva una centratura ed un’evoluzione continua per analizzare ogni comportamento umano; adattarsi a stili di vita e perfino alla voce di ogni uomo.
Gli uomini parlano in molti modi. Con i comportamenti, con i tic, con piccole imprecisioni nel compiere atti consueti.
Da ogni cosa potremmo comprendere l’imbarazzo e la distrazione che porta ognuno di noi al sopraggiungere dell’imprevisto.
Io stesso avevo notato che quando ero triste dimenticavo nomi e facevo azioni in maniera sbadata. La non-presenza era il primo segno che non si stava bene. Tagliarsi mentre si affettava il pane, mettere un piede in una buca e non essere abbastanza elastico per assorbire il disallineamento del corpo, tutte queste cose, erano l’urlo di un anima che andava troppo veloce per rimanere attaccata al corpo. Staccarsi da lui, andarsene e lasciarlo al suo destino mortale, era il segno che non voleva che quella realtà fosse la propria.
Quando l’anima di un uomo iniziava correre io la vedevo sempre. Due metri avanti a loro.
Nelle persone più sensibili, che magari venivano denigrate, la loro anima iniziava a mettersi in disparte. Volava, oppure iniziava a correre. Gli occhi si facevano vitrei e poi via.
Se non avessero fatto nulla di pericoloso dopo un pò sarebbe tornata ed avrebbe preso di nuovo il controllo…ma se erano intenti in un lavoro che necessitava di concentrazione, come tagliare la legna, era assolutamente certo che se avessi distolto lo sguardo si sarebbero fatti del male. Bastava il mio sguardo, doppio, ad avvisarli dell’imminente arrivo del tornado.
Oggi tutti vivono con l’anima in altri luoghi. La distrazione è il segno che molte cose non vanno. Ma se lo fai mentre guidi, potresti non poter tornare nel tuo corpo.
Fanno l’amore e pensano ad altro, mangiano e pensano ad altro. Scherzano e sembrano forti e luminosi ed invece sono nelle tenebre.
Oggi quelli che hanno un’anima, quei pochi a cui è rimasta, vivono staccati da lei.
Le vedo. Le sento.
Per questo in molti sono in imbarazzo in mia presenza. Per questo io sono in imbarazzo nel mondo.
Però accade.
Accadeva ed accade, sempre, con più frequenza.
Qualcosa.
Di buono.

Andrea Santini