lunedì 12 agosto 2013

La persecuzione di Obama contro Snowden, Manning, Assange richiama la solidarietà di Peacelink

Obama: "Freedom...? Never!"


PeaceLink dichiara solidarietà a chi ha cercato e cerca ancora oggi di
difendere la libertà e la riservatezza dall'invadenza dell'amministrazione
Obama che perseguita Snowden, Manning, Assange in violazione dei più
elementari diritti umani. E' in atto un gravissimo tentativo di zittire
delle persone coraggiose e nonviolente che - mettendo a repentaglio la
propria vita - hanno usato e usano Internet per rivelare i crimini di
guerra americani e i retroscena della politica estera USA. Sono così
emersi in tutta la loro sconcertante gravità i retroscena che i mass media
non rivelano. Se tutto questo fosse fatto dalla Cina o dalla Russia, cori
di giornalisti si sarebbero levati e avremmo assistito ad una condanna
unanime delle "gravi violazioni dei diritti umani". Ma questa ondata di
indignazione oggi non c'è. La ragione è semplice: perché a violare i
diritti umani è la democratica amministrazione degli Stati Uniti.


- DIRITTI UMANI VIOLATI

La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle
libertà fondamentali stabilisce, al comma 1 dell'art. 21 (Libertà di
espressione), che "ogni persona ha (...) libertà di ricevere o di
comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da
parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera".

Ricordiamo che la Costituzione italiana ha introdotto la nozione di
libertà e segretezza della corrispondenza per la prima volta nel 1948
mentre lo Statuto Albertino la escludeva. L'articolo 15 della
Costistuzione contiene un principio supremo:

"La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di
comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità
giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge".


- SILENZI POLITICI E DISOBBEDIENZA CIVILE

Di fronte a fatti gravi compiuti dall'amministrazione USA, il ministro
degli esteri Emma Bonino non solo non concede asilo politico a Snowden ma
rimane silente rispetto alla difesa dei nostri diritti costituzionali. E
neppure Napolitano ha osato levare la propria voce. Eppure dovrebbe essere
garante della Costituzione.

E' evidente una obbedienza moralmente e giuridicamente inaccettabile di
fronte allo strapotere del potere di controllo che - in altre nazioni e in
altri contesti- avremmo definito "totalitario".

PeaceLink ha pubblicato un articolo di Patrick Boylan su Edward Snowden,
l'analista americano della NSA (National Security Agency) perseguitato dal
governo USA perché ha denunciato lo spionaggio illecito dell'ente
nazionale per la sicurezza.

Si veda http://www.peacelink.it/pace/a/38840.html

John Lewis, uno dei collaboratori di Martin Luther King, su Edward Snowden
ha dichiarato che egli sta continuando la tradizione di disubbidienza
civile teorizzata da Thoreau e messa in pratica da Gandhi e dallo stesso
King.


CHIUSI SERVIZI EMAIL INDIPENDENTI

Nell'articolo di Patrick Boylan si evidenzia un fatto grave che sta
accadendo in queste ore. Infatti chiude Lavabit, il servizio mail che
garantiva la riservatezza della corrispondenza di Snowden. Il sito è ormai
inutilizzabile. «Vorrei poter, da un punto di vista legale, condividere
con voi gli eventi che hanno portato alla mia decisione. Meritereste di
sapere; il primo emendamento dovrebbe garantirmi la libertà di parlare in
situazioni come questa», scrive Ladar Levisor, proprietario e animatore
del servizio di posta Lavabit.

Il messaggio non fa esplicitamente cenno alla vicenda Snowden, ma
l’oscuramento del servizio è ovviamente legato alla battaglia legale che
verte attorno al "Datagate" di Snowden.

Vedere
http://www.lastampa.it/2013/08/09/esteri/chiude-lavabit-la-mail-di-snowden-non-saremo-complici-di-un-crimine-NlhhIstqqepPtChaHT1JZP/pagina.html

Le tremende pressioni esercitate da parte del governo americano hanno
prodotto la cessazione delle attività, oltre che di Lavabit (8 ogosto),
anche di Silent Circle (9 agosto), ossia il giorno prima e il giorno
stesso della conferenza stampa di Obama.

A questo proposito Patrick Boylan scrive: "Nella lettera che ha inviato ai
suoi azionisti e ai suoi sottoscrittori, il Presidente di Lavabit ha
dichiarato che non intendeva spiegare quali pressioni siano state
esercitate. Ma ha precisato che "se il Congresso americano o i tribunali
non cambiano l'attuale assetto del sistema di spionaggio negli USA, è
altamente sconsigliabile affidare i propri dati e le proprie comunicazioni
ad una azienda qualsiasi statunitense". Ciò vuol dire niente Facebook,
Twitter, Skype, Gmail, Hotmail; niente Internet Explorer, Firefox, Chrome;
niente iCloud, ecc.. Perché tutte queste aziende - almeno questo è ciò che
si desume - forniscono le loro chiavi di accesso alla NSA. E l'azienda che
non le fornisce?  Non ha altra scelta che chiudere".

Vedere http://www.peacelink.it/pace/a/38840.html


APPELLO PER LA DIFESA DELL'ARTICOLO 15 DELLA COSTITUZIONE

Facciamo appello a tutti i sinceri democratici perché su questa vicenda si
crei un moto di indignazione.

Non possiamo accettare che la Costituzione Italiana (nello specifico
l'articolo 15 sulla libertà e la segretezza dell'informazione) venga
considerata una Cenerentola da violare impunemente e che i nostri diritti
siano considerati un semplice intralcio per le esigenze strategiche e
militari di controllo internazionale del governo degli Stati Uniti
d'America.

Chi vuole aderire a questo appello può scrivere a
volontari@peacelink.it


Alessandro Marescotti

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