Il numero 8, nato casualmente, definisce il numero dei partecipanti (in realtà può variare da 5 a 12) di piccoli gruppi che, inizialmente nei suoi seminari e poi a casa loro, si riuniscono per inviare intenzioni benefiche a un obiettivo determinato all'interno o all'esterno del gruppo, per un tempo di 10 minuti.
L'aspetto che Lynne nel corso degli anni ha trovato sorprendente è che, nella sua esperienza, tutti i partecipanti del gruppo vivono esperienze di trasformazione positiva nel corso del tempo, registrando cambiamenti in diversi settori della loro vita, dalla salute all'economia.
Al di là dei diversi tentativi di spiegazione scientifica che Lynne affronta nel libro, quello che a mio parere risulta più interessante è la possibilità di prendere in mano la propria vita identificando obiettivi primari e mettendo così in moto energie creative personali e collettive (Tiziana)
Essendo venuta a conoscenza di queste pratiche, l'amica Tiziana ha proposto, prima a Maria e poi ad un gruppo di persone entrate in contatto con le due, di provare a praticare questi gruppi ed un nutrito manipolo di persone, prima forse solo curiose, poi sempre più convinte, si è lanciata nell'avventura e sono già diversi mesi che due volte a settimana, in genere, ci ritroviamo fisicamente o anche solo col pensiero, ognuno da casa sua, per inviare un intento, di volta in volta richiesto da uno dei partecipanti o per sè stesso o per qualcuno di conosciuto.
Quando ci troviamo fisicamente per l'intento, facciamo seguire una condivisione in cui ognuno manifesta le sensazioni provate e per i primi tempi, a seguire dell'intento "virtuale", chi voleva mandava le proprie impressioni e a volte anche visualizzaioni alla sottoscritta che reinviava il tutto al gruppo.
Che dire di questa pratica? Senz'altro sta contribuendo a diffondere tra noi la coscienza che possiamo impegnarci per un bene comune, anche se magari è solo l'inizio, e questo ci fa sentire più uniti, più solidali, più partecipi di quello che succede attorno a noi, in una parola ci fa sentire "meglio".
Ed ecco parte del resoconto di uno dei primi "intenti" che inviavamo:
Eccomi a voi, miei cari compagni di viaggio. Intanto ringrazio tutti per esserci, ognuno secondo le proprie possibilità.
Ero molto in attesa di questa serata, come per un appuntamento d'amore.
Mi ero preparata già almeno mezz'ora prima leggendo e rileggendo le istruzioni.
Alle 9 precise, dopo essermi raccolta in mè stessa ho fatto partire la musica. Ho sentito di far parte di un gruppo, un gruppo di persone che amo già, anche quelle appena conosciute.
Prima dell'inizio della musica ho avuto l'immagine di un angelo che veniva a partecipare.
Dopo l'inizio della musica mi sono sentita bene, serena, gioiosa. Le mani erano calde. Un leggero fremito percorreva il mio corpo che sentivo tutto perfettamente. Il dolore al collo c'era, ma non era forte e dopo un po' ho sentito che dovevo toccarmi la parte dolente e infatti il muscolo si è ammorbidito.
Mi sono sentita avvolta dal vostro intento e amore e questo mi ha dato forza.
Caterina
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Aggiungo queste mie impressioni provate nel giorno succesivo: intanto mi sono svegliata e per tutta la giornata ho avuto poco o niente male al collo e niente mal di testa. Un po' di fiacca, quella si. Poi mi sentivo particolarmente amorevole e tollerante nei confronti di quelli (colleghi e utenti) che incontravo strada facendo e ho avuto vari scambi di parole sia di persona che al telefono e scritti, rendendomi conto solo dopo del mio atteggiamento benevolo. Parlando dell'atmosfera che a volte si respira in ufficio, che non è delle migliori, ho detto alle due colleghe in stanza con me che bisognerebbe sempre avere un atteggiamento tollerante anche con le persone che a volte ci risultano antipatiche perchè non possiamo mai sapere cosa stanno vivendo. Nel pomeriggio sono andata dalla mia sartina per un lavoretto. E' una signora del '52, che ormai conosco da tempo, vedova da poco, con qualche problema di salute. Oggi per la prima volta mi ha detto: "Sediamoci un po' in cucina, che facciamo due chiacchiere". Abbiamo parlato per circa un quarto d'ora, mi ha voluto regalare delle uova di campagna, che ho molto apprezzato, poi ci siamo salutate e per la prima volta ci siamo baciate. Le ho promesso che la chiamerò per sapere della sua salute (deve essere operata, ma rimandano per dei problemi di coagulazione del sangue). Mi piace l'idea di poter pensare ad altri e che altri pensino a me. Anche io, poi, penso a me con una cura che non ho mai avuto. Tutto circola.
Caterina
Alcune considerazioni di Maria:
Fin da subito ho intuito essere una pratica potente che porta unione a tutti gli esseri umani.
Con l’inizio di un piccolo gruppo, in breve tempo, ora altri ne fanno parte.
Inviando intenti di benessere, salute e prosperità a una persona, anche chi invia, ne trae beneficio, maggior tranquillità e serenità,
ritrovandosi a fare cose piacevoli e impensabili prima, l’elenco è lungo.
Per due volte, dopo aver formulato l’intento per me, prima ancora di proporlo, con piacevole sorpresa, ci sono stati i cambiamenti da me desiderati.
Oltre a gli intenti a distanza, incontrarsi fisicamente è sempre un momento di gioia per conoscersi meglio, scoprire che siamo tutti diversi, ma con tanti punti in comune.
Questo amorevole impegno, lascia comunque liberi di entrare o uscire dal gruppo in qualsiasi momento, nel rispetto delle scelte di ognuno.
Stiamo facendo esperienza, e dopo tre mesi di pratica, l’osservazione più significativa, è notare il desiderio sincero di contribuire a un cambiamento per creare un mondo migliore, come ha scritto anche Caterina.
Tutto questo, lo chiamo Amore.
Considerazioni di Tiziana:
Quando ho letto il libro sul potere dell'8 sono rimasta colpita e incuriosita dalla presenza di una possibilità semplice, alla portata di tutti, per migliorare tante situazioni. Ce n'è così bisogno, perché non provare? La combinazione del seminario di Lynne in Italia ha consentito un primo approfondimento, e la capacità di accoglienza e l'entusiasmo di Maria e Tiziano hanno fatto il resto, consentendo di creare un gruppo di persone interessate, curiose, motivate. Personalmente ogni volta che ci troviamo insieme per un intento, sia che possiamo vederci sia che l'incontro sia virtuale e ciascuno partecipi da casa propria all'orario stabilito, mi sorprende sempre la meravigliosa sensazione di unione tra persone dedite a favorire il bene di un altro. E' una percezione tangibile, netta e potente del legame di energia che ci unisce, che fa sorgere la considerazione su come sarebbe il mondo se tutti ci dedicassimo alla cura reciproca e a creare benessere anche solo per una frazione di tempo nelle nostre giornate. Ci chiama in causa in prima persona, come ha detto un partecipante del gruppo ci costa solo 10 minuti di tempo e ci regala questo senso di unione e di responsabilità. Sono curiosa di vedere fra qualche mese che cosa questa esperienza ci avrà portato ancora. Qualche beneficio già si vede.
Resoconto a cura di Caterina Regazzi
Il prossimo incontro sul tema, con l'invio di intenti a chi ne farà richiesta, sarà il 7 luglio 2019, alle 15, a Rocca Malatina di Guiglia, a casa di Maria (e Tiziano). Per partecipare tel. allo 059795841.
RispondiEliminaCommento ricevuto via email da Ferdinando Renzetti:
RispondiEliminacchi dalla loro protezione...?
"Buongiorno Caterina catenella delle mie amiche la più bella, raccolgo nel mio giardino elicriso e lavanda per oleoliti e albicocche da mangiare, ho mietuto tutto il grano e un po lho trebbiato a a mano battendo le spighe e con gran sorpresa ho scoperto che i chicchi sono quasi tutti da decorticare penso orzo e farro, ho letto che i romani li bruciacchiavano o tostavano, conosci qualche altro metodo per ovviare e liberare i chicchi dalla pula.
Ho letto il tuo bell'articolo sull'otto e mi ha fatto tornare alla mente un gruppo di amici che si era formato anni fa che avevamo chiamato la compagnia dell otto e avevamo deciso che chiunque avesse bisogno di aiuto ed assistenza soprattutto nei processi di autocostruzione tutto il gruppo sarebbe intervenuto a seconda dei tempi e delle possibilità di ognuno, una specie di mutuo aiuto che si poteva estendere anche ad altri campi ambiti e conoscenze una BUONA pratica chE RIENTRAVA ALLINTERNO DI quel eCONOMIA DEL DONO DI CUI SI PARLAVA TEMPO FA, e cmq poi questa bella pratica si è interrotta proprio perché molti hanno scelto anche legittimamente e ovviamente di seguire un altra economia quella del soldo e dell economia di mercato così per molti è divenuta una vera occupazione anche ben retribuita e così si è interrotta quella buona condivisione che alla fin fine anche difficile da portare avanti proprio per la mancanza di introiti in un mondo come quello in cui viviamo che si basa poco o niente sulla lentezza e sul riconoscimento delle attitudini individuali e di gruppo, funzionava bene anche a livello sociale soprattutto perché allinterno del lavoro ognuno si ritagliava un tempo e uno spazio per condividere con gli altri idee progetti esperienze canti suoni e a volte banche disagi e malesseri, bella esperienza, e grazie del bel ricordo che mi hai portato alla mente, avevamo fatto pure uno stendardo su cui campeggiava un grande otto infinito nero su una stoffa di canapa con due bambù sotto e sopra per appenderlo. A presto..." (Ferdinando Renzetti)
Integrazione del 16 luglio 2019 di Caterina Regazzi:
RispondiElimina"Da qualche settimana, cioè da quando mi è venuta quell'idea di proporre al gruppo dell'8, più che altro per conoscersi meglio, di fare una condivisione sui propri sogni (parlo di sogni ad occhi aperti, quelli che rispecchiano i desideri, non i sogni notturni) ogni tanto mi ritrovo a chiedermi: " Ma è proprio necessario sognare?" Non è che invece se la propria vita si svolge nella assoluta spontaneità e verità si riesce ad essere come veramente si è e quindi le cose che si fanno, i sentimenti che si provano, le sensazioni che si vivono, sono quello che realmente è nella nostra natura e quindi non c'è bisogno di sognare altro? Quando mi era venuta questa idea mi interrogavo su quale potesse essere IL MIO SOGNO e mi venivano in mente cose tipo: "essere me stessa", "amare gli altri e pensare solo al loro bene", "essere amorevole e scambiare amore con tutto e con tutti", "Vivere in armonia con gli altri esseri viventi, umani e non". Certo, avrei anche potuto pensare: "Il mio sogno è che finiscano tutte le guerre, le ingiustizie, e che tutti vivano in salute ed in pace". Ma questo può essere un sogno, o un sogno non deve essere piuttosto un qualcosa che possiamo noi realizzare? Certo un sogno è un sogno, non si può dire cosa si debba sognare e cosa no. Comunque, quelli erano gli "ipotetici sogni" che venivano a me. Ma può un sogno essere " Sogno di essere me stessa"? Fa ridere solo pronunciare queste parole, siilo e basta! Più semplice di così! E non avrai (io) più neanche bisogno di sognare... Oggi ho trovato questa frase di Randy Paush: “Il punto non è come realizzare i tuoi sogni, è piuttosto come portare avanti la tua vita. Se porti avanti la tua vita nel modo giusto, i tuoi sogni si realizzano.” (Caterina Regazzi)"
Buongiorno
RispondiEliminaho conosciuto Lynne McTaggart anni fa leggendo il suo incredibile libro La scienza dell'intenzione e speravo che ci fosse un seguito anche in termini di applicazioni pratiche. Il seguito è molto più di quanto mi sarei aspettata, e non parlo solo del libro Il potere dell'8. Purtroppo non sono riuscita a partecipare al corso in Italia dell'autrice, devo dire che avrei veramente necessità di essere io il soggetto che riceve un'intenzione di aiuto da un "gruppo dell'8", ma non vedo aggiornamenti relativi a questa esperienza.
Ho sempre pensato che se tutti imparassimo a trasmetterci reciprocamente intenzioni di positività e di guarigione, questo mondo cambierebbe diventando poco a poco un pianeta dove un paradiso può finalmente nascere.
Salve, li fate ancora gli incontri del gruppo dell'8?
RispondiEliminaSalve vorrei far parte di un gruppo per essere di aiuto agli altri potete gentilmente dirmi dove mi posso rivolgere grazie infinite
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