Il divieto del velo islamico al lavoro
Questo divieto, introdotto da alcune imprese in Francia e in Belgio, la Corte Europea di Giustizia l'ha approvato come non discriminatorio;
ma si è trovata di fronte la protesta di alcune associazioni, tra cui Amnesty International, quasi si trattasse di discriminazione religiosa.
Ora è vero che il velo alle donne musulmane ha finito per assumere una connotazione religiosa; come l'ha avuta per secoli il velo imposto da Paolo alle donne cristiane (Prima Lett. ai Corinzi, 11, 3-16); e che il Codice di Diritto Canonico del 1917 lo prescriveva ancora; ma non il seguente, del 1983, essendo nel frattempo caduto in desuetudine; nel processo di liberazione della donna sviluppatosi in Occidente.
Anche nel Corano non v'è nessuna prescrizione religiosa del velo.
L'origine del velo islamico è piuttosto legata all'androcentrismo, al possesso della donna da parte dell'uomo, che egli solo può vedere.
L'androcentrismo ha provocato la prescrizione del velo nel mondo musulmano, come l'aveva provocata prima nel mondo cattolico.
Si spera che il processo di liberazione della donna ne provochi l'abbandono nell'Islam, come già prima nel mondo cattolico.
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