Caro Paolo, spero che tu stia bene e comunque te lo auguro. Come sempre ti tengo aggiornato sugli sviluppi della Biennale di Viterbo che nel 2018 verterà su “Segni, Simboli e Spiritualità degli Etruschi”.
Ti invio testo progetto ed una intervista che mi è stata recentemente fatta da Radio Verde Viterbo. Un abbraccio, Laura Lucibello
https://www.facebook.com/laura.lucibello.9/videos/10215048113935171/
Biennale d’Arte Contemporanea
Etruria: tra Oriente ed Occidente
Segni, Simboli e Spiritualità dal passato al futuro
Viterbo, 20 aprile - 3 giugno 2018
Progetto finalizzato a promuovere la creatività, la socializzazione e l’interculturalità con Patrocinio e collaborazione richiesti a : MIBACT, Città di Viterbo, Diocesi di Viterbo, Unitus, Camera di Commercio e CNA di Viterbo, Regioni: Lazio, Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Campania, Musei Etruschi aderenti, altri Comuni coinvolti, Accademie d’Arte Nazionali ed Internazionali
nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale
Grande fu il livello di ricchezza raggiunto dal popolo etrusco nel corso della sua lunga storia.
Le città e le campagne fervevano di ogni attività: commercio, agricoltura, attività manifatturiera ed estrattiva, grandi opere civili e militari.
Situati in una regione cardine per i traffici commerciali tra oriente ed occidente, i mercanti etruschi seppero sfruttare al meglio questa posizione di favore. Essi, garantito il controllo del Tirreno dalle loro flotte militari, non erano meno noti dei Greci e dei Fenici, ai popoli che abitavano le coste del Mediterraneo. Anche le vie commerciali di terra che portavano verso il nord Europa erano battute dagli Etruschi, che in tal modo fungevano da tramite tra le civiltà progredite del bacino orientale del Mediterraneo e quelle meno sviluppate dell'Occidente.
Un’occasione quindi, il tema proposto da APAI, Associazione per la Promozione delle Arti in Italia, forte della propria intima vocazione alla promozione della creatività, della socializzazione e dell’interculturalità, in un perdurante difficile periodo storico per il nostro paese ma non solo, di proporre, con tenacia e perseveranza nella propria mission culturale, di uno studio accurato delle dinamiche etrusche antiche attualizzate, attraverso l’arte contemporanea, in questa 5a edizione della Biennale.
Sono dei nostri giorni alcuni eventi salienti che richiamano dinamiche e comportamenti antichi, attuati dai nostri avi Etruschi, da rielaborare ed attingere come fonte di sapienza e saggezza ed attualizzarli in chiave moderna.
Una Biennale che non si limita a rappresentare una ‘scena sublime’, ma intende esprimere l’universale qualità umana e la continuità, tra il passato classico e la modernità, attraverso il canale dello spettacolo artistico (teatro, poesia, musica, arte visiva, conferenze).Con un piano di azione diversificato, il progetto è pensato per raggiungere un pubblico che sia il più vasto possibile a livello territoriale, nazionale ed internazionale. Per attuare questo ambizioso progetto si prevede il coinvolgimento dell’intera città allestendo contemporaneamente diversi eventi quali :
- progetto diffuso museologico innovativo nell'ambito del territorio Etrusco (dalla Pianura Padana alla Campania), individuando e integrando opere già esistenti con nuove opere e scoperte archeologiche, fino ad arrivare a maggio 2018, portando l’arte nelle case, nelle scuole, negli esercizi commerciali, per le strade, ovunque si sia disposti ad accoglierla e a condividerla. Gli spazi espositivi saranno sia pubblici che privati e saranno realizzati una mappatura e un sistema di percorsi, sia reali che virtuali, esplicativi del progetto.
- Mostra principale di Arti visive a livello nazionale ed internazionale. - i due concorsi storici “Emergenti” ed “Accademie”.
Arte a 360° con la presenza di Artisti di caratura internazionale, rivolta ad un ampio pubblico, costituito da studiosi e studenti, da persone interessate al tema.
“La I Biennale delle Arti creative, tenuta a Viterbo nella primavera 2010 - http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/print/2439923.html - fu l'ultima manifestazione da me organizzata prima di lasciare la Tuscia. Son contento che Laura Lucibello abbia dato continuità a questa iniziativa, che era partita in collaborazione fra noi e l'Apai, l'associazione da lei diretta. Nel corso degli anni mi aveva invitato a partecipare alle successive edizioni ma per me arrivare a Viterbo non è cosa facile” (Paolo D'Arpini)
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