Dal luminoso silenzio scrivo poco penso poco parlo poco prendo la chitarra e suono e la mia mente vola. come luna piena, anche la mia chitarra suona la vita che ballo un quarto di vino un quarto di luna un quarto dora albero nuvola libro o vento il libro che leggo il vento che bevo, acqua calda con limone nella borsa blu le donne e gli uomini saggi si cullano all ombra delle idee ho riletto lo scrigno 4ever mi sembra bellissimo, non so, continuero a rileggerlo nel tempo.. a volte ti cerco e ti seguo sul tuo profilo e sorrido rivedendo il video di venezia, sei bellissima. in verita non ho ancora trovato qualcuno-a che mi ispira come mi ispiri tu per questo parlo di luminoso silenzio. sto scrivendo o cerco di scrivere del mio ultimo viaggio in puglia assieme a francesca restauratrice di opere d arte antiche esperta di materiali naturali abbiamo fatto scoperte incredibili a volte forse pure un po fantastiche e fantasiose almeno per ora, sull archeoastronomia e sulle antiche civiltà, comunque abbiamo scoperto un cerchio della civiltà megalitica in valle d itria sopra un monte, cento metri di diametro due metri di spessore al centro una stele o menhir antico osservatorio calendario o altro? siamo stati un po ad andria città bellissima e a castel del monte a cantare e recitare om nella corte ottagonale. lovvo e' termine usato dai ragazzi sui cellulari actractum e' unico termine rimasto in una lettera in cui federico secondo parla di castel del monte lovvo actractum attrazione amorosa non so in verità come tradurlo, un saluto e un abbraccio di primavera dal luminoso silenzio si da un po di tempo sono privo di ispirazione non una sola parola mi viene da scrivere allora seduto su una panca di legno sulla spiaggia guardo il mare sto iniziando un nuovo libro di cui ho solo il titolo [lo:v:vo actractum] lovvo e' termine usato dai ragazzi sui cellulari per dire amore actractum e' un termine usato in una lettera da federico secondo per castel del monte, termine latino che può avere diversi significati preparazione, protezione o aspirazione se non attrazione lovvo actractum attrazione aspirazione protezione amorosa anche se in verità non so bene come tradurlo, pancio sanzio La parola "Love" forse dal sanscrito "Lubhyati", desiderio, latino "Lubet" "Libet", piacere, tedesco "Liebe". Forse stessa radice di "Libare", magnare. Lubhyati, libet, liebe, love, lovvo. Sempre su internet, piu¹ interessante l'origine della parola "Fuck", sembra sia l'acronimo di "Fornication Under the Consent of the King", nel senso che se volevi scopare dovevi chiedere il consenso al re che ti dava una targhetta da affiggere sulla porta: F.U.C.K. La contrazione linguistica era gia in atto. F.U.C.K actractum. Invece di scrivere un libro che oggi i libri non li legge piu¹nessuno perche¨ nessuno c'ha la pazienza e la disponibilita di leggere quello che un altro c'ha da dire nel senso che me ne frega a me di cio² che c'hai tu da dire se per me e¨ importante solo cio² che io ho da dire e se lo devo dire invece di scriverlo lo strillo piu¹forte di te per farmi sentire e semmai se c'ho voglia di sentire qualcosa da qualcuno allora accendo la televisione oppure mi compro un giornale di gossip e mi erudisco che il giornale di gossip c'ha pure poche scritte e tante figure e ormai e¨ risaputo e c'hanno fatto pure uno studio sul fatto che tre italiani su quattro dico tre su quattro non sanno collegare piu¹di due frasi all'interno di un testo scritto nel senso che oltre la seconda frase di un discorso tre italiani su quattro perdono l'attenzione e la capacita di inserire quello che leggono in una struttura logica che poi ti porta all'elaborazione di un senso allora dico io che cazzo te lo fa fare di metterti a scrivere un libro oggi dico un libro che vada oltre la seconda frase e aggiungo che se proprio vuoi scrivere allora scrivi una forma di canovaccio sceneggiatura che poi possiamo filmare insieme e la forma letteraria di cio² che scrivi la utilizziamo solo a livello sonoro mentre con le immagini possiamo mostrare l'inaudito e le "immagini" oggi che siamo ne "la civilta delle" possiamo usarle nella direzione di un senso che poi possiamo mandare al grande fratello visto pure che da un po' di tempo sei pure privo di ispirazione e non una parola ti viene da scrivere allora? in verita lovvo actractum e' un progetto più complesso e tratta di antro archeo astronomia e soprattutto sulle ricerche sconcertanti che sto effettuando sulla storia antica che mi lasciano quasi attonito senza parole e anche un po angosciato e quindi usando l aforisma di ludvig wittgestein cio di cui non si può parlare bisogna tacere. almeno per ora fino a quando non avro il megafono giusto o la pistola ad acqua giusta come protezione. ecco la figura di federico secondo e' una guida al mistero da svela re anche se poi non racconto di federico secondo, o almeno non e' quello lo scopo della ricerca anche se castel del monte e' un luogo pieno di domande senza risposte e quindi mi piace partire da li e comunque alla fin fine il libro lo stiamo già scrivendo i protagonisti sono dulcinea seminasogni e pancio sanzio Non metto in dubbio la complessita del tuo progetto. Se mi conosci dovresti sapere quanto irresistibile per me sia stato sostituire con alchemiche etimologie il lovvo col fucko. Una volta vinsi un concorso per sceneggiature. La gara si svolgeva cosi: venivano selezionate 10 sceneggiature tra i partecipanti e a questi venivano spedite le altre nove selezionate. Dopo un mese si svolse un seminario incentrato sulle 10 sceneggiature. Una di queste sceneggiature che mi pervennero era una sorta di fantasy incentrato sulle magiche corrispondenze cabalistiche di Castel del Monte, una storia d'amore che si concludeva nel cortile del castello dove i due innamorati guardando il cielo si accorgevano che la struttura ottagonale del castello formava una figura nel cielo azzurro ben precisa e questa cominciava a vorticare precipitando i due in una dimensione extraterrestre che era in fondo la dimensione dell'amore. All'incirca la storia era questa, sono passati quasi vent'anni e non ricordo con precisione tutti i dettagli. Questa era la sceneggiatura che mi piacque di piu¹, quella che pensavo avesse vinto. C'erano due premi in palio. La mia sceneggiatura era una sorta di noir al limite della pornografia. I protagonisti si drogavano pesantemente e facevano sesso in continuazione, poi alla fine morivano tutti. Con grande sorpresa mia la storia ispirata agli esoterici scenari di Federico II non fu considerata e venne selezionata la mia e quella di una tipa di Roma che era la figlia un famoso regista in quegli anni. Io non ne ricavai granche¨, eccetto i complimenti di Suso Cecchi d'Amico. Riflettei sul fatto che il fottere aveva vinto sull'amore e pensai comunque che la cosa fosse ingiusta e che tutta la storia d'amore che si svolgeva nel castello di Federico II meritasse di piu¹. Una decina d'anni dopo andai finalmente ad Andria e visitai il castello e ripensai a quella storia ma non ne ebbi tante suggestioni, tranne che per il fatto che, rientrati in macchina, Dario estrasse dalla tasca un pezzo di pietra che riconobbi subito. Avevo notato nel castello un fregio in una nicchia che si era spaccato a meta e la meta che non era piu¹ attaccata stava li, appoggiata in corrispondenza dell'altra meta , la crepa si vedeva appena. Io notai questa cosa e, per verificare se era una crepa o era effettivamente spaccato, non potendo mai tenere le mani a posto, col dito feci una leggera pressione e l'altra meta si stacco² di qualche millimetro. Ritrassi subito il dito e mi guardai attorno per vedere se qualcuno mi avesse visto e se ora non mi dovesse toccare di pagare i danni, magari dover ricostruire il castello dalle fondamenta. Evidentemente Dario, possessivo per natura nei confronti di tutto cio² che e¨ materico, aveva notato il pezzo di fregio spaccato (reso ancor piu¹ evidente dal mio gesto inconsulto di toccare) e se lo era messo in tasca senza pensarci due volte. Il pezzo trafugato, dal 2007, dimora sul camino di casa mia, adibito a fermacarte. L'aforisma di Wittgenstein e¨ comunque riferito all'aspetto "linguistico" della conoscenza. Nel Tractatus non viene contemplata minimamente la possibilita di conoscere attraverso l'immaginazione, vengono semplicemente esplorati i limiti del linguaggio e della logica. Immagino che se non avessi scritto quella sceneggiatura semi-pornografica non avrei conosciuto la mistica di Castel del Monte, cosi lontana da me, e probabilmente andando in vacanza verso il Salento, non mi sarei dovuto ricordare di quella sceneggiatura e renderle omaggio fermandomi al Castello e ora quel fregio sarebbe ancora intero, alla base di quella nicchia. E magari lo status delle opere d'arte in Italia verterebbe in una condizione migliore. E andando ancora piu¹ a ritroso, avendo scritto quella sceneggiatura tra il 98/99, magari le due torri non sarebbero state abbattute e ora starebbero ancora la, Saddam ancora a capo dell'Iraq e la benzina ora costerebbe il doppio. Magari non staremmo nemmeno qui a scrivere questo donchisciottesco libro di corrispondenze ed io magari starei al posto di Obama e, in un gesto di puro eroismo, condizione che mi appartiene, avrei sfidato Putin Vladimir in un agone di Judo, l'avrei battuto e sarei diventato un eroe mondiale liberando le concessioni di gas artiche dalle grinfie dei russi e le avrei consegnate nelle mani di tutti quei poveracci che vorrebbero farla finita ma che si accorgono, portando la fatidica canna alla bocca, di non aver pagato la bolletta. Ridendo e scherzando ho passato tutta la matinata leggere i tuoi deliri e mo c'avrei solo voglia di spaccarti la coccia col mio hard disk di alluminio (l'alluminio e il rosso stanno bene insieme).Questo perche¨ io sono portato ad esprimere il mio affetto cosi, ho Marte in Sagittario e quando una cosa mi piace mi piace stendere un tappeto rosso di carboni ardenti e farcela passare sopra. L'aggressivita come antidoto contro le malie del sentimentalismo. Credo sia un aspetto del dionisiaco il collocare la violenza al bivio tra il piacere sessuale e l'ebbrezza, l'abbrivio dell'estatico. Mi piace il tuo modo un po' lunatico di mettere insieme riflessioni etnologiche, musica, poesia, folgorazioni icastiche, botanica e religiosita omeopatica, il modo in cui riesci a barcamenarti all'interno della giungla-vita tenendo una sorta di diario che riesce ad illuminare di luce spontanea i frammenti in cui l'esistenza inevitabilmente si riduce quando proviamo a tirar su la rete. Ci farei un film (poiche¨ l'ossessione in me e¨ inestirpabile, Luna in Leone congiunta all'ascendente e Mercurio in Gemelli congiunto al Sole). Flora e Ando' e¨ gia un film. I file .docx invece non riesco ad aprirli, non so perche¨, quelli riferiti alla Marsica, dovresti convertirmeli in .pdf.Il materiale e¨ molto interessante, te l'ho sempre detto, direi quasi un tesoro che mi piacerebbe dilapidare con la mia telecamera. Anche perche¨ una forma prima o poi dovrai dargliela. Cosi, in pillole, e¨ sfuggente, la sua grandezza diventa la sua debolezza, e, sebbene tu tenda a distillare omeopaticamente, la sua "natura enciclopedica" grida a una struttura piu¹ importante e maledice (cosi come faccio io, Giove in caduta libera nella Vergine) il suo autore, che si ostina a soffocare tutta questa materia esperienziale in una estetica wabi-sabi. L'arte zen e¨ stata grande e profetica in quanto anticipatrice delle sue evoluzioni tecnologiche, per quanto occidentali ci fregiamo di crederle, il grande nel piccolo sono sempre riusciti loro (e Ferdinando) a ficcarcelo, sacrificando la grandezza estensiva della mente nel sorrisetto a mandorla di chi ha capito e gli basta, l'Haiku e¨ sempre stato un sms, ora il suo pennello si chiama Samsung. Ma io credo che il grande vada nel contenitore grande, il piccolo in quello piccolo, altrimenti perche¨ facciamo contenitori piu¹ grandi e contenitori piu¹ piccoli? Perche¨ esistono le cose a grandezza variabile? Perche¨ l'universo, se e¨ vero che ora si entropizza, domani si bangbigzzera di nuovo? Se riuscissimo a condensare in un haiku l'aria che conteniamo nei polmoni, non avremmo bisogno di espirare. Con l'economizzare si diventa stitici. E tirchi. Dioniso non economizzava, si fece generosamente dilaniare pur di non condensarsi. Il vino rende espansivi. L'ebbrezza e¨ estensione dell'ego che aspira a dissolversi nell'immensita. Pensaci. Io e la mia SonyA siamo pronti ad unirci al corteo delle menadi. ho raschiato il barile e sono uscite un po di altre storie. la tua tecnica di scrittura astro-cyber e' strana grigia metallica espansiva ed esplicativa allo stesso tempo sono consapevole di quel che dici, se non lo fossi avrei già smesso di scrivere da tempo. il progetto grafico si divide in tre parti la prima dei saggi si intitola: antropoarchigroltura a cui posso ancora aggiungere altri numerosi trattati solo da ritrascrivere da alcuni miei quaderni la seconda composta da storie pseudo scientifiche in veste fantastica e immaginaria si intitola: il costruttore di talismani, con diverse storie che stanno ancora nella mia mente la terza parte storie stralunate surreali e paradossali: bestiario di spostati e sognatori quando la materia abbonda lo spirito balla mi sembra sostanzialmente concluso come contenitore in: difficilismi accademici trovi una raccolta di scritti poesie storie lettere e paradossi sto iniziando un nuovo libro virtuale di cui ho solo il titolo [Lo:v:vo A:tra:ctum] forse sbaglio la comunicazione ma ormai questo e il mio karma e non so che fare, ho provato a forzarlo un po, niente da fare quindi non resta che aspettare e migliorare un insieme di caratteri diversi dal tuo. Se non è visualizzato correttamente, clicca qui per aprirlo in una nuova finestra. Potremmo fare un esperimento.Tu sei il viandante. Nella tua borsa non ci sono campanacci e vari strumenti musicali. La musica e¨ nella tua testa. Flusso oceanico. Flusso joyciano, joycean. Joy, Joyce, Ocean. No¨ fagioli, piselli, fave o altri semiproibiti. L'aria ti nutre e ti disseta. Sei un po' come un cactus. Nella tua borsa ci sono lenti di ingrandimento, occhiali, specchi, fondi di bottiglia, microfoni, apparecchi acustici, un sensore Arduino, una pistola ad acqua, una foto in bianco e nero. Strumenti per captare, un'arma per difenderti, la foto come mappa per il ritorno. Le strade che percorri spesso sono deserte, c'e¨ una sagoma, la tua, e poche cose, un'orizzonte, qualche nuvola, a volte la nebbia, campi lunghissimi alla Bela Tarr, minimali come le campiture di colore di Rothko, come la spiaggia del Pescespada verso i primi anni '70. A volte incontri qualcuno, ti immergi in un villaggio dove conosci persone, canti, balli, ti ubriachi, ti addormenti. E nel sogno ti riscopri a viaggiare attraverso i campi lunghi, oppure sogni la foto in bianco e nero che hai nella borsa e allora ti svegli, devi andare, ricarichi la pistola ad acqua e riparti. Magari prendi un pullman giallo, che e¨ comparso nella nebbia. ma dopo un po' ti fanno scendere perche¨ non hai il biglietto. Non sei inseguito, e nemmeno insegui, semplicemente avanzi, come il nastro sonoro che scorre nella tua testa, un'ininterrotta voce-off. Ti chini su un prato raccogli un mazzolino di fiori di campo. E riparti. Finito credito cellulare. Non ancora ricarico. Pensato tu preferito andare solo. Viandante viaggia sempre solo. Videomaker sempre con sua camera. Se telecamera chiude occhio non vede piu¹.Ogni passo vince un dubbio e guadagna spazio per altro dubbio. Alla luce delle candele solo kubrick riuscito a girare con zeiss 0,8 costruito per Nasa viaggio luna. Io bisogno di organizzare giorno prima perche¨ cane-Finn bisogno qualche ora di stare con suo padrone. Pensato di prendere treno a Scafa. Ma forse meglio lasciare tranquillo viandante. Con suo segreto. il viandante va per la via unico segreto e' quello del budda viaggi sulla strada e sei tu stesso la strada oppure la felicita non e' la destinazione e' la via. poeta dellindistinto e dell essere spesso cerco la via dove la via non ce oppure dove lunica via e' una barca e non ci sono barche io voglio una barca questo per dire senza soldi in tasca allora verso casa torno aveva capito cosa conta di più...e tutto come prima e non chiedeva di più dopo questo remix di banalità effettivamente non ho segreti e non mi sento un viandante solitario, sabato sera sono stato a piazza muzi a saltarellare fino a mezzanotte per osterie senza pensare al domani, la mattina mi sono svegliatobene fresco riposato nonostante la serata così ho aperto la finestra ho sentito l instant k'arma ho annusato l aria e ho deciso di andare, tutto qua! un saluto dante vian Dannunzianismi: Saltarellar con i colori in piazza muzii dispensa dai gravami e sprona gli ozi. O viandante, dimentica, il domani e godi l'oggipoiche¨ segreti tu non serbi, ma semi sagginella borsa degli sperperi e dei moggi. Memorandum: potrei cominciare a frequentare le saltarelle e a smetterla di odiare le bande di paese. vogli impegnarmi a trovare il Talismano del Disimpegno Cosmico. Posso farcela. Pirandellismi:- Scusi, io ieri sera ho dimenticato qui il mio ego, si , nel frastuono generale, mica l'ha trovato da qualche parte? - No guardi signore qui stamattina ne abbiamo spazzati via molti e ora non so se il suo...- Oh, ma il mio e¨ una palla gialla con tanti puntini rossi e verdi e qualcuno anche blu. L'avra notato di certo!- Veramente signore erano tutti cosi, gialli con tanti puntini rossi e verdi e qualcuno anche blu. Li ho dovuti spazzare via altrimenti qui stamattina sarebbero scivolati tutti, sa , c'e¨ il mercato, ci passano tante persone anziane... Comunque guardi, sono ancora li, in quel secchione, sono certo che riconoscera il suo...- Che schifo, il mio ego nel secchione, insieme a tutti gli altri! Me lo vada a riprendere immediatamente altrimenti chiamo la polizia!- Signore, si calmi, le ripeto, stanno la, nel secchione. Io non potrei riconoscerlo, non ne ho notato uno diverso, erano tutti uguali...- Impossibile, c'era il mio karma dentro e il mio karma e¨ particolare, e¨ "instant", non si puo² sbagliare...- Signore, ma il karma non e¨ qualcosa di personale o particolare, il karma e¨...- Vuole dire a me cos'e¨ un karma? Io fiuto il mio karma ovunque. La mattina apro la finestra e lo fiuto e so sempre dove andare. Solo che stamattina mi sento perduta, senza il mio ego con dentro il karma... camminavo ma non sapevo dove stavo andando, pensi che mi sono ritrovata su un treno che portava a Cocullo, non so cosa ci facevo, ma sapevo che il mio karma in qualche modo jersera (scusi il pirandellismo) me lo aveva suggerito e allora... sono venuta qui a riprenderli entrambi, non posso viaggiare senza... ma devo sbrigarmi perche¨ il treno parte alle 9,30 e io devo esserci, assolutamente. Sono sicura che da millenni e¨ scritto sul mio karma che io prenda quel treno...- Signora, guardi, se davvero lei pensa che il karma e¨ suo ed e¨ davvero qualcosa che si possa scrivere, o che sia gia scritto, ora vado li, ecco, guardi, cosi, ne prendo uno a caso... Ecco, guardi, e¨ giallo, tondo, con puntini verdi e rossi e qui, vede? ce n'e¨ anche qualcuno blu... Lo prenda, sono certo che questo e¨ il suo, non puo² essere altrimenti...- E se non e¨ il mio? Come faccio ad essere certa che e¨ il mio?- Eˆ l'"instant" k'arma, signore! Si vede lontano un miglio!- Oh, si, e¨ vero... Si¬, lo riconosco!... Ma... guardi, anche lei... si, ora riconosco anche lei... A guardarla bene, lei e¨.... Oh, ma come ho fatto a non riconoscerla subito! Si, non c'e¨ dubbio, lei e¨ Hermann Hesse! Si, la riconosco, l'ho vista cosi tante volte sul retrocopertina del mio Siddharta! Oh, ma che emozione! - Signore, veramente io...- Suvvia, presto, abbandoni quella scopa. Ecco qui, prenda anche lei un ego, cosi, lo stringa in mano forte! Sara "instant" anche questo, vedra !... Su, venga con me ora... Cosi, bravo, presto, facciamo presto, il treno parte alle 9,30, non possiamo perderlo... Ma guarda un po' che sorpresa, Hermann Hesse!... sapevo di dover andare con qualcuno stamattina sul quel treno, ma... non riuscivo a ricordare... con tutto quel frastuono, jersera (scusi di nuovo il pirandellismo)... Ecco, si, siamo arrivati, il treno e¨ ancora sul binario, saliamo!... Hermanhessismi: C'e¨ chi e¨ Strada e vasrotolando avanti a se¨ asfalti neri di cera. Arabeschi di colati inganni allo sguardo nel monocolo da una collina. Ste candele, a forza di farle ardere una alla volta, mi sa che ti ritrovi una borsa piena di mozziconi... Non hai paura di peredere la vista o la strada? quando chiudo gli occhi ci vedo meglio e quando faccio un passo ogni dubbio svanisce ho imparato che chi coltiva spine non puo andare in giro scalzo ho un giardino pieno di spine e emozioni come si dice non ce rosa senza spine la creativita e’contagiosa nel luminoso silenzio innaffio i miei giardini suono la vita che ballo come ogni primo maggio speravo di andare a pineto a passeggiare per spiagge filosofali a parlar di dulcinea, si racconta che cervantes l abbia incontrata proprio su quella spiaggia durante un soggiorno ad atri ospite dei duchi di acquaviva. dicevo bello parlar camminando di maieutica ed ermeneutica le mie arti preferite invece per il maltempo mi sono ritrovato sul treno per cocullo e alla festa dei serpari in onore di san domenico reminiscenza di un antico culto pagano dei marsi verso la dea angizia in un certo senso e' una specie di offerta votiva per san domenico e' uno scritto nato sull onda del momento ed e' poggiata metaforicamente sull altare come candele. ci sono antropologi che da trent'anni stanno ancora a fotografare i cesti con i pani che portano le donne sul capo, io non voglio fare questo voglio raccontare di qualcosa senza parlarne direttamente come laforisma zen parlare della luna senza mai nominarla, infatti compare la parola cocullo una sola volta e non si spiega perché, avrei potuto raccontare la mia giornata con tutti i dialoghi che ho ascoltato sul treno o degli episodi piu divertenti, delle cose senza senso e delle cose con senso ascoltate durante arco della giornata, a me piace ascoltare i devoti perché loro parlano ne con il senso ne senza senso semplicemente non parlano, pregano o stanno in silenzio ad ascoltare, la devozione e' qualcosa che non si può descrivere fotografare o raccontare o ce lhai onon ce lhai! candele per san domenico ------------------------------ -È una delle cose più oscene che io abbia mai letto. Brutta come un'opera dada (e ce ne vuole). Forse solo Duchamp avrebbe potuto fare peggio, ma avrebbe avuto l'attenuante di averlo fatto nel posto giusto e nel momento giusto. Se la tua letteratura ha un senso ben preciso che io caldeggio, perchè tua, l'operazione ibrida e univoca che tu proponi precipita il senso delle tue epifanie (e un semplice epistolario, il mio) in un velleitario ready-made di cui, sinceramente, nessuno aveva bisogno. Nè tu, nè io (che mi dissocio). Se non riusciamo oggi, attraverso l'arte, o il cinema, o la letteratura che sia, a cercare di creare qualcosa che sia più grande di noi, costringeremo i nostri figli a vivere nelle macerie delle nostre presunzioni. Macerie che abbiamo ereditato e che quotidianamente rendiamo ancor più macerie. Scardinare la metà occidentale dell'universo culturale poteva essere un modus operandi di un momento storico ben preciso, circoscritto, al di là del quale Noi avremmo trovato solo i resti da ripulire per poi ricostruire su terreno sgombro qualcosa di diverso, forse di migliore. Era l'unico alibi che potevamo concedere, l'unica eredità che potevamo accettare e l'unica Libertà che potevamo conquistare. Continuiamo invece ad esibire il ghigno compiaciuto delle operazioni concettuali, la violenza logoclasta del senso decostruito, la snobèrie delle manipolazioni pop, replichiamo con la tecnologia digitale le stesse identiche semantizzazioni analogiche che hanno reso spettacolo le macerie culturali. Nè più, nè meno. Credo sia fondamentale riflettere sul fatto che Cage compose il suo silenzio in si bemolle, altrimenti produrremo solo silenzio (o il frastuono di Candele che proponi, che è la stessa cosa). Altrettanto fondamentale recuperare la punteggiatura che il flusso di coscienza di Joyce sembrava aver sdoganato. Semmai dare nuovo senso alla punteggiatura stessa. Andare oltre il '900 è per me il modo migliore per omaggiarlo. Soprattutto mi ritraggo inorridito di fronte all'orpello mistificatorio dell'asetticità zen che indica il cammino lì dove ammonisce di non seguire cammini se non trovandone di propri e che poi, una volta trovati, devono ripercorrere le rigide regole del cammino indicato, solitudini e silenzi estatici lì dove si accalcano proseliti da scacciare e folle roboanti da zittire e magari poi re-legare in un unico assordante atono e "risonante" om. Credo nella progettualità analitica sorvegliata da una materna creatività dionisiaca. frastuono di candele due artisti francesi vanno a cocullo come pellegrini a offrire candele a san domenico, sul treno raccontano e parlano di cose stralunate e anche senza senso e con un senso mischiano cultura alta e cultura bassa, tradizione popolare, i protagonisti sono vian dant e soli tar raccontano della donna amata dulcinea seminasogni contadina di nome aldonza conosciuta da uno di loro sulla spiaggia di silvi con un cesto in mano tipo le pesciarole di celomni il pittore. sono talmente confusi da confondere sancio panza con raffaello Sanzio, alla fin fine puo essere pure giusto, alcune madonne raffigurate nei santini si ispirano ancora alle madonne dipinte da raffaello Le tue "candele" e¨ un testo lunghissimo e a dirti la verita, fatico a starti dietro. Hai un'immensa cultura che non organizzi perche© gli altri possano capirti, o forse sono io che non ne ho abbastanza per capire...In certi sprazzi mi riesce facile seguirti, poi hai un interlocutore che non so chi sia, percio² mi perdo nel cercare di capire cosa vuoi dirgli...Hai ragione nel far notare che le parole sono tante... a volte un bel silenzio basterebbe per riprendere il proprio equilibrio. Io non sono da meno, lo so, ed e¨ per questo che penso quello che dico a te, forse cerco di aiutarmi, di ridimensionarmi. Scrivo troppo, parlo troppo, faccio poco silenzio...Ti auguro un buon proseguimento nel tuo karma e nelle tue innumerevoli fantasie. ho letto il tuo scritto o meglio ci ho provato... penso che tu sia un po tanto...ed in certi tuoi scritti faccio fatica a seguirti. sono un animo un po semplice mi piacciono le favole anche quelle per i bambini... tutti possono comprendere su you tube il nuovo brano dei radiohead, e the edge, chitarrista degli U2 in concerto in acustico alla cappella sistina.
Ferdinando Renzetti
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