Il testo di Gianluca Lalli «Dal Vangelo secondo me», concepito come un dialogo tra la Storia e le storie, ripercorre con sapiente levità e lirismo momenti cruciali della coscienza identitaria europea, attraverso un ripensamento circa la questione dei meccanismi di potere in grado di strutturare un discorso pubblico capace di ergersi a musa di verità.
L'autore, invece, ritenendo che solo la coralità dei racconti possa restituire un senso meno tendenzioso e parziale al nostro passato, si diverte ad associare la vulgata storica alla voce di persone del proprio luogo natio, e, recuperando un mondo che proterve sirene hanno emarginato, ascolta le loro storie e le restituisce ad un ordito narrativo pregno di avvincente efficacia.
Nella seconda parte del libro Lalli ripercorre le tappe della sua vita: dalla scoperta di Baudelaire, mentre adolescente sfogliava oziosamente le pagine di un' antologia scolastica, alle prime esperienze lavorative raccontate con sapida ironia, fino ad approdare all'incontro amoroso e simbiotico con la musica.
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