martedì 1 dicembre 2015

L'arca di è e di no è - Poesia visiva surreale di Ferdinando Renzetti





La discrezione e’ arte della scomparsa: non nascondere nulla fino a non avere più nulla da mostrare, fino a rendere la propria presenza impercettibile. e’ arte della sottrazione, non per

negare ma per affermare se stessi e al contempo far scomparire quello che ci definisce e’ aprirsi al mondo senza toccarlo. e’ gioia di lasciar essere le cose.


basta scrostare i segni del tempo e dell incuria per tirarne fuori una vivida lucentezza come quando si pulisce il rame che da grezzo scuro e brunito si trasforma in materia lucida e luminosa


torre mileto gargano ecovillaggio giardino della gioia dormo in una yurta tenda mongola con famiglia californiana di san francisco e un ragazzo tedesco

nell altra yurta gruppo di simpatici ragazzi francesi una danese, sessioni di yoga e forest garden, filosofia vegana, cose buone da mangiare autoprodotte come pane dolci e pizze, zucche zuppe legumi e cereali


molto occupati vanno vengono e spariscono

sono tempi in cui ce’ un gran da fare ovunque


uliveti millenari torri aragonesi mare sole e piogge l autunno da sfogo a tutta la sua bellezza con fioriture straordinarie frutta succulenta e verdure selvatiche. luce fantastica splendidi colori e armonici silenzi ascoltiamo la parola cosmica che indica la nuova via


terra chiara

al chiaro di luna

corolle capovolte

erbe rigogliose

alberi di cielo

mani si muovono

tra foglie e olive


vita di fiori

silenzi e risate

insetti e uccelli

bellezza e amore


caldo e freddo

acqua e vento


geometrie di terra

si sfaldano si ricompattano

per mano dell uomo

mani che vogliono

fermare lo scioglimento

dall acqua e dal vento

mani che vogliono

inventare e ricostruire

all alba

dopo una notte di luna

cespugli e arbusti


il viaggio serve ad arricchire la conoscenza a coltivare le capacita critiche a stabilire e a rafforzare i legami. e’ anche riconoscimento e stupore di quello che gli altri sono pensano e vivono. lo scopo e’ allenare il cuore e la mente a cogliere i fili dell invisibile, una sorta di pellegrinaggio nell animo umano verso la conoscenza che ci può anche cambiare la vita.


lasciato l'adriatico verde e selvaggio eccomi sul tirreno caldo e luminoso. diamante. arcipelago sagarote,


ho respirato

la polvere delle strade

l'odore dell asfalto

con la mia navicella

ed ora eccomi qua

dai confini del tempo dello spazio

a raccontare storie e filastrocche.


il sole al tramonto

colora di rosso l'orizzonte


io, adesso, anzi un secondo fa

bolla creativa ed espressiva

lascio parlare i miei gioielli

la ricerca e’ finita!


sono andato al mare con ioio

tutto il pomeriggio, fatto bagno

portato cesto con pomodori secchi

capperi sale marino origano olio

fresco di sagarote cipolla rossa pane


donde ne e’ poco mi e’ dato saperlo


allarcipelago ci sono due asinelle

incinte tutte e due, numerosi gatti

due cani, oche e galline

rane a gracidar e grilli per la testa


l arcipelago sagarote

e’ sicuramente uno

dei luoghi più creativi

di tutto il meridione


[e’] e non [e’]

vivono

in armonia


quando mi metto

in viaggio per itaca

mi auguro

che la strada

sia lunga e ricca

di avventure ed esperienze

sempre ho in mente itaca

raggiungerla

e’ il mio pensiero costante

se la trovo povera

non per questo

mi avra deluso

lei mi ha dato

il bel viaggio

senza di lei

non mi sarei messo

sulla strada (kavafis)


sette sono le stelle

ed ognuna ha un nome


merope. taigete. alcione. elettra. celeno.

asterope. elettra. maia augusta.


sebbene piccole

e povere di fulgore,

celesti son,

poiché sorgono e tramontano

al volere del padre zeus

che ordino loro

di segnalare l'inizio

dellestate e dellinverno

e lapprestarsi

della stagione dellaratura (…)

(arato. poema dei fenomeni)



Ferdinando Renzetti

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