domenica 30 novembre 2014

Emozioni sensazioni



parole, parole
la… nota perfetta
a rigor di logica

nuoto nel vuoto
al ritmo di foglie cadenti
gustando il dolce sapore del nulla

alla fin fine tutto nasce da una emozione
ma senza fatiche non si colgono gioie

al forno il dolce odore del pane caldo sveglia i miei sensi intorpiditi dall umido autunnale, il piacere dell incontro con le persone che attendono la loro piccola porzione di gioia quotidiana. dai volti traspare il piacere della vista dei prodotti esposti nei bancali di vetro. la fornarina mi da il pane, io la ringrazio suonandole un po di note con la mbira, piccolo pianoforte africano e salutandola esclamo: pesce fritto e baccalà! lei mi guarda un attimo pensierosa e risponde; ti amo e ti adoro come la pizza col pomodoro! uscendo penso: dacci oggi il nostro pane quotidiano!carpe diem!chi vuol esser lieto sia!we want the world and we world it now!mo!cogli la prima mela!cogli la prima mela, no! meglio alla fiera dell est con due soldi un topolino mio padre compro! il suono della fisarmonichetta del ragazzo balcanico mi riporta alla realtà! socrate diceva che la sapienza comincia con la meravigliaecco a forza del continuo meravigliarmi mi sento più consapevole anche se la conoscenza ancora mi sfugge.
amore ma quando io chiamo amore sei tu che chiamo o il mio amore?
ho scritto tamo sulla spiaggia
e il vento lha portato via..
emozione o sensazione?
e cosi mangio la pizza fritta allenando i sensi, vista colore dorato, tatto olio e superficie, olfatto aroma, gusto sapore e fragranza, morbida e croccrante. entro alla libreria kappa, una ragazza mi accoglie con gentilezza, inizio un monologo sul cavaliere inesistente di calvino astolfo e  socrate poi di seguito sulla musica minimalista americana musica aleatoria di cage quella trance nordafricana gnawa, i mantra le ninna nanne , il punk e il grunge, tutti uniti nel mio brano musicale ninna mantra gnawa etno punk, le suono un po di note di mbira esco e incontro il mio amico riccardo con ascendenze musicali, lo seguo alla gelateria vegana, ci accordiamo e ci mettiamo in consonanza risonanza  eseguendo assieme il brano salentino delle raccoglitrici di tabacco fimmene fimmene. ora sono nel negozio di scarpe della mia amica norma, tutto tappezzato di fogli bianchi perché stanno rinnovando le canto aquila bella bellissima canzone calabrese  kalinifta brano in griko salentino e una filastrocca pure in grico della comunità ellefona di galliciano di condofuri sullaspromonte riggitano. ena dio ena dio tria tragudao tapediaarrivo al mare dove incontro tre ragazzi chiedo: avete fatto filone? loro: si! che classe fate? seconda media! allora siete ragazzi evoluti, ce lavete la terza elica? la terza che? quelle del dna? si! stanno nascendo ragazzi con tre eliche nel dna.! mi sa che voi ce lavete! sono due ragazze e un ragazzo, guardo la giovane ragazza e dico hai le stelline ai denti (apparecchio) lei sorride e mi fa un saluto tipo agli ordini, il nostro dovere l'abbiamo fatto, e dice ci  ha mandati lui! e io chiedo lui chi? lui, il maestro osho! abbiamo portato quello che avevi richiesto, il dono della parola. la parola eun dono e per averla bisogna meritarsela! giochiamo a calcio con commenti vari io suono la mbira camminando in mezzo al chiacchiericcio degli altri che giocano a  pallone. parlo con stefano, giovane ragazzo, temi  star wars. obi van kenobi jedi yoda dart wader lucifero angelo decaduto e ashtar sheran, san michele arcangelo guerriero della luce capo delle flotte celesti in guerra contro le tenebre, secondo una leggenda  lui ha trasportato adamo ed eva sulla terra dal lontano pianeta nibiru esploso tantissimo tempo fa, della proiezione olografia in cui viviamo, del risveglio e il raggiungimento della quinta dimensione. poi l iperuranio di socrate e del  mito dell caverna, del mondo delle idee sempre di socrate.
delirio intellettivo.
sentimenti: il pomeriggio ho giocato  con mio padre con una pallina rossa e la campana tibetana, sta sulla sedia a rotelle e si addormenta in continuazione anche mentre mangia. il resto della comitiva era composto da mia madre 78 anni mia zia pinuccia e unaltra zia di 76 anni, che assistono alla mia performance
colonna sonora lo zecchino doro.
ho provato cosi tante emozioni e sentimenti che sono già a letto per la stanchezza.
quarto più quarto meno, quarto e un quarto quarto senza quarto sostanzialmente va bene!
anche se non parli so che sei dietro questo displei stanno accadendo cose incredibili, mille coloratissimi soli
accendi lazzurro!
la memoria dell  energia impressa alla terra dalle mani sapienti ela forma.
la mia elica gira vertiginosamente!

clic!

Ferdinando Renzetti

venerdì 28 novembre 2014

Osho, i suoi 150.000 libri e gli anni della fenice...



Se Osho fosse vissuto nella società futuribile immaginata da Ray Bradbury. nel suo famoso romanzo  Fahrenheit 451 (edito in Italia anche con il titolo Gli anni della fenice) sarebbe stato condannato come un pericoloso sovversivo, avendo egli una biblioteca di ben 150.000 volumi. E li aveva pure letti quindi sarebbe stato considerato una vera e propria "bomba" sociale. Il fatto è che Osho comunque fu osteggiato e perseguitato dagli USA, ed infine  arrestato a Charlotte, nel North Carolina, senza alcun mandato di cattura, e accusato di violazioni della legge sull'immigrazione. Dopo dodici giorni di umiliazioni, durante i quali venne sballottolato da un carcere all'altro, alcuni dicono che subì anche un  avvelenamento da tallio,  operato durante la sua breve prigionia. Ed infatti una volta estradato dagli USA misteriosamente deperì e morì non molto dopo  per cause ignote. 

Paolo D'Arpini


Osho: leggere 150.000 libri

La Biblioteca personale di Osho è ora ospitata in un edificio chiamato "Lao Tzu House" presso Osho International Meditation Resort di Pune, in India.
La biblioteca possiede più di centocinquantamila libri, per lo più in discipline umanistiche, tra cui la storia, la psicologia, la religione e la filosofia.

Dispone inoltre di una collezione abbastanza consistente dei classici della letteratura di Oriente e Occidente, insieme a una serie impressionante di biografie, libri sulle scienze della fisica e della terra, etc…

La libreria è stata creata con considerazioni di carattere estetico, l'oggetto è quello di creare un sensazione luminosa e ariosa, piuttosto che l'aspetto "pesante" e "grave" di tante biblioteche.
I libri sono ordinati in base alla dimensione e colore, e collocati sugli scaffali in un accordo che suggerisce le onde dell'oceano. L'effetto è naturale, senza blocchi solidi di colore.
Osho stesso era un avido collezionista di libri e gran lettore durante la maggior parte della sua vita, e la libreria include volumi che lui stesso ha mantenuto in ottime condizioni fin dall'infanzia.
In realtà adorava sottolineare i suoi libri e creare come quadro personalizzato sulle prime pagine, spesso con la sua firma.
Parte del suo lavoro è stato quello di dare ogni giorno discorsi estemporanei, che egli a volte punteggiare con citazioni e brani di libri che aveva letto.
La biblioteca è stato catalogata a mano per molti anni, con riferimenti incrociati che includono non solo il titolo, l'autore e l'oggetto, ma anche dettagli come il colore di copertina, il numero di pagine e le dimensioni. In questo modo, se Osho voleva vedere che "grande libro sulla teoria della relatività di Einstein con la copertina blu," il bibliotecario non faceva fatica a trovare l'ago nel pagliaio.
Osho sembra essere anche uno dei più grandi lettori della storia:
"Ho amato molto la lettura sin dall’infanzia. La mia biblioteca personale è composta da centocinquantamila libri rari di tutte le religioni, le filosofie, la poesia, la letteratura. Li ho letti tutti, ma senza scopo; solo per divertirmi". 
(Fonte notizia: Dorjelhi Pecci)

giovedì 27 novembre 2014

Pistoia. L'uso di pesticidi costa caro a viticoltore



Grazie all'azione legale condotta in Toscana  dagli Avvocati Pini e Peri, con la Consulenza Tecnica di Parte del Prof. Giuseppe Altieri e la Memoria Magistralis del Prof. Emerito Costituzionalista Domenico Corradini H. Brousshard, abbiamo vinto un'altra causa importante al Tribunale di Pistoia, per la tutela dei cittadini e degli agricoltori biologici dalle contaminazioni di pesticidi derivanti da aziende agricole limitrofe che usano prodotti chimici pericolosi per la salute e l'ambiente.

Il Prof. Giuseppe Altieri ha redatto le perizie tecniche di parte nella prima fase del procedimento, atto a verificare le derive di pesticidi, chiedendo al giudice di applicare la tolleranza zero per il diritto di chi non vuole essere contaminato da pesticidi, agricoltori biologici e cittadini in generale. Si rammenta che nelle polveri, in genere, i residui di Pesticidi si concentrano.

Abbiamo trovato residui di Cimoxanil (fungicida chimico) e Rame (anche se il rame non presenta problemi, in quanto autorizzato in Agricoltura Biologica) sulla vegetazione e nella proprietà  del condannato, nel momento in cui venivano fatti i trattamenti convenzionali con gli stessi prodotti.

La sentenza ha stabilito che chi usa la chimica non può contaminare il vicino biologico o le case e i giardini dei privati. 

Con una bella e congrua multa per il viticoltore chimico e l'imposizione di trattamenti verso l'interno sui terreni di confine, al fine di annullare la deriva di prodotti chimici, con tolleranza zero pesticidi nella proprietà  dei vicini.

Ma in questa seconda parte della sentenza, a mio parere, sussistono lacune in quanto le precauzioni imposte dal giudice, su indicazioni del Consulente Tecnico d'Ufficio, non credo saranno sufficienti a garantire l'assenza di deriva di pesticidi. 

Nella mia relazione avevo indicato gli studi ufficiali condotti sulle derive di Agrofarmaci nell'ambiente, in cui si dimostra che le contaminazioni da pesticidi avvengono anche a distanze superiori a 100-150 metri. Ma non sono state considerate dal Giudice, che si è affidato alle prove tecniche balistiche effettuate da un secondo CTU.

E il Giudice non considera nemmeno l'obbligo di rispettare una fascia di almeno 50 metri lungo i confini di proprietà , nella quale bisogna evitare i trattamenti con prodotti chimici di sintesi, così come stabilito da sentenze dei TAR del Trentino e della Liguria.

In ogni caso, è passato il principio del diritto all'assenza di contaminazione. Ed alla eventuale prossima contaminazione il ricorrente potrebbe denunciare di nuovo il viticoltore chimico.

Giuseppe Altieri - Agroecologo

martedì 25 novembre 2014

Panettone, pandoro, panforte, panpepato.... è questo il Natale?



Pasquale e Natale si contendono la gloria della ricorrenza più bella e promettente dell’anno. Vince Natale che desta tenerezza, rappresentato da un bambino nato in una mangiatoia in assoluta povertà, riscaldata dal bue e dall’asinello, un gallo, qualche gallina e tre pecorelle. L’unico regalo concesso dalla Natura "la Mamma" che addolcisce tutte le pene.

Il Bambinello Natalino cresce sano ed intelligente, con l’idea sin da giovanissimo di cambiare il mondo, discute con Re e Regine, Dottori e Politici mostrandosi all’altezza dei suoi saggi insegnamenti, ma il mondo del male lo ferma e lo perseguita sino alla condanna alla crocefissione.

Nulla da fare, l’immortalità del male incarnato nel Potere non accetta cambiamenti, proseguendo il suo cammino con crimini e guerre, facendo di quella croce il simbolo del Potere che cresce e si moltiplica nella speculazione e nell’ingiustizia.

Non per nulla i Musulmani sostengono "sin quando ci sbatteranno in faccia la Croce, non ci sarà Giustizia nel mondo".

Molti festeggiano il Natale in ricordo di quel bambinello come segno di amore, della famiglia e dell’abbondanza, ma non per tutti, in Italia sei milioni di furbetti consumano l’80% delle risorse del Paese, e nel mondo un terzo dell’umanità non vive con dignità, senza mangiare, senz’acqua, senza cure mediche, senza cultura, sopraffatti da un Occidente che festeggia giornalmente i successi del potere con speculazioni, dove con la crisi i ricchi sono aumentati attraverso ruberie e ingiustizie impunite, camminando indisturbati sulle teste dei più deboli, un mondo senza pietà e senza giustizia, dove quel bambinello cresciuto insegnando amore, giustizia e saggezza è stato impiccato e poi gettato nel nulla, lasciando in eredità la Croce come ricordo divenuto l’emblema immortale dell’ingiustizia.

Per scoraggiare le lamentele di tutti coloro afflitti dall’ingiustizia, viene mostrata la Croce simbolo del male, "Vedete? Attenti perché così finirete!" in ricordo di quel bambino che voleva cambiare il mondo.

Nel corso dei tempi la ricorrenza di Natalino tendeva a perdere fiducia e rispetto per le tante mascalzonate del potere, sia Laico sia Spirituale senza cambiamenti, anzi, a protezione dell’ingiustizia introdussero oltre alla croce anche i roghi, le teste mozzate, i sacrifici, i grandi castighi e i tanti crimini dell’Inquisizione, la Massoneria, l’Uomo Nero, i Riti Satanici, gli Assatanati, le Crociate, ma di Giustizia non se ne parla. Apparentemente la Giustizia non è per questo mondo. Sembrerebbe che il Sommo Creatore sin dalle origini abbia detto all’uomo in un linguaggio incomprensibile in modo che soltanto i Teologi potessero capire (andate e fate quello che vi pare).

Per non fare morire la ricorrenza del Natale, ha pensato bene un certo Tony al servizio del Duca Lodovico il Moro, circa l’anno di grazia 1480 con una ricetta che divenne il simbolo di sua Maestà il Panetton de Milan, continuando per rimando sino ai nostri giorni una tradizione millenaria seguita da vari pasticceri di fama Nazionale: il Sig. Unica di Torino, il Sig. Ferrero di Alba e Perugia, il Sig. Galbusera di Sondrio, il Sig. Alemagna e Bauli di Milano e Verona, il Sig. Motta di Milano, le Sorelle Quattro Marie, I Fratelli Balocco, la Colussi SPA con i Sapori di Siena, e tantissimi altri nomi di pasticcioni divenuti importanti e famosi, prendendo gli Italiani ed il mondo intero per il palato, con Dolci e Biscotti, Torroni e Gelati, Torte e Nutella, Caramelle e Lecca Lecca, Marmellate e Cioccolatini, che diedero vita alla festa più bella dell’anno sia per i Credenti come pure per gli Atei.

Oggi il Natale tende a scemare indebolito da altre ricorrenze internazionali: il Columbus Day 13 Ottobre, mentre in Italia si festeggia tutto l’anno a bocca asciutta l’Unità di un Paese disambiguo dove la Politica ha distrutto ogni cosa - Veterans Day 11 Novembre, mentre in Italia si festeggia giornalmente l’assalto dei clandestini i quali attraverso l’Italia mirano alla conquista dell’Europa - Halloween 31 Ottobre che tende a scalzare il Natale, imponendosi come la festa dei giovani - Thanks Giving Day che si celebra l’ultimo giovedì di Novembre con Tacchini, Polli, insalate, dolci e dolcetti, invitando a pranzo o a cena anche sconosciuti allo scopo di socializzare almeno una volta all’anno con i meno fortunati.

Il nostro Paese denominato per amore o per rabbia: per alcuni il Bel Paese e per altri il peggior Paese della Comunità Europea, dove i giovani scappano in cerca di fortuna, e dove si festeggiano con tante preoccupazioni numerose nuove ricorrenze passive:- l’eliminazione del sistema elettorale e l’imposizione del potere totalitario - l’eliminazione della Giustizia - la Mafia nelle Istituzioni - l’eliminazione virtuale del Parlamento sostituito dal voto di fiducia - la pioggia di decreti Statali, Regionali, Provinciali, Comunali, per raccogliere fondi e ingrassare sempre di più il Potere – la chiusura di migliaia di Industrie e attività – la festa della disoccupazione preoccupante - senza dimenticare la grande ricorrenza col botto dei tanti Scandali Istituzionali tutti impuniti - e non per ultimo la grande festa Nazionale della Corruzione divenuta per antonomasia il simbolo dello Stivale.

Di Giustizia non se ne parla, per il cielo deve essere una brutta parola, anzi una parolaccia peggiore dei figli di ‘ntrocchia ai quali non piace la Giustizia, unitamente ad ogni forma di possibile attuazione, essi si creano le Leggi ad Personam e non tentano nemmeno di formare la coscienza umana in coloro che sono chiamati a Giudicare e a Governare le masse disinformate spinte a Destra e a Sinistra secondo gli interessi del momento, avviando il Paese verso il fosso profondo per rimanerci, dove i meno informati sperano di convincere e sottomettere il Potere con il semplice uso della lingua, altri con gli scioperi, con le rimostranze nelle piazze o con la preghiera. Poveri illusi.

In verità vi dico che l’immensità del cielo vi accoglierà tutti buoni e cattivi, Giustiziati e Giustizieri, dove continueranno le guerre tradizionali di rivendicazioni a livello planetario e stellare, Venere, Marte e Mercurio, vi prenderanno a sassate in ricordo dei tempi trascorsi in questo Pianeta formato in prevalenza da Orchi, Sciacalli, Avvoltoi, Criminali ed Egoisti che hanno lasciato profonde ferite Sociali incurabili, dove il sole sorge ogni giorno marcando un giorno nuovo e diverso, ma non per i disinformati che continueranno a spostarsi a Destra o a Sinistra in cerca di giustizia, fratellanza e vane speranze di ripresa raccontate dai grandi parolai.

Non so se siamo ancora in tempo, ma occorre quanto prima l’Istituzione di un Tribunale parallelo a quello dello Stato, per riportare la serenità Nazionale perduta dagli imprenditori, dai lavoratori,  dalle famiglie e dai Fedeli ad una ideologia astratta per battere cassa.


Anthony Ceresa

lunedì 24 novembre 2014

Pensieri positivi per continuare.... a fare ciò che va fatto!



Fare ciò che va fatto, indipendentemente dai risultati... perché non c'è garanzia che qualsiasi risultato, successo o vittoria arrivi .... o duri per sempre ... ma se lo "scopo" non è raggiunto e se il "per sempre" non è garantito e si smette di "fare" per questo ...allora ecco lo smarrirsi nella ricerca di un senso, l'ignavia, la rassegnazione, la depressione, il percepire la vita come un peso, la fuga dalla vita così com'è ...
 ... riflettevo sulle questioni politiche e sociali attuali: le battaglie per l'articolo 18, il problema del lavoro e degli innumerevoli ostacoli burocratici, sulla giustizia, la sanità e infine sulla questione Eternit .... (ho lavorato x anni al registro regionale mesoteliomi) e vedo quanti stanno "gettando la spugna" ... presi dallo sconforto di veder vanificati i loro sforzi ...

può essere anche esteso ad altro. Nello specifico ..... quanti milioni di anni per la evoluzione della nostra specie... se ne vanno in fumo, giorno dopo giorno.

con "tutto" si intendono le varie aree esistenziali...  il focus è sul "ciò che va fatto" ... (e per ognuno è qualcosa di diverso)  e qui entra in gioco il fattore "discernimento" tra il fare perchè va fatto e il senso del dovere ...

E' un sogno il credersi separati dalla vita e il credere che siamo qui a fare solo gli spettatori... siamo qui anche a viverla, a sperimentare, siamo la vita che sperimenta se stessa e non solo la testimonianza del vivere ... siamo entrambe le cose che sono Una.

Sara Stella

domenica 23 novembre 2014

Europa / Africa - Il bacio di Giuda....


Nel semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea (UE) e con Federica Mogherini, Alta Rappresentante per la politica estera e di sicurezza, nonché vicepresidente della UE, l’Europa ha dato il ‘bacio della morte’-così scrive Le Monde Diplomatique- all’Africa, forzandola a firmare gli Accordi di Partenariato Economico (EPA). “O firmate gli EPA- ha detto la Commissione Europea ai paesi ACP(Africa, Caraibi, Pacifico) o sarete sottoposti a un nuovo regime di tassazione delle vostre esportazioni .” E lo ha fatto , come promesso, entro il 1 ottobre 2014. E’ gravissimo che l’Europa l’abbia fatto in un momento così difficile per il continente nero, soprattutto con i paesi dell’Africa occidentale minacciati dalla tragedia di Ebola, con la zona saheliana dal Mali al Sudan in subbuglio, con il Corno d’Africa in guerra e con il Sud Sudan e il Centrafrica in guerra civile.
E’ incredibile che in questo clima, la UE abbia forzato l’Africa sub-sahariana ad arrendersi. Il primo gruppo a capitolare è stata l’Africa Occidentale,quella che più si era opposta agli EPA. Il 10 luglio, i sedici paesi della Africa occidentale, che rappresentano il 38% del commercio globale UE-ACP, per un totale di 38 miliardi di euro, hanno firmato.
Il 15 luglio si sono chiusi i negoziati con sei paesi (Botswana,Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica e Swaziland) dell’Africa Australe.Il 21 settembre hanno capitolato i cinque paesi dell’Africa Orientale (Burundi, Kenya, Rwanda, Tanzania, Uganda). Non hanno ancora firmato i paesi del Corno d’Africa, il Sud Sudan e il Centrafrica, sconvolte da conflitti e guerre.Gli altri paesi dei Caraibi e del Pacifico avevano già capitolato prima.

“Sotto la spada di Damocle del 1 ottobre-scrive S.Squarcina su Nigrizia – si può affermare che il grosso degli EPA sono stati siglati con praticamente l’insieme degli ACP.”

Per capire quello che è avvenuto, dobbiamo ricordare che le relazioni commerciali tra UE e paesi ACP erano regolati dalla Convenzione di Lomè(1975-2000) e poi di Cotonou (2000-2020), con la clausola che i prodotti ACP- prevalentemente materie prime- potessero essere esportati nei mercati europei senza essere tassati. Questo però non valeva per i prodotti europei esportati nei paesi ACP, che dovevano invece sottostare a un regime fiscale di tipo protezionistico. Ora la UE chiede ai paesi ACP di eliminare le barriere protezionistiche in nome del libero scambio, che sono frutto delle spinte neoliberiste di Bruxelles. Con gli EPA infatti le nazioni africane saranno costrette a togliere sia i dazi che le tariffe oltre ad aprire i loro mercati alla concorrenza. La conseguenza sarà drammatica per i paesi ACP: l’agricoltura europea(sorretta da 50 miliardi di euro all’anno) potrà svendere i propri prodotti sui mercati nei paesi impoveriti. I contadini africani, infatti,, (l’Africa è un continente al 70% agricolo) non potranno competere con i prezzi degli agricoltori europei che potranno svendere i loro prodotti sussidiati. E l’Africa sarà ancora più strangolata ed affamata in un momento in cui l’Africa pagherà pesantemente per i cambiamenti climatici.

L’Europa ha vinto, gli impoveriti hanno perso. Ma non possiamo arrenderci, né demordere perché ci vorrà tempo per la ratifica e l’entrata in vigore degli EPA. Ci vorranno molti anni prima che i singoli EPA entrino in vigore. Infatti i singoli EPA dovranno essere ratificati da tutti i parlamenti UE e ACP interessati dai singoli accordi di partenariato. Bruxelles farà di tutto per chiudere il processo di ratifica entro il 2020, quando si dovrà procedere al rinnovo della Convenzione di Cotonou. A questo bisogna aggiungere che gli ACP faranno di tutto per rallentare la ratifica degli EPA. “La Commissione ha lasciato intendere-scrive J. Berthelot su Le Monde Diplomatique – che potrebbe rinviare la data limite per la ratifica al 1 ottobre 2016. La battaglia non è finita.”

Per questo chiediamo a tutti coloro che si sono impegnati in questa campagna contro gli EPA e a tutti coloro che vorranno aggregarsi a non demordere, ma di continuare a premere sui nostri parlamentari, sulla Commissione Europea, in primis sull’Alta Rappresentante per la politica estera della UE , Federica Mogherini, perché si rendano conto della profonda ingiustizia perpretata, tramite questi Accordi contro i popoli più impoveriti del Pianeta.

Siamo infatti persuasi che questi Accordi siano profondamente ingiusti perché in un’Africa già così debilitata, questi Accordi costituirebbero un colpo mortale per l’agricoltura africana, in particolare per l’industria della trasformazione e della lavorazione dei prodotti agricoli, che può e deve arrivare a sfamare la propria gente. Inoltre l’eliminazione dei dazi doganali nei paesi ACP , che costituiscono una bella fetta del bilancio statale , metterebbero in crisi gli stati ACP.

Non è concepibile che una potenza economica come la UE non abbia una seria politica estera verso i paesi più impoveriti, soprattutto verso il continente a noi più vicino, l’Africa, oggi il continente più schiacciato.
Ci appelliamo a tutti quei gruppi, associazioni, reti, istituti missionari che hanno già lavorato contro gli EPA a riprendere a martellare i nostri deputati a Bruxelles.

Non possiamo non ascoltare l’immenso grido dei poveri. E’ in ballo la vita di milioni di persone,ma è anche in ballo il futuro stesso della UE.

Alex Zanotelli
Napoli, 21 novembre 2014

venerdì 21 novembre 2014

Gita bioregionale e visita al paesello di Montecorone (e dintorni)



Ieri, 21 novembre 2014,   la mia compagna doveva fare un sopralluogo ad un laghetto di pesca sportiva che si trova nei paraggi di Montecorone, così ho deciso di accompagnarla per approfittarne e visitare il borghetto. Salire sulle colline modenesi è sempre un viaggio interessante, che mostra la differenza di stile di vita fra la pianura cementata e industrializzata ed i piccoli paesi che ancora mostrano una parvenza di vita bucolica e pastorale. Parecchie le vecchie abitazioni abbandonate e parecchie anche le nuove costruite a schiera od in gruppi di casette in stile finto alpino. Ma almeno l'aria è pulita e resistono ancora negozietti, coltivatori diretti e piccoli allevatori. 


Arrivati al minuscolo stagno della pesca sportiva la prima impressione non è stata buona, lo specchio d'acqua era tutto recintato e attorno si vedevano sei o sette pescatori anziani con un ragazzino. Lei scendendo dalla macchina mi ha avvertito di non parlare e di lasciar fare tutto a lei che doveva semplicemente controllare quale tipo di mangime venisse usato per le trote d'allevamento. Tirata fuori la sua cartella con le scartoffie del mestiere ci siamo avvicinati a un piccolo chalet di legno, deserto, allora siamo andati verso il laghetto ed un signore si è staccato dal gruppo e si è avvicinato a noi. Avendo compreso il motivo della visita si è poi girato verso i pescatori gridando "non sono i testimoni di Geova...", e ci ha spiegato che avendo notato che avevamo in mano delle cartelle avevano sospettato che fossimo lì per convincerli di qualche religione. Subito è stato da lui chiarito che le trote che venivano immesse nel laghetto giungevano un paio di volte alla settimana da un allevamento e quindi i pesci non dovevano essere nutriti, anzi venivano messi per alcuni giorni in vasche adiacenti a "spurgarsi" e poi immesse nello stagno per la pesca sportiva. Allora siamo saliti fino all'annesso ristorante per scrivere le carte di servizio. 


Il locale rustico era ben riscaldato da una stufa a legna accesa ed il profumino che veniva dalla cucina era invitante. "Profumo di funghi"  ha spiegato la moglie del pescatore.... La mattinata però non era per noi terminata. Ripresi i tornanti in salita siamo arrivati fino al borgo di Montecorone. E qui abbiamo goduto di una bella vista sulle colline circostanti del parco regionale dei Sassi di Roccamalatina. In cima al paesello c'era una chiesetta linda, chiusa, tutt'attorno aiuole fiorite con rose bianche rosse e gialle. Le piante erano state da poco potate e per terra ancora c'erano parecchi rametti con i fiori attaccati, così ne abbiamo approfittato per raccoglierne alcuni: rose bianche profumate. Il sole scaldava la piazzetta. Abbiamo poi scrutato con un cannocchiale pubblico, di quelli montati su un paletto, i famosi sassi. Ben visibile il masso di Sant'Andrea ed un altro sasso che sembrava la testa di un uccello col becco proteso. 


Gironzolando abbiamo scorto solo due vecchietti e qualche gallina. Una casetta aveva gli infissi socchiusi e sulla porta c'erano le chiavi attaccate alla serratura. La mia compagna mi ha chiesto: "Verresti a viverci qui? E poi scriveresti tutte quelle notizie catastrofiste sul Giornaletto?" Ed io ho risposto che se fossi stato lì a vivere avrei cambiato genere ed avrei scritto solo poesie sulla bellezza del luogo. Al ritorno ci siamo fermati a Rocca Malatina per acquistare qualche nido di pasta all'uovo ed un pacchetto di biscotti caserecci, poi pian piano siamo scesi verso il fumoso e confuso mondo della vecchia/nuova Emilia, quella che oggi tutti conosciamo. 

I sogni durano sempre poco!

Paolo D'Arpini

giovedì 20 novembre 2014

Campagna per l'energia solare



Una grande campagna nazionale per l’energia solare

Deve partire al più presto una grande campagna nazionale per l’energia solare,che liberi il paese dall’attuale servitù del petrolio, del gas, del carbonecon tutti gli enormi costi che comportano; e tutto l’inquinamentoRestando solo una dipendenza marginale, in parte temporanea.

Che si dotino di pannelli solari
tutti gli stabilimenti, magazzini, capannoni industriali e commerciali;
tutti gli edifici pubblici;
tutti i grandi immobili abitativi, come in genere le abitazioni;

salvando certo il più possibile la parte estetica;

con prestiti agevolati, ragionevolmente distesi nel tempo, sostenuti dallo Stato, e facilmente redimibili col risparmio delle spese per l’energia elettrica.

Tutta questa produzione passerà in parte nella rete dell’energia elettrica nazionale, disponibile per gli altri usi.

Restando inteso che dovrà essere convertito all’energia elettrica anche il riscaldamento e ogni altro uso domestico.
Mentre il trasporto su gomma dovrà attendere un motore elettrico adeguato, che però il Governo dovrebbe sollecitare ed aiutare, ad esempio con la Fiat o FCA.

Inizieranno così a scomparire le centrali elettrichespecie quelle a carbone, molto inquinanti; le ricerche e perforazioni, con i loro enormi costi, specie in mare. Inizierà a ridursi fortemente l’inquinamento dell’aria, così come il surriscaldamento,
con le previste catastrofi, forse ormai inevitabili.

Il Governo sia cosciente della sua enorme responsabilità in questo campo.Dovrà sollecitare in tal senso anche le Regioni e i Comuni, specie quelli di città e metropoli.

                                                                 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università del Salento-Lecce
Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

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Articolo in sintonia:

mercoledì 19 novembre 2014

Storie da sud.. e "strade bianche" di Ferdinando Renzetti


Storie da sud

parlano di mari onde isole
cicale colori sole
farfalle felici
svolazzano sui fiori
di strade bianche
giardino isolato
metafora poetica
rifugio possibile

strade bianche

un grande segno nel paesaggio
memoria possibile e visiva
per far vivere il territorio
difenderlo e valorizzarlo
occorre amarlo
tracce ed altri segni
lo spazio vuoto
e il territorio agricolo
in rapporto all edificato
cespazio
a saperlo guardare
si scopre
la grande presenza
del paesaggio
filo conduttore
di una terra
presenza costante
da amare  e difendere
la pianificazione fallisce
se non cerapporto
tra comunita paesaggio
e pianificazione.

nel cestello della vetrina
limoni e banane
con tanta fragola
recita la piccola scritta
al neon

la strada polverosa
in fondo
la sabbia bianca
il mare
montagne di bottiglie di plastica
cartacce e cicche di sigaretta

insalate e misticanze


ripetere   fuoco   otto   verbo   poesia

               in   fi   ni   to

         dolce  lento  profondo


mi giro e mi rigiro nel letto
sognando ad occhi aperti
che la felicita eproprio qui
ad un passo nella nuova terra

che la luce illumini il tuo pensiero

il profumo del muschio selvatico
lo sento nel bosco

gatta selvatica
di marca aspra e forte

pascolano  le carpette
brucano lerbetta bagnata

egia una certezza
gli specchi scivolano
io mi dissolvo

ora piove
la rocca ebianca

spunta il sole
tra nebbie mattutine
e nubi passeggere

come pesci che dormono
nel letto del fiume
come ruota di scorta
che in curva non gira

questa informazione mi mancava
ma il piacere non ha confini

il luogo dove sentire
canto magico degli alberi
si fondono segreti della natura
e misteri dell uomo

,(come)
nel monastero zen

io sono quello che sono
sono di più e di meno
di quello che sono
ma saro sempre
quello che sono

buio pesto
isacco delle fiandre
avremo i denti marci
e il viavai dei camion
sotto casa
con lo stesso buio pesto?
adesso chiedo al nord!

io ci sto con la magia
prendo i fichi
e vado via
un due tria

hai una bretella giu e una su
io un coso infeltrito di ioio addosso,
e mi crescono le maniglie ai fianchi
tua conosciuta nel fango

tute blu color sacco  delle drupe
con api si vola operaie della fiat
unna ecotipa di padan giardin
segui stella del sud
asini muli e conducenti
tutti presenti
un saluto da sancio pancio


cipolla di tropea
capperi
origano
olive nere

fagiolini
patate lesse
cipolla rossa
pomodoro
basilico
peperoncino

sedano
carote
piselli
aglio
peperoncino

olive nere
finocchietto
peperoni
pomodori

capperi

Ferdinando Renzetti

martedì 18 novembre 2014

Veleni agricoli consentiti (in deroga) - Fatta la legge trovato l'inganno



L'Italia è uno strano paese, dove, regioni e governi promulgano leggi per la tutela dell'ambiente, poi si concentrano solo sulle deroghe e quando non esistono, le creano ex novo o le riscoprono nei meandri delle leggi. Ecco alcuni degli ultimi esempi:
- prodotti fitosanitari per l'agricoltura gestiti dal Ministero della Salute, con autorizzazioni in deroga art.53 reg.1107/2009/CE, prima si proibiscono ufficialmente, poi vengono riammessi in deroga
- poi è diventato imperativo bruciare gli scarti agricoli, richiesto a gran voce dalla maggioranza della popolazione (sic!), ma proibito nel DLgs. 152/2006 (anche se poco rispettato).
Ha cominciato la Regione Veneto con la legge regionale 2 aprile 2014, n. 11 (BUR n. 36/2014), ma non era sufficiente ed allora è intervenuto il Governo centrale, che ne ha fatto una questione nazionale con la LEGGE 11 agosto 2014, n.116, dove in mezzo a centinaia di altri provvedimenti, finalmente abbiamo anche il benestare statale per produrre diossine e polveri sottili.
(anche le malattie conseguenti, ma questo non è scritto nella deroga)

Il resto delle leggi ambientali, non fa breccia nella mente dei nostri governanti, piuttosto che applicarle, trovano motivati, per loro, argomenti per appellarsi a ritardi o attese pluriennali di altre fantomatiche disposizioni regionali e nazionali, come sta accadendo per il DLgs. 150/2012 e relativo PAN. Nel frattempo la tutela della salute e dell'ambiente aspettano!

Dobbiamo infine ricordare che, a tutte le nostre autorità politiche ed amministrative, è praticamente sconosciuto il "Principio di Precauzione" confermato dalla sentenza del Consiglio di Stato n.01281/2013 e quindi legge italiana a tutti gli effetti, ma sembra irrilevante per Sindaci, Regione Veneto e Ministeri.

​Per una pubblica discussione, sono disponibili ulteriori dettagli​


​WWF VILLORBA - gruppo AltaMarca​
Gilberto Carlotto

domenica 16 novembre 2014

Basilicata coast to coast - Zenone e Parmenide, frammenti di un discorso dissociato




tempo fa sulla onda del film
basilicata coast to coast
sono tornato sulla sommità del monte
dove si erge la grande statua bianca
del cristo redentore di maratea.
vegetazione mediterranea forte e rigogliosa,
potente energia cosmica
assorbita e riflessa
da mare tirreno
influenze saracene e spagnole per la valle
contrasta energia che scende da monti lucani.
ceramiche antiche statuette votive,
peperoncino propiziatorio di fortuna
fecondità e ricchezza mentale
tradizioni del sud.
asso di coppe trovato per strada.
essere meridionale
leggerezza legata al divertimento
e al viaggio mentale.
fiore  gemme onde sonore
ragnatela  sul vesuvio
fiume di pietra.
tu miett o sem poi ddi ci penz
cultura immateriale festa contadina

dopo policastro da corrado ecofilosofo
sulle dune di palinuro,
pizza forno dipaese.
caffè a pisciotta
costa cilentana.
dopo trent anni tornato
ad elea velia
scuola eleatica
citta dei filosofi
parmenide e zenone
mi hanno regalato profumati semi
di finocchietto selvatico
purezza danimo
leggerezza di spirito.
area archeologica
un tempo
luogo desolato e selvatico
erba alta
cocci di vetro
pezzi di ferro arrugginiti
ora
luogo frequentato
restauri e percorsi didattici.
bar e souvenir
parmenide sostenne primo fra tutti
rotondità della terra
per il rigore del suo ragio namento v
considerato fondatore della logica
zenone primo
ad aver ammesso
divisione all infinito
dello spazio,
base del calcolo infinitesimale.
passeggiare perpietre filosofiche
emozione unica.

si può viaggiare
percorrendo mille passi
ma anche solo uno.
seguendo zenone
non arriveremmo mai
il viaggio e' assicurato
con la logica di parmenide


ferdinando renzetti