domenica 14 aprile 2024

"circ(u)lus" marsicano - Narrato da Ferdinando Renzetti

 


Da tanti anni giro per l’Italia meridionale in cerca di storie di  luoghi particolari,  racconti e leggende, dimenticando spesso la mia regione d’origine, l’Abruzzo, che assieme al Molise conserva la memoria delle antiche genti italiche. 

Da un po di tempo sono ritornato a percorrere rotte gia note con rinnovato interesse guardando la mia regione con nuovi occhi. Girando qua e la ho scoperto il paese di Cerchio nella Marsica dove non ero mai stato e incuriosito dal nome ho voluto saperne di piu e mi sono fermato a visitarlo. 

Ho trovato un cerchio in pietra di un centinaio di metri di diametro sul quale nel corso del tempo sono state costruite numerose abitazioni anche se la forma del cerchio è rimasta evidente ancor di piu da una foto aerea. su Wikipedia ho letto il toponimo Cerchio deriverebbe dal termine latino "circ(u)lus" riferito probabilmente alla forma dell'originario recinto fortificato. Anche la posizione geografica e la forma del vecchio nucleo urbano farebbero propendere per questa ipotesi etimologica. interessato ancora di piu ho scoperto che nell'ultima domenica di giugno si celebra annualmente la festa patronale in onore dei santi giovanni e paolo, patroni del paese e anche il giorno prima santa Lucia, santa della luce, san Giovanni il santo del solstizio, quindi al di la di tutte le concezioni sicuramente nell’antichita il cerchio in pietra era un osservatorio astronomico come tanti altri sparsi per l’Italia. 

sul cerchio si potevano segnare il sorgere e il tramontare del sole agli equinozi e solstizi senza dimenticare che agli equinozi il sole sorge pereffetamente ad est e tramonta perfettamente ad ovest. le fasi della luna con le tredici albe e tramontiil sorgere di sirio di venere o altri astri seguiti nell antichità. in genere al centro del cerchio c’era uno gnomone piu o meno alto, di pietra o anche in legno, anche se in questo sito non è provato, che serviva a studiare l’ombra del sole durante l’anno per disegnare l’analemma: se si segnano i punti del sole alla stessa ora nel periodo di un anno si ottiene il simbolo dell’infinito. lo studio veniva praticato tutta la vita da astronomi predisposti e il lavoro veniva continuato e i risultati trasmessi di generazione in generazione. in questo modo riuscivano persino a seguire la precessione degli equinozi movimento molto lento dell’asse della terra che si sposta di un grado ogni settanta anni circa. e quindi immagino tante piccole pietre di colori diversi poggiate sul muro circolare di pietra ad indicare i moti cosmici. 

Mi sono ripromesso di tornare nei giorni solstiziali la notte di san giovanni sia per vedere quel che succede in cielo e come corrisponde il cerchio ai movimenti del sole in quei giorni sia per assistere alle feste cristiane che hanno sostituito le antiche osservazioni astronomiche che poi non ho mai capito perche tali studi scientifici davano cosi fastidio ai dotti della chiesa trattati come fossero pratiche magiche, anche se vero che a quei tempi non era facile scindere l’astronomia dalla magia. comunque gli studi sul sole e sulla precessione degli equinozi erano ben conosciuti dai padri della chiesa e non per niente la nascita di Gesù è stata fatta coincidere con l’ingresso nella costellazione dei pesci, infatti Gesù si rappresenta pure col simbolo grafico del pesce. siamo ancora nella costellazione dei pesci e la terra ne uscirà fra circa cento cinquanta anni anche seil passaggio sara graduale verso la famosa era dell’acquario che come previsto ci porterà un lungo periodo di pace e armonia e non ci saranno piu religioni e sara tutto basato appunto sulla forza rituale del cerchio come assemblea di uomini e donne che prendono decisioni comuni per il loro bene e il bene dell’umanità: cultura o civilta gilanica il maschile e il femminile. 

Mi sono un po perso anche se potrei continuare a parlarne, tornando al cerchio inteso come paese il sito del comune riporta queste notizie:

 
La frequentazione del territorio compreso nell’attuale comune risale al III millennio a. C., al periodo eneolitico e all’oscuro di queste acquisizioni, per secoli gli storici locali hanno ricercato le origini del paese nella leggenda secondo la quale la fondazione di Cerchio fu voluta da Circe, sorella di Angizia, maga dai straordinari poteri magici e divinatori, incantatrice dei serpenti e degli animali selvatici. Secondo molti storici ed autori latini i Marsi avrebbero da essa ereditato alcune prodigiose caratteristiche, una su tutte la resistenza al veleno dei rettili. La leggenda è stata ripresa anche nel ‘900 e ricorda come i Marsi avrebbero edificato a Cerchio un santuario per la maga, un antro nel quale le sue sacerdotesse davano responsi oracolari. Il presunto antro (del quale oggi è appena visibile l’entrata) sarebbe custode di tesori, protetti da numerosi “mazzaburrej”. Secondo altre versioni, il paese sarebbe sorto nel luogo in cui dimorò l’imperatore Claudio (41-54 d. C.) e dove fece costruire un “Circo” per assistere alla grandiosa naumachia nelle acque del Fucino, al termine dei lavori di costruzione dell’emissario . quindi Cerchio dal Circo che ivi avevano costruito i Romani per divertire con i giochi Circensi la moltitudine accorsa nella Marsica per lo scavo dell’Emissario di Claudio, e per la continuazione della strada Valeria: senza dubbio il prosciugamento del lago del Fucino portato a termine dopo 11 anni di duro lavoro da 30.000 schiavi e la grande naumachia allestita per l’inaugurazione di tale colossale evento è rimasto scolpito indelebilmente nella storia della Marsica. tutte storie interessanti che gettano nuova luce sui luoghi della nostra bella regione antica...

Inviato da Ferdinando Renzetti



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