Presentazione



In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

giovedì 25 aprile 2024

Pescara. Da Takimiri al Mc Donald’s...

 


"...tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora." (Alberto Garruti)
 

Da ragazzo abitavo nella periferia urbana di una piccola citta, Pescara, in espansione orizzontale a macchia d’olio verso la campagna e la periferia. 

Agli inizi degli anni settanta per andare a scuola, a fare sport, al cinema o in piazza, come si diceva allora, ero costretto a prendere l’autobus. la fermata era a circa un chilometro forse anche oltre, da casa. 

ai lati di questo tratto di strada, che percorrevo a piedi, campi di grano insetti uccelli lucciole alberi e una bella e lunga siepe enorme serbatoio di biodiversità. alla meta degli anni settanta, un primo lotto di circa dieci ettari, venne sfruttato per costruirci delle case popolari con villette a schiere e un nuovo modello abitativo basato sul soggiorno, a quei tempi non sapevo cosa fosse, nella casa tradizionale il centro della vita quotidiana era ancora la cucina e non avevamo neanche il divano, che è stata una conquista della classe popolare, proprio in quegli anni sull’esempio mostrato nei film americani al cinema e in televisione. 

un altro lotto fu occupato da altre costruzioni e palazzi, un centro sportivo e qualche anno dopo da un grosso supermercato oggi lidl. rimase una parte di circa un ettaro abbondante che rimase abbandonato. spesso durante la festa parrocchiale veniva usata come area di risulta per montarci il luna park, con le giostre, autoscontro aerei catene… a volte anche il circo, il piccolo circo del grande Clown Takimiri ricordato ancora oggi con molta ammirazione soprattutto nelle Regioni di Marche ed Abruzzo. 

il circo Takimiri era un circo povero, con il numero delle pulci e i cani ammaestrati, il forzante, la donna barbuta sempre piaciuta, un trapezista equilibrista e qualche altro clown. alcuni anni vi fu organizzata anche la festa dell’unita, di quelle belle con le lamiere e i tubi innocenti, pasta e fagioli salsicce vino rosso e birra, quella semplice non quelle artificiose artigianali che si producono oggi. la mostra di pittura estemporanea, la corsa campestre qualche film e concerti bellissimi, roberto vecchioni giovane con samarcanda luci di san siro, velasquez e il grande sergio endrigo, a quei tempi il mio cantante preferito, con famose canzoni d’amore e le filastrocche di rodari per fare un albero e vinicius de moraes c’era una casa. serate magiche, nella monotona prigione del tempo la luna riempiva il cielo e pareva versarsi sulla terra. 

mi sembrava di essere entrato nel cuore del mondo. una felicita immensa mi riempiva intero. questo terreno poi nel resto dell’anno e del tempo rimaneva incolto, ed era sempre un bel posto con la vegetazione spontanea dove portare a spasso i cani, fare yoga, prendere il sole, raccogliere verdure spontanee, passeggiare, con la lunga siepe ancora bella e ricca di vegetazione. 

ho sempre sognato e immaginato che se ne poteva fare un bel parco anche abbastanza naturale quando invece un bel giorno vedo delle gru che stanno sradicando gli alberi e costruendo un muro di cemento e udite udite per costruirci un mc donald’s mc drive mc cafè, con un enorme parcheggio e hanno lasciato pure un piccolo giardino, cinto da un grosso e lungo muro di cemento. avrebbero potuto fare un parchetto con dei semplice recinti in legno, sanno ragionare solo con il cemento, ce l’hanno nella testa il cemento! la legge è fatta dai cittadini e applicata dai giudici che sono cittadini interpretata dagli avvocati pure loro cittadini come puo un contadino avere ragione? 

ecco davanti a queste cose mi sento come un contadino che non capisce le dinamiche sociali e si arrende alla solitudine e alla incomprensione. 

avrebbero potuto lasciare pure parte della vegetazione spontanea invece è sopravvissuto solo un albero un olmo solitario… giorni fa parlavo del saggio che fa un punto nero sul foglio bianco e ieri ho scoperto che il foglio bianco in realtà è un grande cielo e il punto nero un uccello che vi sta passando in quel momento. le parole influenzano i nostri comportamenti. noi aspettiamo anche se niente ci aspetta e nella monotona prigione del tempo i miei passi mi hanno portato qui anche oggi e nella consapevolezza nella memoria e nel ricordo provo una felicita immensa che mi riempie tu… tto intero: Il Circo è quella cosa che sei piccolo anche quando diventi grande. Come principe.

Ferdinando Renzetti



martedì 23 aprile 2024

L'amore visto con gli occhi di un corvo...


“L’impulso all’amore cresce con l’elevarsi dell’uomo; ma allo scopo non è sufficiente la saggezza. Noi ci perfezioniamo grazie ai nostri atti di amore, così il mondo diventa più ricco grazie alle nostre azioni d’amore, poiché l’amore è l’aspetto creativo nel mondo” (Rudolf Steiner)


...l’amore se è cieco non è vero amore ed inoltre se l’amore serve solo ad aggiustare un rapporto od una situazione di solitudine non è vero amore. 

Quando si ama non c’è alcun problema nell’esprimere se stessi e quel che si pensa...  Certo a volte la critica può non piacere ma essa è l’unico modo per approfondire una conoscenza, per analizzare in profondità il nostro sentire.

Comunque il pensiero è sempre astratto mentre l’azione è sempre concreta. E di concreto  c’è che un vero un rapporto d’amore non può essere scalfito da emozioni passeggere, dettate da stati d’animo momentanei. Se dovessimo lasciare il nostro compagno, la nostra compagna, gli amici, i parenti, in definitiva tutti coloro che incontriamo nella nostra strada solo perché in un qualche momento ci hanno criticato o noi abbiamo criticato loro.. che senso avrebbe la comune appartenenza? Che senso avrebbe il  sapere che siamo componenti della stessa esistenza? Non siamo noi spiritualisti laici consapevoli dell’inscindibilità della vita?

Anche se critico aspramente qualcuno non significa che lo allontani dal mio cuore… Critico un operato, perché secondo la mia opinione personale non è confacente con il mio pensiero.. ma il pensiero .. il pensiero.. siamo padroni forse del nostro pensiero? Possiamo stabilire in anticipo cosa penseremo? O cosa è giusto pensare?

Quindi in un vero rapporto d'amore non serve  preoccuparsi poiché l'amore è aldilà di ogni “delusione”, poiché  chi ama non è mai stato “illuso”..  ma è  perfettamente consapevole ed amorevolmente accettevole della propria condizione amorosa. 

In questa libertà possiamo anche osservare con occhi distaccati le vicende e gli atti che costellano la nostra vita.. come i corvi che osservano con due occhi posti ognuno all’opposto dello stesso capo.

Paolo D'Arpini

Caterina e Paolo

lunedì 22 aprile 2024

Prose poetiche tra filastrocche fumetti e paradossi...

 



Punto Rosa 
strutture complesse intessute degli stimoli più diversi, sempre col dono di una scrittura benedetta dagli dei a fissare gli sfuggenti contorni di un’epoca: psichedelia, dirompente passione per le filosofie orientali, pacifismo, controcultura praticata e cercata in ogni rivolo del sapere. Ciò che chiamiamo "vita" altro non è che uno scambio ininterrotto fra l'universo e quel piccolo atomo che ciascuno di noi rappresenta da qualche parte nello spazio. Perché l’esistente è uno, non può esserci altro che: Fare amicizia con la vita... 
 
ab-solutus
Al tempo ordinario che scorre irreversibile possiamo attribuire le forme della vita sulla terra. L’incedere delle ore, il fluire ordinato delle stagioni, l’avvicendarsi quotidiano di giorno e notte, l’alternarsi della luce del sole e della luna, sono gli ingranaggi dell’orologio biologico che ha determinato l’evoluzione naturale della terra, selezionando quei meccanismi biochimici delle cellule a cui dobbiamo il corpo e anche l’anima. Insieme allo spazio, il tempo è un assioma assoluto, ab-solutus “sciolto da” ogni relazione con la sostanza delle cose.
 
una bella notte che la bella ninna faceva la nanna dopo mille ti dico e ti dissi dopo grida oggi e strilla domani e tuffete qua e tiffete la pigliò un sacco rasoraso caricocarico zeppozeppo pieno pieno colmo colmo e chiamato lo scrivano comanda il trombetta e tu, tu, tu coccopinto d’amore e tuffete come il ferro corre alla calamita la mattina va la sera viene e tuppete tuppete… ti ti serra serra sarva sarva trucco trucco e tuppete se ne andò orza orza a fare castelli in aria per sbattere per terra e sentito il taratà e tutù della trombetta fece questo sega sega e questo tira e molla tutta la notte che le zare riducono a zero che tutti operano al babalà e tuppete se ne rotolano abbasso pire pire pire cinque e cinque dieci dava lo sfratto con una tromba allo stellato cielo di fiori il manto verde e tuppete tuppete…
 
Emo Globina e Cloro Filla
la geometria della vita. Una storia con due personaggi gemelli. Perchè allora il colore è così diverso? la clorofilla e il sangue sono chimicamente identici, l'unica differenza è che la clorofilla possiede al centro un atomo di magnesio e il sangue uno di ferro. Emo era un artigiano itinerante e passò in un villaggio, gli abitanti del luogo vivevano gioiosi ed erano talmente felici che sentivano l’erba crescere. Mentre Emo era in giro a portare il suo progresso, Filla contadina, stazionaria e romantica buttò in aria la sua corolla e quella rimase sospesa a un raggio di sole. un cerchio o almeno una spirale, poiché tutto torna dall'unità in cui è nato, equilibrando ogni sorriso e ogni destino. le lucciole ogni tre secondi hanno un idea e gli si illumina la testa. Anche le piante al pari di uomini ed animali sono dotate di un sistema nervoso primitivo. Insomma la coscienza vegetale è a tutti gli effetti simile a quella animale da cui si differenzia solo per l’intensità delle percezioni e reazioni, che nelle piante sono più lente e meno evidenti.
 
 
querce rosse e scoiattoli grigi 
La primavera mi rallegra all’osteria del lumacone un giovedì trasversale col pianista attempato che suona un po stonato ciliegio in fiore; intuizione: quello che sai che non sai come lo sai e sai che lo sai… oggi bassa marea oceanica e la risacca delle onde fa emergere i tesori del mare sulla battigia conchiglie mitili bottiglie con messaggi antichi e perduti, un intero alfabeto sottomarino che viene alla luce, che bello camminare scalzi sulla sabbia contatto intenso con la madre terra.

Ferdinando Renzetti



mercoledì 17 aprile 2024

Corrispondenza bioregionale tra Paolo e Ferdinando...



Sì, il pensiero naviga,  mi ricorda una bella storia indiana... I trust di un tempio erano soliti mettere ogni giorno una moneta d'oro nella cassetta delle offerte per il sostentamento dell'istituzione.. Un bel giorno uno dei trust pensò... "In fondo metto ogni giorno una moneta d'oro se per una volta ne metto una di bronzo nessuno se ne accorgerà  che sono stato io..." E così fece. L'indomani aprendo la cassetta delle offerte si scoprì che tutti avevano messo una moneta di bronzo...

 
 Oggi ho innaffiato i nostri giardini
 
Intervista possibile al signor pippoantonio.
Buongiorno signor pippoantonio sto scrivendo di lei come potrei definirla?
fai tu...
si sente uno psicomago?
no
mi dia allora una altra definizione
discepolo di Me-Ti
meglio di Mi En Leh
antico tessitore di umanità varia (?).


Sorriso
 
 
L'oro  è un metallo di transizione tenero pesante duttile malleabile di colore giallo dovuto all'assorbimento della lunghezza d'onda del blu della luce.
 
Bronzo è una lega composta da rame con un metallo che puo essere alluminio  nichel berillio o stagno, nell uso comune il termine bronzo identifica la lega tra rame e stagno.
 
Avrei messo una moneta di terracotta anche perché ne ho tante di argilla!
 
Materiale magico, ha sempre attratto poco proprio per la mancanza di lucentezza.
 
Poco conosciuta nelle sue qualità e poco studiata anche scientificamente anche nel film Indiana Jones tutti identificano il Santo Gral in calici preziosi invece si trattava di un umile calice di terracotta.
 
Il signor pippoantonio parlava del Me-Ti.
Libro delle svolte di Bertold Brecht
se non lo hai già letto te lo consiglio.
 
Buongiorno Paolo grazie dei doni che ci fai quotidianamente, poesie racconti e altre informazioni, 
si dice che chi pianta spine non puo andare scalzo, 
il tuo è un giardino pieno di spine ed emozioni, come si dice non c'è rosa senza spine!
 
Ferdinando, grazie per la fiducia che riponi in me... voglio confessarti di non essere poi così bravo a sollecitare un riscontro su determinati argomenti "filosofici". Anzi... faccio molta fatica a raccogliere pareri su qualsiasi argomento e spesso mi sono chiesto anche perchè, assieme alla mia compagna Caterina. Sopratutto vedendo, ad esempio su fb, che qualsiasi stupidaggine viene postata riceve decine e decine di commenti e mi piace, e la stessa cosa avviene sui blog di gossip ed affini. Al contrario i nostri articoli "impegnati" vengono perlopiù ignorati od al massimo ricevono un commento o due dagli "affezionati". Caterina dice che la gente si vergogna di parlare di cose serie perchè non saprebbe che dire... io penso che forse ha ragione, anche perchè se vado a controllare quante letture ci sono state sui vari blog (che utilizziamo per la pubblicazione dei nostri testi) vedo che le letture non sono poi poche, anzi a volte superano il  migliaio... Ed allora perchè i lettori tacciono? Boh, misteri della comunicazione telematica...
 
Come antropologo del contemporaneo oggi vorrei farti una intervista, ritengo che al di là dei libri che scrivi, penso che il tuo lavoro più importante, il vero riciclaggio della memoria sia il Giornaletto di Saul, la tua opera più importante per cosiddire e ora voglio concentrarmi solo su questa. Quindi se vuoi parlami della genesi ispirazioni evoluzioni nel tempo anche riguardo alla veste grafica, non so se si capisce, insomma parlami del Giornaletto e di tutto quello che ti viene in mente a riguardo.
 
Tieni presente che in questo ambito come antropologo sto svolgendo una ricerca sulla ricerca e tu e il Giornaletto siete gli oggetti della mia indagine, vorrei saperne un po di più sulla tecnica lo stile dove ti sei ispirato, ecc. ecc, non seguo altri blog e non so se questa tecnica delle finestre che si aprono sulla presentazione degli articoli è una cosa diffusa oppure... il colore della pagina principale, le altre pagine che si aprono in un certo senso sono giornaletti a parte quasi indipendenti dal foglio originale. Tecnica e stile, ecco se tu volessi consigliare a un ragazzo come fare un blog, cosa gli diresti?
 
Boh? Non sono molto pratico di queste cose tecniche e telematiche, ho solo appreso i rudimenti necessari a collegare i link... a scegliere foto, a cercare  o scrivere testi... a rispondere alle email e  fare copia incolla... Anche un bambino di 10 anni sa fare più di me, chiedi in giro a Pescara ce ne saranno migliaia di giovani maestri. La
fantasia e la discriminazione nella scelta quelle devi mettercele tu. Buon lavoro!
 
Sei di poco aiuto! Vorrei saperne di piu, è una intervista, altri in questi casi parlano e raccontano spontaneamente. Vero che dal vivo è tutta altra cosa, comunque va bene così!
 
Il raccontare esiste da tempo immemorabile, cambia solo il sistema..., per odori, a gesti, a parole, per iscritto... vedi tu come ti aggrada meglio. 
 
Un'intervista è un'intervista e va bene, allora ci sono domande e risposte, ma tu vorresti che io scrivessi un intervento, per quello all'inizio ti dicevo che vorresti da me “che scrivessi un nuovo libro"... 
 
Le impostazioni dei blog me le hanno fatte delle amiche compiacenti, come già ti ho detto, non so come funzionano queste cose tecniche, dovresti cercare un "esperto". Pace e bene.  Caro Ferdinando, siamo sincretici... ma non dobbiamo per forza seguire una religione per essere nello Spirito, noi siamo lo Spirito, ogni cosa è nello Spirito ed è rappresentante dello Spirito. Spiritualita’ laica (o naturale) significa questo, andare oltre ogni religione considerando comunque che anche nelle religioni  lo Spirito può manifestarsi. 
 
Per quanto riguarda i lavori nell'orto anch'io prediligo
i mezzi manuali, solo attrezzi semplici e non motorizzati. Grazie per la tua collaborazione che arricchisce il discorso bioregionale,  ciao,
 
Paolo e Ferdinando






domenica 14 aprile 2024

"circ(u)lus" marsicano - Narrato da Ferdinando Renzetti

 


Da tanti anni giro per l’Italia meridionale in cerca di storie di  luoghi particolari,  racconti e leggende, dimenticando spesso la mia regione d’origine, l’Abruzzo, che assieme al Molise conserva la memoria delle antiche genti italiche. 

Da un po di tempo sono ritornato a percorrere rotte gia note con rinnovato interesse guardando la mia regione con nuovi occhi. Girando qua e la ho scoperto il paese di Cerchio nella Marsica dove non ero mai stato e incuriosito dal nome ho voluto saperne di piu e mi sono fermato a visitarlo. 

Ho trovato un cerchio in pietra di un centinaio di metri di diametro sul quale nel corso del tempo sono state costruite numerose abitazioni anche se la forma del cerchio è rimasta evidente ancor di piu da una foto aerea. su Wikipedia ho letto il toponimo Cerchio deriverebbe dal termine latino "circ(u)lus" riferito probabilmente alla forma dell'originario recinto fortificato. Anche la posizione geografica e la forma del vecchio nucleo urbano farebbero propendere per questa ipotesi etimologica. interessato ancora di piu ho scoperto che nell'ultima domenica di giugno si celebra annualmente la festa patronale in onore dei santi giovanni e paolo, patroni del paese e anche il giorno prima santa Lucia, santa della luce, san Giovanni il santo del solstizio, quindi al di la di tutte le concezioni sicuramente nell’antichita il cerchio in pietra era un osservatorio astronomico come tanti altri sparsi per l’Italia. 

sul cerchio si potevano segnare il sorgere e il tramontare del sole agli equinozi e solstizi senza dimenticare che agli equinozi il sole sorge pereffetamente ad est e tramonta perfettamente ad ovest. le fasi della luna con le tredici albe e tramontiil sorgere di sirio di venere o altri astri seguiti nell antichità. in genere al centro del cerchio c’era uno gnomone piu o meno alto, di pietra o anche in legno, anche se in questo sito non è provato, che serviva a studiare l’ombra del sole durante l’anno per disegnare l’analemma: se si segnano i punti del sole alla stessa ora nel periodo di un anno si ottiene il simbolo dell’infinito. lo studio veniva praticato tutta la vita da astronomi predisposti e il lavoro veniva continuato e i risultati trasmessi di generazione in generazione. in questo modo riuscivano persino a seguire la precessione degli equinozi movimento molto lento dell’asse della terra che si sposta di un grado ogni settanta anni circa. e quindi immagino tante piccole pietre di colori diversi poggiate sul muro circolare di pietra ad indicare i moti cosmici. 

Mi sono ripromesso di tornare nei giorni solstiziali la notte di san giovanni sia per vedere quel che succede in cielo e come corrisponde il cerchio ai movimenti del sole in quei giorni sia per assistere alle feste cristiane che hanno sostituito le antiche osservazioni astronomiche che poi non ho mai capito perche tali studi scientifici davano cosi fastidio ai dotti della chiesa trattati come fossero pratiche magiche, anche se vero che a quei tempi non era facile scindere l’astronomia dalla magia. comunque gli studi sul sole e sulla precessione degli equinozi erano ben conosciuti dai padri della chiesa e non per niente la nascita di Gesù è stata fatta coincidere con l’ingresso nella costellazione dei pesci, infatti Gesù si rappresenta pure col simbolo grafico del pesce. siamo ancora nella costellazione dei pesci e la terra ne uscirà fra circa cento cinquanta anni anche seil passaggio sara graduale verso la famosa era dell’acquario che come previsto ci porterà un lungo periodo di pace e armonia e non ci saranno piu religioni e sara tutto basato appunto sulla forza rituale del cerchio come assemblea di uomini e donne che prendono decisioni comuni per il loro bene e il bene dell’umanità: cultura o civilta gilanica il maschile e il femminile. 

Mi sono un po perso anche se potrei continuare a parlarne, tornando al cerchio inteso come paese il sito del comune riporta queste notizie:

 
La frequentazione del territorio compreso nell’attuale comune risale al III millennio a. C., al periodo eneolitico e all’oscuro di queste acquisizioni, per secoli gli storici locali hanno ricercato le origini del paese nella leggenda secondo la quale la fondazione di Cerchio fu voluta da Circe, sorella di Angizia, maga dai straordinari poteri magici e divinatori, incantatrice dei serpenti e degli animali selvatici. Secondo molti storici ed autori latini i Marsi avrebbero da essa ereditato alcune prodigiose caratteristiche, una su tutte la resistenza al veleno dei rettili. La leggenda è stata ripresa anche nel ‘900 e ricorda come i Marsi avrebbero edificato a Cerchio un santuario per la maga, un antro nel quale le sue sacerdotesse davano responsi oracolari. Il presunto antro (del quale oggi è appena visibile l’entrata) sarebbe custode di tesori, protetti da numerosi “mazzaburrej”. Secondo altre versioni, il paese sarebbe sorto nel luogo in cui dimorò l’imperatore Claudio (41-54 d. C.) e dove fece costruire un “Circo” per assistere alla grandiosa naumachia nelle acque del Fucino, al termine dei lavori di costruzione dell’emissario . quindi Cerchio dal Circo che ivi avevano costruito i Romani per divertire con i giochi Circensi la moltitudine accorsa nella Marsica per lo scavo dell’Emissario di Claudio, e per la continuazione della strada Valeria: senza dubbio il prosciugamento del lago del Fucino portato a termine dopo 11 anni di duro lavoro da 30.000 schiavi e la grande naumachia allestita per l’inaugurazione di tale colossale evento è rimasto scolpito indelebilmente nella storia della Marsica. tutte storie interessanti che gettano nuova luce sui luoghi della nostra bella regione antica...

Inviato da Ferdinando Renzetti



venerdì 12 aprile 2024

Laguna di Venezia. Fermare lo scavo Canale Petroli e del Montiron...



Il 9 aprile 2024 le associazioni Italia Nostra, Lipu, WWF, Venezia Cambia, CAAL, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, e ISDE Medici per l’Ambiente, rappresentate da Lidia Fersuoch, Consigliere nazionale di Italia Nostra e già presidente della sezione di Venezia, sono state audite dal Parlamento Europeo sulla tutela della Laguna di Venezia dai possibili danni che verrebbero causati dallo scavo per allargare il Canale Petroli e il Canale Montiron.


     Dopo aver ascoltato le ragioni della petizione “Tutela della Laguna di Venezia” la Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo ha accettato la richiesta e adesso l’Europa manderà una lettera allo Stato italiano, alla Regione Veneto e al Comune di Venezia per chiedere il rispetto delle normative previste e possibili alternative al marginamento e lo scavo, in ottemperanza dei criteri minimi stabiliti dal Ministero dell’Ambiente per le ZPS caratterizzate da zone umide come la Laguna.


     Lidia Fersuoch ricorda che esistono alternative: per il Montiron la soluzione proposta è quello di scavare un piccolo canale che colleghi quelli esistenti nell’area di Burano a quello di Tessera; per il Canale Petroli, esistono progetti di tutela delle sponde con materiali tradizionali volti a trasformare le onde in fattore di vivificazione, considerando comunque che gli approdi interni alla Laguna sono solo provvisori e, come sostiene l'Unesco e il decreto del 2021, il traffico di navi di grandi dimensioni, commerciali e croceristiche deve essere spostato fuori Laguna.                                                                                                                   

 Flavia Corsano - Italia Nostra




mercoledì 10 aprile 2024

“Chi sono i precursori?” Il perché della Festa dei Precursori che si tiene a Treia dal 27 al 28 aprile 2024…

 

Qualcuno mi ha chiesto, al proposito del  programma della  Festa dei Precursori, che  si tiene a Treia dal 27 al 28 aprile 2024:  “Bello… ma chi sono i precursori?”

Allorché, nella primavera del 1984, decidemmo di fondare il circolo vegetariano VV.TT.  lo facemmo nella piena consapevolezza che lo scopo della nuova associazione sarebbe stato quello di andare contro…

Eravamo un manipolo di ribelli quel giorno davanti al notaio Giuseppe Togandi nel suo studio di Orte e mentre compivamo il nostro dovere giurando fedeltà alle finalità del sodalizio stavamo anche andando contro tutte le norme consolidate di ogni vecchio sodalizio… dovevamo andar contro le regole e le consuetudini della società in cui viviamo.

Insomma ci siamo presi la briga di cambiare il mondo, ribellandoci alle norme restrittive e meschine della cultura corrente.

Ecco perché dal 1984 celebriamo La Festa dei Precursori, ogni anno, per ricordarci quello scopo prefisso e proseguire indefessi nella meta di rompere il ghiaccio verso nuove frontiere dell’intelligenza umana.

Alcuni nostri detrattori dicono che siamo sessantottini non pentiti, oppure che siamo inveterati illusi, poiché il nostro voler cambiare il mondo si risolve in un nulla… Sarà così… ma almeno stiamo cercando di farlo cominciando dal cambiare noi stessi, decidendo per noi stessi quei comportamenti necessari a creare una nuova civiltà umana. Ed allora ci definiamo  Precursori e “ribelli” e non “rivoluzionari” poiché, come disse Osho, il rivoluzionario appartiene ad una sfera terrena mentre il ribelle e la sua ribellione sono sacri. Il rivoluzionario sente il bisogno di rivolgersi alla folla, muovendosi in ambiti politici e di governo, insomma ha bisogno di “potere”. Ed il potere sempre corrompe (lo sappiamo bene) ed i rivoluzionari che lo hanno assunto ne sono stati corrotti. Il potere ha cambiato la loro mente mentre la società è rimasta la stessa, solo i nomi sono cambiati.

Per questo il mondo ha bisogno di precursori ribelli e questo è un momento in cui se non vi saranno parecchi spiriti ribelli i nostri giorni sulla terra, come specie umana, sono contati… Stiamo scavando la nostra tomba e siamo molto vicino al punto di non ritorno…

Dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere e di agire, creare più energia meditativa, sviluppare più amore ed armonia. Per farlo dobbiamo distruggere il vecchio, la sua bruttura, le sue putride ideologie, le sue stupide emarginazioni, le superstizioni idiote e creare un nuovo essere umano dagli occhi limpidi.

Una discontinuità con il passato, ecco il significato della ribellione, continuando a percorrere coraggiosamente nuovi sentieri con spirito di sacrificio e discriminazione. Insomma andiamo avanti a fare i rompighiaccio, senza occupare alcun luogo, senza perseguire alcun potere, semplicemente sperimentando la nostra crescita in tutti i particolari del vivibile….

Ora il tempo è maturo, negli anni a venire o l’uomo scomparirà o sulla Terra farà la sua comparsa un nuovo essere umano con una visione diversa e quell’essere umano è un precursore.

Paolo D’Arpini – circolovegetariano@gmail.com

 

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Treia. Festa dei Precursori del 27 e 28 aprile 2024 



27 aprile, alle ore 19 – Serata di canti bhajan, con Upahar Anand e Venu, Emilio Dolcini, Scintille di Luce ed altri cantori.  Al termine condivisione del Prasad  da ognuno portato. Prenotazione obbligatoria allo 0733/216293.

28 aprile, mattina  – Escursione paesaggistica ed  erboristica, ai confini di Treia, in località  Schito. Conducono:  Gigliola Rosciani e Caterina Regazzi. Primo appuntamento alle ore 10 presso la sede di Auser Treia, Via Lanzi 20 al Centro Storico.  Alle ore 10.30 secondo appuntamento nel parcheggio davanti alla chiesa di Chiesanuova di Treia e partenza per Contrada Schito per conoscere il territorio e gli edifici storici. Percorso:  visita al Laboratorio La Tela, presso B&B Antichi Gelsi, e altre residenze storiche ed ambienti naturalistici lungo il viale dei Cipressi.

Verso le ore 13.30 – Ritorno al  Centro Storico per un pic-nic con il cibo vegetariano e bevande da ognuno portati. E’ necessario prenotarsi per l’organizzazione degli spazi.

Alle ore 16 – Ritrovo presso il Circolo Vegetariano (Vicolo Sacchette 15/a – Vicino Porta Mentana) per un incontro su: “Economia, ecologia e vita positiva”, con la partecipazione di Fabio Conditi esperto di economia solidale, Valido Capodarca esperto di alberi monumentali, che presenteranno i loro ultimi libri. Seguirà un giro di condivisione sui temi trattati. Previsti  interventi musicali di Antonello Andreani e di altri. Esibizione di foto e di articoli bioregionali. Modera l’incontro Michele Meomartino della Rete Olistica Italiana. Ingresso libero.

Al termine brindisi augurale per i 40 anni dalla fondazione del Circolo Vegetariano VV.TT. ed arrivederci al prossimo anno di Paolo D’Arpini.

Per info e prenotazioni: Tel.  0733/216293 – 333.6023090 –Email:  circolovegetariano@gmail.com - auser.treia@gmail.com