giovedì 21 giugno 2012

Genuino Clandestino: "No alla vendita dei terreni pubblici..."



La campagna Genuino Clandestino ha lanciato una mobilitazione nazionale contro l'alienazione dei terreni agricoli del demanio pubblico, prevista dall'articolo 66 della Legge di stabilità del 2012. La giornata di mobilitazione del 28 giugno prevede la consegna al presidente del Consiglio Mario Monti delle migliaia di cartoline sottoscritte da aprile a metà giugno per opporsi al tentativo di svendita delle terre pubbliche da parte del governo.

In questa occasione in varie città italiane si terranno iniziative davanti alla prefetture, mentre a Roma alcune attività saranno promosse dall'associazione terra Terra.

La vendita delle terre pubbliche si innesta in un disegno più ampio di privatizzazione dei beni comuni, che ha già colpito il settore dei trasporti, gli acquedotti, gli immobili e la rete viaria. I presunti benefici derivanti dalla consegna al mercato di servizi e beni di tale importanza, enfatizzati dalla necessità di ridurre l'ingente debito pubblico italiano, sono in realtà solo uno specchietto per le allodole. Continuando su questa linea si fa solo il gioco degli speculatori e, in particolare dando via le terre agricole, si privano le comunità della prerogativa di decidere come gestire in maniera responsabile ed efficace ampie fette del territorio del nostro Paese.

"Le terre demaniali sono e devono restare patrimonio delle comunità locali, per questa ragione chiediamo alla società civile di mobilitarsi affinché il governo cambi rotta. I beni comuni sono sempre più sotto attacco, ma come ha dimostrato la vittoria del referendum sull'acqua del giugno dello scorso anno i cittadini italiani sono contrari alla loro privatizzazione e rivendicano un modello di gestione differente e completamente staccato dalle logiche di mercato".


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