La discrezione e’ arte della scomparsa: non nascondere nulla fino a non avere più nulla da mostrare, fino a rendere la propria presenza impercettibile. e’ arte della sottrazione, non per
negare ma per affermare se stessi e al contempo far scomparire quello che ci definisce e’ aprirsi al mondo senza toccarlo. e’ gioia di lasciar essere le cose.
basta scrostare i segni del tempo e dell incuria per tirarne fuori una vivida lucentezza come quando si pulisce il rame che da grezzo scuro e brunito si trasforma in materia lucida e luminosa
torre mileto gargano ecovillaggio giardino della gioia dormo in una yurta tenda mongola con famiglia californiana di san francisco e un ragazzo tedesco
nell altra yurta gruppo di simpatici ragazzi francesi una danese, sessioni di yoga e forest garden, filosofia vegana, cose buone da mangiare autoprodotte come pane dolci e pizze, zucche zuppe legumi e cereali
molto occupati vanno vengono e spariscono
sono tempi in cui ce’ un gran da fare ovunque
uliveti millenari torri aragonesi mare sole e piogge l autunno da sfogo a tutta la sua bellezza con fioriture straordinarie frutta succulenta e verdure selvatiche. luce fantastica splendidi colori e armonici silenzi ascoltiamo la parola cosmica che indica la nuova via
terra chiara
al chiaro di luna
corolle capovolte
erbe rigogliose
alberi di cielo
mani si muovono
tra foglie e olive
vita di fiori
silenzi e risate
insetti e uccelli
bellezza e amore
caldo e freddo
acqua e vento
geometrie di terra
si sfaldano si ricompattano
per mano dell uomo
mani che vogliono
fermare lo scioglimento
dall acqua e dal vento
mani che vogliono
inventare e ricostruire
all alba
dopo una notte di luna
cespugli e arbusti
il viaggio serve ad arricchire la conoscenza a coltivare le capacita critiche a stabilire e a rafforzare i legami. e’ anche riconoscimento e stupore di quello che gli altri sono pensano e vivono. lo scopo e’ allenare il cuore e la mente a cogliere i fili dell invisibile, una sorta di pellegrinaggio nell animo umano verso la conoscenza che ci può anche cambiare la vita.
lasciato l'adriatico verde e selvaggio eccomi sul tirreno caldo e luminoso. diamante. arcipelago sagarote,
ho respirato
la polvere delle strade
l'odore dell asfalto
con la mia navicella
ed ora eccomi qua
dai confini del tempo dello spazio
a raccontare storie e filastrocche.
il sole al tramonto
colora di rosso l'orizzonte
io, adesso, anzi un secondo fa
bolla creativa ed espressiva
lascio parlare i miei gioielli
la ricerca e’ finita!
sono andato al mare con ioio
tutto il pomeriggio, fatto bagno
portato cesto con pomodori secchi
capperi sale marino origano olio
fresco di sagarote cipolla rossa pane
donde ne e’ poco mi e’ dato saperlo
allarcipelago ci sono due asinelle
incinte tutte e due, numerosi gatti
due cani, oche e galline
rane a gracidar e grilli per la testa
l arcipelago sagarote
e’ sicuramente uno
dei luoghi più creativi
di tutto il meridione
[e’] e non [e’]
vivono
in armonia
quando mi metto
in viaggio per itaca
mi auguro
che la strada
sia lunga e ricca
di avventure ed esperienze
sempre ho in mente itaca
raggiungerla
e’ il mio pensiero costante
se la trovo povera
non per questo
mi avra deluso
lei mi ha dato
il bel viaggio
senza di lei
non mi sarei messo
sulla strada (kavafis)
sette sono le stelle
ed ognuna ha un nome
merope. taigete. alcione. elettra. celeno.
asterope. elettra. maia augusta.
sebbene piccole
e povere di fulgore,
celesti son,
poiché sorgono e tramontano
al volere del padre zeus
che ordino loro
di segnalare l'inizio
dellestate e dellinverno
e lapprestarsi
della stagione dellaratura (…)
(arato. poema dei fenomeni)
Ferdinando Renzetti
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