domenica 26 gennaio 2014

Giorno della Memoria - Non dimentichiamo l'olocausto dei nativi americani



Una breve riflessione fatta co
n gli amici genovesi: Ci piacerebbe che la targa a Cavallo Pazzo fosse ripulita...

I Primi Americani dimenticati

È sempre lì la statua di Colombo, a Genova nella Piazza della Stazione Principe, in marmo bianco, forse un po' inzaccherata dai colombi; molti indiani che ho avuto ospiti ai miei corsi di storia delle popolazioni indigene d'America l'hanno guardata e considerata come il simbolo dell'invasione europea, della nostra cupidigia occidentale, che ha portato malattie e morte a chi già abitava sul continente americano.

Non siamo più in periodo di celebrazioni della "scoperta" (1992), in cui il movimento "Cinquecento Anni Bastano" fece sentire la sua voce; ora c'è indifferenza tra la gente, presa dalle difficoltà contingenti. Una volta il sottopasso di piazza Corvetto aveva dei murales dedicati ai grandi capi indiani, compresa una donna, Sarah Winnemucca, Paiute, che io avevo avevo suggerito di aggiungere, per non citare solo Nuvola Rossa o Toro Seduto e nessuno si è accorto che la targa a Cavallo Pazzo, a Villetta Di Negro, non si legge più, scurita nella generale incuria in cui è lasciata la villa

La storia come sempre non insegna, anche se ricordare l'incontro/scontro con gli indigeni americani ci aiuterebbe a capire meglio le culture diverse che sono qui con noi nel presente. Ci dovrebbe far capire che nel giorno della memoria sono molti i genocidi da ricordare, incluso quello dei nativi americani.

Anche l'insegnamento di Storia delle Popolazioni Indigene d'America non sarà più attivato dopo il mio pensionamento e così quello che poteva essere considerato un dovuto omaggio della città di Colombo ai Primi Americani (ed era l'unico corso in Italia) contribuirà invece al loro oblio.

naila.clerici@soconasincomindios.it

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