giovedì 10 marzo 2022

"Somministrazione" o Informazione...?


Il cavallone della somministrazione Rai  azzoppato

La Rai (e i giornali regolamentari) hanno ricondotto in patria i loro corrispondenti da Mosca. Rinunciando a svolgere anche il lavoro non soggetto alla censura russa. Non è la prima volta che la Rai ritira i giornalisti dal fronte delle notizie. Nei giorni di Pasqua del 2002 corrispondenti RAI da Gerusalemme si trovavano all'interno della Basilica della Natività mentre l'esercito di Israele sparava sulla Basilica. Vennero fatti uscire, con sospensione del cessate il fuoco, e tornarono nelle loro sedi. Da dove trasmisero notizie raccolte da altri.

Cito solo due nomi di grandi fotoreporter che sono entrati nella storia della informazione non solo fotografica: Robert Capa, ungherese, ucciso nel 1954 da una mina nella prima guerra d'Indocina, e Larry Burrows, inglese, morto nell'elicottero colpito in Laos nel 1971, durante la guerra del Viet Nam.


Lunghissimo l'elenco di ciò che si scritto su questi due grandi giornalisti e dell'insegnamento che la loro vita professionale ha consegnato all'informazione.


Più indietro nel tempo troviamo il giornalista, e poi storico, William Shirer, corrispondente radio della Columbia Broadcasting System a Berlino, il quale come scrisse il Corriere della Sera: "Visse, anche in prima persona, momenti eccezionali come quando alle due dopo mezzanotte fece irruzione negli studi della stazione radio Joseph Göbbels, il Ministro tedesco della Propaganda, che gli strappò dalle mani il testo che si apprestava a leggere e imponendogli di trasmettere solamente il comunicato ufficiale delle autorità. Da quel momento la Ge.sta.po cominciò a controllare i suoi dispacci e pedinarlo. Shirer allora affidò ad amici diplomatici i suoi diari preziosi. Come lui stesso dichiarò al "Corriere della Sera" nel 1988, in quei diari "c'era dentro abbastanza" per farlo "finire dritto sulla forca”.


Questo è giornalismo.  Il resto non conta.


Giorgio Stern




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