martedì 10 gennaio 2023

Nella bottega delle risposte inutili...

 

Nella bottega delle risposte inutili si regalano princìpi.

Inizi.
Il commesso e proprietario è un uomo sulla cinquantina; come me.
Ha la barba bianca ed i capelli sbagliati; sempre come me. Occhiali che non indossa quasi mai, poiché intento a lavorare ad oggetti non in vendita.
Nella bottega delle risposte inutili, si vivono racconti.
Si trovano soluzioni a problemi ancora non evidenti; mezzi e motivi per amare il mondo.
-A cosa servono i sogni?-
-A cosa serve l’arte?-
-I sogni servono a capire… …ma se raccontati, forniscono mattoni che divengono costruzioni. Ciò a cui servono è relativo a ciò che si è edificato. Da noi a noi. Da noi al mondo.
Se un sogno viene recitato ad alta voce, mentre magari si passeggia per un viottolo in campagna, serve all’usignolo per sapere come non cantare. Ad una quercia, in autunno, l'aiuta a far cadere le ghiande e a seminare nuove opportunità.
Ad un falco è utile per stanare un topo…
…ma se usato come un attrezzo per scolpire, crea qualcosa che è una possibilità...
…i sogni sono sogni poiché un giorno ci si sveglia; in altro luogo.-
Gli uomini che stanno chiacchierando, amabilmente, sono rispettati da tutto il paese.
La bottega del primo è considerata da tutti come un luogo di fondamentale importanza per l’armonizzazione dell'energia del paese.
Il secondo, il professore, è un severo insegnante ormai in pensione, che ha la passione del “vestire alla maniera”. Nessuno sa che cosa voglia dire. Un giorno ad una donna, Franca, disse distrattamente d’essere vestito "alla maniera di..”.
La donna, che da giovane aveva visto la sua galanteria sfiorarla in un modo inequivocabile, non aveva compreso il resto della frase, per l’emozione di quel ricordo.
Per il paese il professore divenne "La Maniera”, il Modo.
S’attribuiscono a lui maniere gentili ed educate, seppur severe. Il fatto che aiuti chiunque e sia disponibile per la risoluzioni dei complicati intrichi burocratici che ammorbano gli umani semplici, ma che dilettano chi dell’orologio amministra la carica, lo rendono agli occhi del paese qualcuno di cui parlare bene. "Alla maniera di…” è divenuto un modo per educare i figli.
-Comportati come…
...alla maniera di…
…Lo hai mai visto Lui… fare una cosa così del genere.?!.
Immagina che vergogna se …lui ti vedesse.!!.-
E’ Lui che ha le maniere. Le chiavi per fare la giusta cosa che porta i giusti frutti. E’ lui che assieme all’artigiano offre risposte inutili per i pochi pazienti ma fondamentali per tutti gli altri, gli impazienti.
Nella loro bottega troverai sempre ciò che non sai d'essere per te fondamentale.
Tutte quelle cose inutili che, per la sola semplice esistenza, curano un malanno ancor prima che s’abbia la percezione di averlo.
Per questo la bottega è stata sgravata dal pagar le tasse. Un luogo franco.
Lì, non si paga luce e ne gas per il riscaldamento.
L’acqua scorre veloce da una fontana che è dentro la bottega. File di uomini a pulirsi e scarpe sull’uscio per bere, ed entrando, sorbire anche un oracolo; risposte inutili così fondamentali.
Buio è l’ingresso. Un lungo corridoio scolpito nella roccia... odor di legna e nonostante siano passati decenni, ancora aroma di cantina e vino come un tempo quando lì si faceva lo spirito in altro modo.
E’ chiaro a tutti nel paese, che occorrerebbe in ogni luogo un posto che armonizzi il caos ed il disordine del mondo.
Ma tacciono quegli uomini e se lo tengono stretto. Come un segreto che a svelarlo farebbe accorrere frotte di lebbrosi, malati irrispettosi e laceri, per drammi mai compresi.
Mi capita spesso negli altri paesi di ascoltare incredibili pettegolezzi, discorsi di una crudeltà infinità e non posso che provare pena!
Vedo me stesso, triste ed arrabbiato che, adolescente, disprezza un mondo che non capisce fino in fondo e che subisce.
Un mondo pervaso di una violenza senza pari; un mondo così forte da intimidire e da far perdere la fede.
Non hanno una bottega dove lo spirito possa scorrazzare.
Un luogo santo dove ognuno si possa ristorare.
Un tempo la bellezza aveva mille luoghi per nascondersi.
Mentre passavo a salutarli ieri…il professore m’ha congedato dicendo:
-E’ la mancanza ...che induce gli uomini di valore ad ingegnarsi.. E’ la fame e la sete… che fa portare a compimento. Con calma… in ogni luogo…

Andrea Santini



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