alcuni sanno vedere nelle cose più comuni aspetti straordinari, fantastici,
poetici. sono impressioni che proviamo anche noi se ci fermiamo ad osservare le
cose con affetto, senza pensare alla loro utilità pratica, ma solo alle loro
forme ai loro colori...e’ la magia delle cose
un giorno il suo sguardo si poso su uno straordinario oggetto, un pezzo
di ceramica simile a una stella marina, rotta per caso in cinque parti
irregolari. il colore principalmente l’azzurro che gli dava una ricchezza e un
lustro incredibili;una goccia di sole e quando vi ebbero tolto lo strato di sabbia apparve un colore verde, un pezzo di vetro così spesso da sembrare opaco, era solo un pezzo di vetro era quasi una pietra preziosa
i pesci nella palla di vetro nuotano nel gusto di impressioni del loro
corpo sodo come se venissero liberati per un grande spazio. ai lati sulle
branchie come un motivo di decorazione più astratta, strana, dalle finte dei
grandi occhi neri cerchiati doro
l intreccio di radici di fusti e di foglie delle erbe forma una foresta
in miniatura d insetti che masticano foglie vive e succhiano linfa. lunga
galleria scende sotto la superficie del suolo di fango masticato, costruiscono
enormi fortezze di fango ;ogni insetto che vi lavora costruisce i suoi mattoni masticando terra
mescolandovi cemento liquido, barbottina e portano una pallottola di fango nel
giusto punto del muro che sta sorgendo. condotti di aerazione fanno uscire aria
calda, profondi pozzi scendono e attivano le fondamenta del terreno nuovo. qui
gli operai vanno a raccogliere l acqua con cui spruzzano sulle pareti
davanti alla citta bassa c e’ il porto, conchiuso a ovest da una
centrale elettrica e ad est da uno stabilimento chimico o meglio dalle rovine
di quello che fu uno stabilimento chimico che ha smesso di funzionare da circa
venti anni;si puo passeggiare contemplando da un lato il flottio di un
mare lucente e schiumoso e da un altro l interminabile avvizzire delle lamiere
dei vetri delle assi dei muri forse dei macchinari;gli anni trascorsi
hanno depositato sullo stabilimento una coltre di terra da quella terra
fecondata dal vento e dalla pioggia nasce l erba
sembra che quando le foglie del cotone sono danneggiate e divorate da
certi insetti esse emettano nell aria una sostanza che funziona come richiamo
di aiuto. infatti altri insetti attratti dalla sostanza emessa accorrono in
massa divorando gli insetti che mangiano il cotone;gli uomini quando
sono in pericolo possono chiedere aiuto o con la voce o con la radio o con
altre segnalazioni. anche molti animali sono capaci di chiedere aiuto con suoni
movimenti o con emissioni di sostanze varie. di recente si e’ scoperto che anche
le piante sono capaci di chiedere aiuto
subito decidiamo senza esitazione di uscire e di affrontare la pioggia, all ultimo
momento non resisto alla tentazione di comprare un grosso cono di cartone pieno
di pop corn appena tostato. sara lo apre e peschiamo a piene mani dei lievi
grani canditi dorati soffiati e croccanti usciamo sotto la pioggia ridendo e
stringendoci camminando svelti tra la folla continuando a sgranocchiare pop
corn. sara improvvisamente si ferma ride si toglie le scarpe e cammina a piedi
nudi sulla erba del parco, solleva con le mani il cono più in alto che può;
apre la bocca e comincia a versarsi in gola pop corn e pioggia, pioggia
e pop corn, finché il cono e’ vuoto e lo lancia nel vuoto verso la piazza
il mondo che si presenta ai nostri occhi e’ un mondo incantato che da la
parola alle cose permettendo loro di trasmettere messaggi veicolando sensazioni
ed emozioni;viaggio iniziatico nel nucleo dell audacia e nella
morbidezza immaginifico portale che permette l accesso a mondi invisibili, non
sempre razionali che appunto vanno disgelati; l umiltà di porsi in
ascolto fa che si stabilisca un rapporto profondo e irripetibile con forma e
colore, diverso di volta in volta. siamo ben piccola cosa di fronte all armonia
universale;la vibrazione provocata dal suono consente un contatto
empatico con il se interiore e apre al momento iniziatico che induce al
silenzio e dischiude il fragile frammento posto a barriera della ragione
retropia limite del tempo inquieto nella solitudo esistenzialis del topolino
pentasfera il geco buffalbacco il rospo belzebuffo nostro animale totemico e lo
scarabeo pentesileo con il signor chicco di grano zo’maro carosella
sono del sud più sud che ce’, sprofondo sud. ma uomo del sud non ce’ che
più a sud, più in la del suo sud, un sud non trovi più sud del sud. il sud e’ un
paese assai bello il sole e’ caldo e non si fredda mai. il mare e’ azzurro verde
sperlucente siamo genti felici e stracontente non abbiamo bisogno mai di di niente,
qua si campa d aria! il sud e’ proprio un paradiso non ce’bisogno di lavorare
co sto cielo sta luna e sto mare, qua si campa d aria;qui il giorno e’ chiaro
permanenti a che ci serve a noi questa correnti qui ci vediamo benissimo anche
di notte, ce’ la luna pe illuminazione. insomma come ve lo devo dire qui si
campa d aria, qua si campa d aria! si campa d aria, non lo sapevate??!!
Ferdinando Renzetti
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il laboratorio di terra e terre e’ stato impostato su cinque moduli, quello
sugli intonaci era il terzo. nel primo modulo a marzo abbiamo analizzato le
terra e le sabbie del luogo del luogo gli impasti vari la barbottina. abbiamo
costruito un forno e una stufa pirolitica neolitica. nel secondo, a giugno, il
mattone o i mattoni, stampi e misure, soprattutto in terra e paglia o terra
alleggerita. si sono poi analizzati nel processo costruttivo la struttura in
legno la scelta e la pianificazione del luogo, i piani, il percorso dell acqua
e la via della luce e come posizionare nello spazio secondo i punti cardinali
l’abitazione. abbiamo costruito la struttura in legno e tamponato con mattoni
bottiglie e terra e paglia le mura della casupola. nel terzo modulo intonaci
mosaici bassorilievi e colori. molti partecipanti al work shop hanno portato
mattonelle tessere conchiglie pietre raccolte sul mare numerose terre colorate
due gialli bellissimi di caulonia un arancione di squillace e un rosso
pompeiano ancora di caulonia che e’ l’unico che abbiamo adoperato negli
intonaci vista la modica quantità delle altre terre. le opere sono state
realizzate tutte dai partecipanti, io ho curato la qualità degli impasti ho
seguito il ritiro e l essiccazione degli intonaci, ho trattato le superfici con
finiture di saponi naturali cere olio di oliva
il prossimo workshop sarà dedicato all emotional design oggetti di ogni genere
dai piani di lavoro oggetti di arredamento giocattoli e quanto altro il quinto
e ultimo modulo sarà dedicato al rural design in particolare terra cruda e paglia applicate ad orti e giardini"
Ferdinando Renzetti