domenica 28 aprile 2013
Campo lavoro per recupero ruderi a S. Godenzo (Fi) dal 1 al 5 maggio 2013
Organizziamo un campo lavoro dal 1 al 5 maggio, per continuare il
recupero dei ruderi e altri lavori primari necessari ai nuovi
insediamenti come recinzioni, orti e acque. Questo momento sarà anche
occasione d’incontro e di festa per tutte le persone interessate a
conoscere il luogo e approfondire il progetto.
Comune di S. Godenzo (Fi) Statale 67 Firenze-Forlì
Km 135 girare per Valle dell’Acquacheta
Dopo 4 km di sterrato, all’altro cartello per l’Acquacheta girare a
sinistra e seguire indicazioni per la Greta.
La Valle del torrente Acquacheta, nel Comune di San Godenzo (FI), dallo
spopolamento avvenuto negli anni cinquanta, ha visto i suoi
insediamenti, circa una trentina di nuclei di case sparse, avviarsi
verso un rapido decadimento, dovuto al totale abbandono.
I boschi, i campi e i pascoli inselvatichiti erano diventati solo aree
di raccolta (legname, castagne e funghi) e terreni di caccia per
utilizzatori non più abitanti nella valle. Solo verso la fine degli
anni settanta la bellezza di questi luoghi torna ad attrarre nuove forme
di fruitori (dagli escursionisti ai fungaioli, cacciatori,…) e una
generazione di giovani che costituisce delle comuni agricole,
insediandosi sul territorio alla ricerca di un modo di vivere diverso da
quello proposto dai modelli consumistici.
Il Podere La Greta, oltre ad altri insediamenti situati nel versante
romagnolo, è stato risistemato (a partire dal 1982) da un gruppo di
quei giovani; gli orti , i campi, i sentieri e le fonti sono tornati a
fornire le basi per una vita semplice e faticosa ma autonoma, appagante
e capace di futuro.
Oltre alla Greta altri insediamenti sono stati riabitati negli ultimi
dieci anni, mentre solo recentemente, altri due poderi (Corniolo e
Abetella) sono stati acquisiti da due nuclei di giovani che hanno già
iniziato a recuperarli, sebbene dei fabbricati originari non vi siano
che ruderi. La conoscenza reciproca e la condivisione dei valori e dei
progetti di vita, oltre alla contiguità dei rispettivi terreni, ha
permesso ai nuclei di costituirsi in gruppo e sviluppare un progetto
comune: la rinascita della valle, riabitarla, nel massimo rispetto
dell’integrità ecologica che la contraddistingue.
Le azioni proposte riguardano le modalità di recupero dei fabbricati,
dei terreni incolti e delle possibili attività di servizio e di
presidio del territorio che solo chi vive stabilmente sul luogo può
assicurare. Inoltre si propongono percorsi didattici soprattutto
orientati alle nuove generazioni come occasione di recupero di un
rapporto più profondo e diretto con l’ambiente naturale. Un
capitolo è dedicato anche alla gestione collettiva di nuovi terreni, in
parte già acquisiti, situati nel Parco Nazionale delle Foreste
Casentinesi in località Poggio Comune, tramite l’Associazione
Arcobaleno per l’Acquacheta, e alla proposta di gestione e d’uso
civico dei terreni e fabbricati demaniali facenti parte del podere Pian
di Sambuco, situato tra la Greta e i poderi Corniolo e Abetella.
Gli obiettivi delineati, sebbene semplici e raggiungibili, richiedono
ovviamente un dialogo e un confronto con tutti gli Enti territoriali
dell’area e tutti coloro che vorranno offrire il loro contributo;
questo documento vuole essere un po’ la prima tappa del percorso.
Tutto ciò significa progettare ecologicamente il futuro e agire sul
territorio con una conoscenza locale e profonda di esso insieme a un
tale rispetto da cercare di prevedere gli effetti delle nostre azioni da
oggi a trecento anni.
A presto
Jimmi, Simona, Albert, Elisa
Info. 3406794251, 3478801251
sabato 27 aprile 2013
Cacomela a Pieve di Trebbio - Programmi primaverili gioiosi
Eccoci finalmente in piena primavera, ed ecco i nostri prossimi appuntamenti:
Venerdi 3 maggio 2013Serata di donne al cacomela: aperto a tutte le donne che vogliono venire per stare in compagnia, cenare insieme, condividere esperienze, riflessioni... dalle 20 presso la nostra sede a Pieve di Trebbio (Mo)
Sabato 4 maggio 2013PER TROVARE SOLLIEVO AI VOSTRI DOLORI, PER SPERIMENTARE UNA BENEFICA SEDUTA DI TERAPIA MANUALE, IL CACOMELA PROPONE UNA GIORNATA DEDICATA ALL’OSTEOPATIA IL GIORNO 4 MAGGIO 2012. PER ULTERIORI INFORMAZIONI 3332428672 e altre info sotto
Domenica 5 Maggio 2013Grande festa di primavera con spettacoli per bimbe e bimbi, laboratori, musica e pranzo bio vegetariano a buffet!
Band musicale e narrazione teatrale a offerta libera per autofinanziamento
Il cacomela@gmail.com 320 6345096
Venerdi 10 Maggio 2013Ogni secondo venerdi del mese un gruppo di genitori si incontra per parlare, confrontarsi, allattare, fare una passeggiata, insomma stare insieme ai loro piccoli/e.
ilcacomela@gmail.com 3206345096
Sabato 25 Maggio 2013
MEDITIAMO INSIEME:
COME COLTIVARE LA CONSAPEVOLEZZA PER ESSERE FELICI!Sperimentiamo insieme la meditazione seduta, la meditazione camminata e ...una "merenda consapevole" secondo la tradizione del maestro zen vietnamita THICH NHAT HAHN
a seguire... una esperienza concreta e di vita: Rossella Malaguti presenta il libro di Marta Leri :"Il Riccio e la Castagna"“Il racconto del percorso verso la guarigione interiore e la serenità attraverso la meditazione, nonostante e grazie alla "grave malattia"
Dalle ore 15,30 alle 19,30 presso il Cacomela, parco sassi di Rocca Malatina
Si raccomanda la puntualità, è gradita la conferma della partecipazione
per info 3480310466
Info sul 4 Maggio:
SE SOFFRITE DI LOMBALGIA, CERVICALGIA, SINUSITE, COLITE…SE VI SENTITE SOTTOTONO, UN DOLORINO CONTINUO IN FONDO ALLA SCHIENA, UNA CAVIGLIA DOLENTE, UNA MAL DI TESTA ASSASSINO, UN TIC ALLA MANDIBOLA…PROVATE UN TRATTAMENTO OSTEOPATICO.
PER TROVARE SOLLIEVO AI VOSTRI DOLORI, PER SPERIMENTARE UNA BENEFICA SEDUTA DI TERAPIA MANUALE IL CACOMELA PROPONE UNA GIORNATA DEDICATA ALL’OSTEOPATIA IL GIORNO 4 MAGGIO 2012. PER ULTERIORI INFORMAZIONI 3332428672
E POI, PER COMPLETARE IL VOSTRO PASSAGGIO SULL’APPENNINO MODENESE, IL CACOMELA VI OFFRE, COME SEMPRE, INFINITE OPPORTUNITA’… CULTURALI, RICREATIVE, GASTRONOMICHE, SOCIALI…
IL CACOMELA: UN LUOGO DOVE TESSERE LA NOSTRA TELA
11 e 12 maggio 2013, Sant'Oreste (Rm) - Il Monte Soratte visto all'interno
Ci
siamo! l'11 e 12 Maggio a S.Oreste, pochi chilometri a Nord di
Roma, saranno aperti al pubblico i misteriosi ipogei artificiali del
Monte Soratte: vi condurremo all'interno di un sito unico in Italia e
con pochi uguali in Europa attraverso un fantastico flashback storico
che va dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri.
Lungo il
tracciato esterno saranno riprodotti con estrema fedeltà alcuni
scenari della seconda guerra mondiale mentre all'interno delle
gallerie potrete visitare gli ambienti bombardati della seconda
guerra mondiale che ospitarono per 10 mesi il Comando del General
Feld Maresciallo Albert Kesselring e ci spingeremo fino a 300 metri
sotto il calcare massiccio del Soratte ove potrete visitare alcune
delle "cellule di sopravvivenza" del Super-Bunker
anti-atomico pensato per il Governo d'Italia durante la guerra
fredda.
Grazie al lavoro costante di un manipolo di giovani
santorestesi questi ambienti sopravvivono e vengono resi oggi
fruibili con allestimenti sempre migliori e rinnovati: ci saranno
sorprese e parecchie novità sia al buio degli ipogei sia alla luce
del sole in superficie!
L'opera di valorizzazione di questo sito
straordinario non si è mai fermata e saremmo felici di avervi come
nostri ospiti. L'evento si svolgerà comunque, sia in caso di
maltempo sia in caso di sisma o... attacco atomico!.
Bunker Soratte Team
Info.
380.3838102
giovedì 25 aprile 2013
Festival delle Erbe - 4 e 5 Maggio 2013 a Giuliano Teatino (Chieti)
4 - 5 Maggio 2013 Agriturismo Campoletizia
Strada provinciale SP 32 - Giuliano Teatino (Chieti)
Prima Edizione
Missione
Non senza una punta di soddisfazione ci accingiamo ad organizzare la prima edizione del Festival delle Erbe. Nella stupenda cornice dell'Agriturismo Campoletizia, un luogo magico e immerso nella natura, dove le stagioni hanno
ancora il fascino delle cose antiche, dal 4 al 5 Maggio 2013, si alterneranno percorsi erboristici, convegni, laboratori, corsi, momenti ludici e altre attività conviviali. Il nostro approccio vuole essere quello olistico, di chi guarda la natura come ad un organismo unitario cercando di cogliere la sua interdipendenza.
Grazie alla semplice e genuina ospitalità dei due bravissimi titolari, Livia e Nicola, particolare attenzione verrà posta all’accoglienza, alle relazioni amicali e ai bambini/e con la ludoteca dei fiori. Il Festival vuole innanzitutto celebrare le bellezze della natura e invitarci a guardare il mondo delle erbe, delle piante, dei fiori, degli alberi con altri occhi, meno distratti e più sensibili nel percepire la sua forza vitale, lasciandoci coinvolgere dallo stupore di una farfalla che si posa su un esile filo d’erba o di una lumaca nascosta dietro una foglia o di un’ ape che plana dolcemente sui petali colorati di un fiore o di un tramonto che muore dietro una collina o di albero che si agita al vento primaverile…
Quanta vita e che vita! scorre per terra, immersi per non dire dispersi, come siamo, a rincorrere i nostri fatui pensieri e incapaci di apprendere la lezione che ci consegna la natura. Le piante sono una delle forme di vita più antiche della terra, silenti testimoni dell’ evoluzione dell’ umanità e del passaggio del tempo. Siamo portati a dare per scontata la loro presenza nella nostra vita, inconsapevoli della loro fondamentale importanza nell’ ecologia del pianeta, delle loro proprietà nutrizionali e terapeutiche e della misura in cui venivano venerate dai popoli antichi. Esse sono la forma vivente meglio riuscita.
La passione per la natura ci porta a conoscere meglio i territori, la loro storia, i loro saperi, i loro sapori, senza dimenticare i volti delle persone… I piedi di chi la ama calpestano orti e prati, fossi e viottoli, rupi e sentieri... Quante suole si consumano!
Sempre in silenzio e soprattutto chini, quasi a suggerire il giusto atteggiamento verso questi doni. Chi percorre questi sentieri vive lontano dagli onori della cronaca e dal suo clamore, dalle eccitazioni morbose e dalla fretta, dalla smania di apparire, preferendo rallentare i propri passi e magari fermarsi su un poggio per respirare a pieni polmoni aria fresca e pulita, asciugarsi il sudore e bere acqua di fonte. E davanti a tanta bellezza l’anima è insaziabile, non si cheta facilmente perchè ha bisogno continuamente di espandersi e allora anche l’occhio si inumidisce e la creatura non può far altro che ringraziare.
Idea e progetto di Michele Meomartino
Tel. 393.2362091 - michelemeomartino@tiscali.it
Per info. e programma:
Basta vivisezione, appuntamento a Roma il 28 aprile 2013
Domenica 28 aprile 2013 chi crede in un nuovo modello di ricerca scientifica antitetico alla barbarie nei confronti degli animali non umani si ritroverà a Roma per manifestare e dare voce a quegli esseri, gatti, cani, scimmie, topi, che, segregati in stabulari, sono vittime di atrocità per l’esclusivo interesse non della nostra salute ma dei profitti delle multinazionali farmaceutiche e per il tornaconto di una cerchia di baroni universitari che ricorrono alla sperimentazione animale per ricevere finanziamenti. La data scelta non è casuale. Il 28 aprile dell’anno scorso, infatti, alla fine di una manifestazione nazionale a Montichiari (BS) contro il lager di Green Hill un gruppetto di attivisti riuscì a sottrarre a quell’inferno diversi beagle destinati a finire nei laboratori di mezza Europa, alla mercé dei vivisettori. Le immagini di cuccioli liberati e passati attraverso il filo spinato sono diventate rapidamente vere e proprie icone. Nel luglio dello stesso anno il Corpo Forestale dello Stato sequestrò l’intera struttura di proprietà della Marshall Farm Inc. Fu l’inizio di un iter giudiziario conclusosi, grazie all’impegno di organizzazioni animaliste come Occupy Green Hill e la Lav, con la liberazione dei cani, prevalentemente cuccioli, tenuti in condizioni aberranti. L’11 aprile di quest’anno è stata depositata la sentenza con cui la Terza Sezione della Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio, il provvedimento del Tribunale del Riesame di Brescia che aveva disposto il dissequestro dei 2639 beagle destinati alla vivisezione. Si tratta, come ci tiene a mettere in evidenza la Lav, di una tappa fondamentale. I cani infatti erano stato posti sotto sequestro preventivo su richiesta della Procura di Brescia, per evitare il protrarsi dei delitti di maltrattamento e uccisione di animali. I principi stabiliti dalla Suprema Corte sono numerosi e di grande importanza: primo fra tutti quello secondo cui se vengono travalicati i confini della normativa speciale, che disciplina anche l’ attività di vivisezione, si rientra nell’alveo del maltrattamento di animali. Il 28 aprile è diventato, quindi, un giorno altamente simbolico, significativo, per chi lotta per un mondo migliore, nonviolento, basato sul riconoscimento dell’interdipendenza tra tutte le specie presenti nel pianeta (e tra questi e il mondo naturale) e per una scienza non truffaldina ma meritevole di questo nome, a misura, oseremmo dire, del vivente.
«Possiamo affermare con certezza – afferma Marco Mamone Capria, docente universitario, da lungo tempo impegnato sul fronte scientifico antivivisezionista – non solo che l'ideologia vivisezionista è falsa, ma che addirittura è vero l'opposto di quanto sostiene: e cioè che le ricerche su animali servono solo a fare da base...ad altre ricerche su animali. La più recente aggiunta a una già copiosa letteratura è l'importante articolo di J. Seoka e dei suoi collaboratori, “Genomic responses in mouse models poorly mimic human inflammatory diseases”, apparso sulla prestigiosa rivista americana PNAS, Proceedings of the National Academy of Sciences, l’11 febbraio di quest’anno».
Sabato scorso, intanto, cinque attivisti del Coordinamento Fermare Green Hill hanno dato vita ad un’eclatante azione nonviolenta barricandosi al quarto piano del Dipartimento di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano, in via Vanvitelli, documentando quanto più possibile, e riuscendo, dopo quasi dieci ore di occupazione, a mettere in salvo, portandoli via in decine di scatole, circa 200 topi e 17 conigli. Sono state, tra l’altro, scambiatele documentazioni relative alle singole gabbie, rendendo quindi 'inservibili' gli animali. Altri 800 dovrebbero essere salvati nei prossimi giorni. Certo, scatteranno le denunce per i coraggiosi militanti, ma quello che è stato fatto è encomiabile.
“La medicina – secondo Stefano Cagno, medico chirurgo da sempre in prima fila nella lotta alla vivisezione - non riesce a progredire come si vorrebbe perché la ricerca è basata in gran parte su un metodo non scientifico: la sperimentazione animale. Nel tentativo di comprendere i meccanismi biologici che determinano l’insorgenza di una malattia, molti ricercatori inducono artificialmente negli animali condizioni simili, ma mai uguali, a quelle che si riscontrano negli esseri umani. Analogamente, quando deve essere studiata una nuova sostanza che si ritiene possa avere proprietà terapeutiche, prima di essere somministrata ai nostri simili, viene data agli animali, per valutarne le capacità terapeutiche e l’eventuale tossicità. Ogni specie animale, però, possiede differenti caratteristiche anatomiche, genetiche,biochimiche, fisiologiche, patogenetiche e, quindi, ogni risultato ottenuto su una determinata specie non può valere per un’altra. La sperimentazione animale è un grave errore che storicamente ha provocato alla salute umana taciuti fino ad un recente passato dai mezzi di comunicazione di massa”.
“Ci si dovrebbe chiedere – incalza Marco Mamone Capria – come mai i vivisettori sono così restii a fare riprese nei loro laboratori e perché la documentazione disponibile è quasi interamente scaturita da incursioni di attivisti. Si guardi la puntata “Uomini e topi” di Report mandata in onda nell’ottobre 2004 per rendersi conto di quanto accada là dentro”.
Solo nel triennio 2007-2009 (dati pubblicati sulla G.U. n.53 del 03.03.2010 ai sensi del decreto legislativo 116/92) sono stati uccisi per “fini sperimentali” 2.603.671 animali.
La scrittrice e psicoterapeuta Annamaria Manzoni è, dal suo punto di vista, ancora più netta: “anche noi, come Martin Luther King, abbiamo un sogno e anche il nostro è di giustizia, di riscatto, di trasformazione epocale, che urge verso la sua necessaria realizzazione. Il nostro è il sogno di vivere in un mondo dove ogni essere vivente abbia diritto al rispetto, di spezzare, per conto degli animali, l’ultimo anello della catena in cui il più forte abusa del più debole”.
Appuntamento, dunque, domenica 28 aprile a Roma per una grande marcia organizzata dal Coordinamento Antispecista e da Animal Amnesty. L’intento, tra l’altro, è di far sì che la data diventi per tutti la “Giornata della liberazione animale”. Il corteo partirà alle 14 circa da P.za Della Repubblica e attraverserà via Terme di Diocleziano, via Amendola, via Cavour , piazza dell’Esquilino, via Liberiano , piazza S. Maria Maggiore, via Merulana, largo Brancaccio, via Merulana, viale Manzoni, via E. Filiberto, per concludersi in piazza di Porta S. Giovanni (vicino alla statua di S. Francesco).
Francesco Pullia
..............................
Altro intervento sullo stesso tema:
"Per la prima volta saranno ammessi al dibattito, studiosi
stimati sul piano internazionale che argomenteranno la
proposta di indirizzare ricerca e finanziamenti pubblici
verso nuove metodologie"
Mercoledì 17 Aprile 2013 si è riunito presso il
Ministero della Salute, il tavolo tecnico-scientifico sui
metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali dove
erano presenti i "nostri" ricercatori, scelti tramite
consultazione popolare dal movimento animalista, contro i
rappresentanti privati e istituzionali di centri che
utilizzano animali nella ricerca (ISS – AIFA – Istituto
Zooprofilattico Brescia – Federazione società europee di
tossicologia – RTC - Istituto Mario Negri -
Farmindustria).
L’incontro è stata una "presentazione" in cui non sono
però mancati momenti di acceso contrasto tra le parti
contendenti. I lavori sono quindi iniziati ed il prossimo
passo sarà una documentazione scientifica da presentare in
tempi brevi al Ministero della Salute. Obiettivo ulteriore
che ci siamo prefissati e per cui proveremo a batterci è
quello di arrivare a far trasmettere questo storico
confronto in streaming, per offrire la massima trasparenza e
per mascherare quella che noi consideriamo con assoluta
certezza una FALSA SCIENZA LEGALIZZATA.
Riccardo Oliva
mercoledì 24 aprile 2013
Chi troppo vuole.... Grillo stringe!
La vittoria di Pirro e di Grillo.
Contro ignoranza la ragion non vale.
L'ha fatta Grillo fuori dal pitale.
Con tutto il suo gridar che cosa ottenne?
Al trono d'incollare ottantottenne.
Ch'altro non spera che un inciucio grave
con scusa ch'egli dee salvar la nave.
Sicuro è d'essere l'unico nocchiero
(scusate se a me non sembra vero).
La stella sua più non farà scintille;
da milioni, seguaci saran mille.
Chi troppo vuole spesso nulla stringe
e non v'è d'uopo interrogare sfinge:
Beppe col fido (e ricco) Casaleggio
presto saran oggetto di dileggio.
Altro che amministrare lor lo Stato!
Dura l'avrebber con picciol caseggiato.
Piccì col trentacinque contò niente;
col venticinque Grillo è come assente.
Cosa sperava? Rodotà signore?
Se vero, uscir dovea mostrando onore.
Se a ottantadue il sesso più non tira
la smania del poter giunge alla pira.
Se passa il tram una volta sola
vacuo è chi guida prender per la gola.
La riforma non c'è neanche stata;
controriforma s'è digià avverata.
Speriam almen grillini attenti ai conti
e men del loro capo siano tonti.
Luigi Caroli
|
Giuseppe Altieri: "Umbria. No all'uso di pesticidi ed altre sostanze chimiche nocive in agricoltura..."
Dipinto di Franco Farina
Agli organi istituzionali competenti
al fine di effettuare adeguate indagini
Le linee guida per la produzione integrata, attraverso cui vengono erogate enormi risorse dei pagamenti agroambientali europei attraverso le mis 214 del PSR Regionale Umbro (lo stesso vale per le altre regioni, ndr), prevedono l'uso prioritario dei mezzi tecnici biologici, come Rame e Zolfo, per la cura delle patologie vegetali dei cereali, tra l'altro efficaci s non migliori dei prodotti chimici
Questi ultimi, purtroppo, vengono invece autorizzati, come tutti gli anni, dal "Derogatore" di professione locale Dr.Natalini della regione Umbria e dai suoi dirigenti (ed Assessore), pur non essendo previsti nei disciplinari di Produzione Integrata dei frumenti duro e tenero.
Inoltre, nella produzione integrata dovrebbe essere prevista la scelta prioritaria di varietà "resistenti" alle fitopatie... cosa spesso non applicata in quanto gli agricoltori preferiscono puntare alla quantità di produzione, trascurando la resistenza varietale... nonchè la rotazione, anche questa talvolta derogata per cause climatiche
Dai disciplinari di produzione integrata regione Umbria, redatti sulle linee guida nazionali del MIPAAF... rileviamo infatti
...(omissis)...
DIFESA FITOSANITARIA
2.1 OBIETTIVI
Nell’ambito di un’agricoltura sostenibile, la difesa fitosanitaria integrata deve avere come obiettivo
prioritario la riduzione dell’impiego dei principi attivi, i quali devono essere scelti, tra quelli che
garantiscono una efficace protezione delle colture, in funzione del minor impatto nei confronti dell’uomo
e dell’ambiente. Il ricorso ai fitofarmaci dovrà essere inoltre limitato mediante l’applicazione di mezzi di
difesa alternativi (agronomici, fisici, genetici, biologici) e, quando disponibili, di modelli previsionali,
privilegiando quando possibile la prevenzione.... (e la prevenzione si fa col rame e non coi prodotti chimici sistemici, ndr..)
.... omissis...
Possono essere utilizzate tutte le sostanze attive previste dal Reg. (CE) n. 834/2007(Agricoltura Biologica, ndr) e successive
modifiche a condizione che siano regolarmente registrate in Italia per la coltura e per l’avversità con
eccezione di quelle classificate come T (tossici) e T+ (molto tossici) che potranno essere utilizzate solo
se specificatamente indicate nelle norme tecniche di coltura.
...omissis)..
DEROGHE ALLE NORME DEI DISCIPLINARI DI AGRICOLTURA INTEGRATA
Le aziende, in seguito al verificarsi di avversità biotiche ed abiotiche possono richiedere particolari
deroghe al Servizio Tecnico Agronomico della Regione Umbria , per impieghi di trattamenti fitosanitari
non previsti dai disciplinari in oggetto. Le deroghe verranno concesse a seguito di specifica richiesta scritta
dell’azienda o di tecnici delegati contenente le seguenti indicazioni:
intestazione ed ubicazione dell’azienda o dell’area interessata;
la coltura o i gruppi di colture per le quali si richiede la deroga;
l’avversità;
le motivazioni che giustificano l’intervento;
Il servizio preposto provvederà tempestivamente alla risposta e comunque non oltre tre giorni lavorativi
successivi alla data di ricevimento, riservandosi la possibilità di eseguire sopralluoghi per accertare la
necessità dell’intervento.
Nel caso di deroghe a valenza territoriale, il Servizio tecnico agronomico
provvederà all’inserimento delle stesse nei relativi bollettini fitosanitari con l’individuazione dell’ambito
territoriale nel quale si potranno applicare.
...omissis...
-----
Ora, però
Come ogni anno, da circa un decennio, si "approfitta" della richiesta di deroga da parte di un Agricoltore, in questo caso il signor Spazzoni titolare Az Agricola la Pescara..., commerciante di grano internazionale e credo anche di agrofarmaci chimici (... cosa da verificare... ha anche un figlio titolare di azienda agricola...)...
(mi sembra che anche in anni passati fu lo Spazzoni a chiedere deroghe all'uso di prodotti chimici di sintesi sui cereali, ma non ne sono sicurissimo....)
...laddove vengono rilevati sintomi di un malattia (Septoriosi) del Grano ... (malattia praticamente inesistente fino a dieci anni fa in Umbria)
per autorizzare trattamenti chimici con diversi principi attivi di sintesi...
...per una malattia che potrebbe essere prevenuta con prodotti rameici innocui per la salute, (prodotti tra l'altro molto più economici di quelli chimici di sintesi)...
che possono essere usati in maniera preventiva con la Concia del Seme (che, invece, viene effettuata anche essa con prodotti chimici pericolosi per l'ambiente e di scarsa efficacia, come dimostrano i continui attacchi successivi dei patogeni in primavera...)
...e sul campo nella fase dell'inizio levata...
in particolare i prodotti biologici rameici ad assorbimento, combinati con zolfo, in forma liquida,
o sotto forma di Polvere di zolfo Ramata al 5 -10%....
...ma anche alla comparsa dei primi sintomi, per proteggere le ultime foglie e la spiga, le più importanti per la produttività del grano... con grande efficacia, come possono confermare molti agricoltori biologici locali
Inoltre, e questa è la cosa grave,
sulla base della presenza di septoriosi su una azienda che chiede la deroga a utilizzare prodotti chimici di sintesi, senza applicare prioritariamente le tecniche biologiche suddette previste dai disciplinari, nella parte generale, ma non scritte nella scheda colturale, dove c'è scritto solo che per tale fitopatia non sono previsti internventi e che solo la regione può attivare la Deroga in caso di patologie presenti... (a proposito... ma nel disciplinare non c'è scritto che si doveva privilegiare la prevenzione? ...ma quando ci sono i sintomi la malattia è gia in atto... non è tardi?)...
...I tecnici e i dirigenti della regione umbria autorizzano l'impiego di diversi pesticidi chimici sintetici in Tutta la regione (vedasi allegata comunicazione ufficiale ricevuta dall'Albo Agronomi di perugia ieri pomeriggio con bollettino ufficiale regionale), in deroga ai disciplinari di produzione integrata, senza dare priorità all'uso del rame e dello zolfo, previsti dal disciplinare... principi attivi da privilegiare in quanto non pericolosi e sicuramente meno tossici di quelli chimici...
Ma in tal modo si avvelena il grano (base della dieta italica) di tutta la regione... anche se probabilmente i residui chimici rientrano nelle "norme di legge"...
Seguendo questa prassi gli agricoltori percepiscono il pagamento agroambientale...
in fondo per comprare pesticidi...
il cui uso in italia è andato sempre crescendo grazie a tali escamotage, che hanno portato a un risultato agroambientale negativo;
e che definire truffe è riduttivo in quanto trattasi di danni reiterati e dolosi per l'ambiente e la salute umana ed animale, per cui il Dr. Natalini è stato più volte diffidato dal sottoscritto...
Dal unto di vista scientifico agroecologico, oltre che normativo...
...invece di consigliare gli agricoltori un intervento con zolfo e rame prima che il grano cresca in primavera, consentando in tal modo di non avere attacchi di patogeni, evitando di inquinare l'ambiente...
...si aspetta che inizino i primi sintomi delle malattie per poi, con gli agricoltori spaventati per la paura di perdere i raccolti, autorizzare in porcedura di deroga, fungicidi chimici, i quali:
...si aspetta che inizino i primi sintomi delle malattie per poi, con gli agricoltori spaventati per la paura di perdere i raccolti, autorizzare in porcedura di deroga, fungicidi chimici, i quali:
1. non risolvono assolutamente il problema in quanto il danno è per lo più ormai fatto
2. inquinano l'ambiente
3. danneggiano la salute degli operai agricoli e dei consumatori
4. danneggiano il grano che potete vedere è tutta calpestato con righe lungo i campi per le ruote dei trattori, con conseguenti perdite sul raccolto... spesso anche con trattamento chimico ripetuto sotto la spigatura...
5. comportano spese notevoli e molto maggiori per gli agricoltori, rispetto al trattamento di zolfo e rame preventivo...
2. inquinano l'ambiente
3. danneggiano la salute degli operai agricoli e dei consumatori
4. danneggiano il grano che potete vedere è tutta calpestato con righe lungo i campi per le ruote dei trattori, con conseguenti perdite sul raccolto... spesso anche con trattamento chimico ripetuto sotto la spigatura...
5. comportano spese notevoli e molto maggiori per gli agricoltori, rispetto al trattamento di zolfo e rame preventivo...
insomma un vero e proprio disastro Agroecologico e sanitario (rispetto soprattutto al recente D.lgs. n. 150 del 14 agosto 2012 sull'uso sostenibile degli agrofarmaci)
Ben architettato dai funzionari dei serrvizi fitosanitari regionali, come il Dr. Natalini della Regione Umbria e altri suoi colleghi in tutta Italia, credo...( bisognerebbe verificare il regime di deroghe nelle altre regioni)
Ben architettato dai funzionari dei serrvizi fitosanitari regionali, come il Dr. Natalini della Regione Umbria e altri suoi colleghi in tutta Italia, credo...( bisognerebbe verificare il regime di deroghe nelle altre regioni)
Inoltre
I disciplinari di agricoltura integrata rappresentano una vera truffa Comunitaria e non sono nemmeno controlalbili ne verificabili... in quanto basati su semplici e presunte riduzioni di inputs chimici, con previsioni di interventi ammessi spesso molto superiori al normale uso nell'agricoltura convenzionale... e più volte censurate dalla Corte dei Conti UE
I disciplinari di agricoltura integrata rappresentano una vera truffa Comunitaria e non sono nemmeno controlalbili ne verificabili... in quanto basati su semplici e presunte riduzioni di inputs chimici, con previsioni di interventi ammessi spesso molto superiori al normale uso nell'agricoltura convenzionale... e più volte censurate dalla Corte dei Conti UE
A seguire, anche una mia nota inviata a suo tempo alla Federbio e ai referenti ministeriali e regionali,
sull'avvelenamento dei cereali in Italia, a cominciare dal seme
(con allegata la nota informativa della Coldiretti Piemonte, effettuata con finanziamenti del PSR Piemonte ... mis 111 ...comunicazione e assistenza..., ndr... che indica la concia chimica del seme, invece di quella biologica )
------------------------------ -------
in tal modo da diversi anni si iniziato a trattare il grano con prodotti chimici cosa che nessuno faceva prima dei programmi agroambientali europei, come da statistiche nazionali...
Proprio un bel servizio all'Ambiente alla salute e, soprattutto alle Multinazionali del settore chimico agrofarmaceutico
Prof. Giuseppe Altieri
Regione Umbria
Giunta Regionale
|
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE, UMANE E STRUMENTALI
|
Servizio Servizio fitosanitario regionale
|
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
N. 2061 DEL 08/04/2013
OGGETTO:
|
Disciplinare riguardante la difesa fitosanitaria e controllo delle infestanti. Deroga al limite di impiego di prodotti fitosanitari su frumento per il controllo della septoriosi.
|
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, 165 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 9 agosto 1991, n. 21;
Visto il Regolamento interno di questa Giunta;
Vista la Determinazione Dirigenziale n. 1706, del 25 marzo 2013, con cui è stato approvato il “Disciplinare di produzione integrata della Regione Umbria. Sezione- Difesa fitosanitaria e controllo delle infestanti. Annualità 2013” che, al Capitolo “Indicazioni e norme generali”, al paragrafo 11) “Deroghe alle norme dei disciplinari di agricoltura integrata” prevede la possibilità di concessione, da parte del Servizio Fitosanitario Regionale (SFR), di deroghe alle limitazioni di impiego di fitofarmaci nella lotta alle patologie delle colture;
Vista la richiesta di deroga inoltrata dalla seguente azienda a seguito di attacchi di patogeni fungini su frumento duro:
Soc. Agricola La Pescara di Spazzoni Giuseppe e c. s.a.s. voc. Stazione Fraz. Crocefisso 06059 Todi (PG) N. Prot. 0044986 del 27.03.2013;
Preso atto che in data 28.03.2013 l’ Ispettore fitosanitario Dr Giovanni Natalini ha effettuato un sopralluogo presso la suddetta azienda constatando la presenza di attacchi diffusi di septoriosi ;
Tenuto conto del recente e particolare andamento climatico che ha fortemente condizionato la coltura del frumento dal punto di vista agronomico e fitosanitario;
Viste, altresì, le ulteriori richieste di sopralluogo per accertare la presenza di septoriosi su coltivazioni di frumento, si reputa opportuno intervenire nei confronti della septoriosi su tutto il territorio regionale , impiegando le sostanze attive (s.a.) indicate nelle relative linee guida nazionali 2012/2013, secondo le indicazioni riportate in tabella:
Coltura
|
s.a.
|
Avversità
|
Note e limitazioni
|
Frumento duro e tenero
|
Azoxystrobin
Propiconazolo
Tetraconazolo
(Ciproconazolo+Procloraz) (1)
Picoxystrobin
Pyraclostrobin
|
Septoriosi
Stagonospora nodorum
Septoria tritici
|
Interventi da effettuarsi in presenza di attacchi diffusi alla fase fenologica di inizio levata.
Possibile una miscela tra le s.a. indicate.
Indipendentemente dall’ avversità al massimo 2 interventi anticrittogamici all’ anno
(1) Solo in formulazioni Nc e Xi
|
Il Dirigente
D E T E R M I N A
1. di autorizzare, in deroga alle limitazioni stabilite nel disciplinare di agricoltura integrata approvato con D.D. n. 1706, del 25 marzo 2013, i trattamenti fitosanitari su frumento tenero e duro su tutto il territorio regionale con le modalità indicate nella tabella :
Coltura
|
s.a.
|
Avversità
|
Note e limitazioni
|
Frumento duro e tenero
|
Azoxystrobin
Propiconazolo
Tetraconazolo
(Ciproconazolo+Procloraz)
(1)
Picoxystrobin
Pyraclostrobin
|
Septoriosi
Septoria tritici, Stagonospora nodorum
|
Interventi da effettuarsi in presenza di attacchi diffusi in corrispondenza della fase fenologica di inizio levata.
Possibile una miscela tra le s.a. indicate.
Indipendentemente dall’ avversità al massimo 2 interventi anticrittogamici all’ anno
(1) Solo in formulazioni Nc e Xi
|
2. di notificare il presente provvedimento alle Ditte:
-Soc. Agricola La Pescara di Spazzoni Giuseppe e c. s.a.s. voc. Stazione Fraz. Crocefisso 06059 Todi (PG);
-Molini Popolari Riuniti Ellera Umbertide , V. Repubblica 6 Umbertide, per la successiva trasmissione alle Aziende agrarie interessate;
3. di disporre, altresì, la pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito Internet della Regione nella parte riguardante il Servizio fitosanitario regionale dell’ area tematica Agricoltura;
4. di dichiarare che l'atto è immediatamente efficace.
Perugia lì 08/04/2013
|
L’Istruttore
Giovanni Natalini
|
Istruttoria firmata ai sensi dell’ art. 23-ter del Codice dell’Amministrazione digitale
|
Perugia lì 08/04/2013
|
Si attesta la regolarità tecnica e amministrativa
Il Responsabile
|
Giovanni Natalini
| |
Parere apposto ai sensi dell’ art. 23-ter del Codice dell’Amministrazione digitale
|
Perugia lì 08/04/2013
|
Il Dirigente
Paolo Pergolari
|
Documento firmato digitalmente ai sensi del d.l.g.s. 7 marzo 2005, n.82, art. 21 comma 2
|
Oggetto: I: Prof. Altieri al Direttivo FEDERBIO-UPBIO. Nota tecnica: avvelenamento Semi di cereali e coltivazioni (con sostegno dei fondi agroambientali). All.to Pubblicità Coldiretti Piemonte PSR - Mis 111
Si richiede di trasmettere alle commissioni competenti Mnisteriali, Regionali e della Commissione UE
e di adoperarsi per immediato ricorso alla corte dei Conti e nelle altre sedi competenti
Si segnala la possibilità di istituire una causa per danni professionali, ambientali e sanitari nei confronti delle rappresentanze sindacali agricole italiane, che hanno manipolato da almeno un decennio, i recepimenti dei programmi agroambientali e in generale dei PSR regionali, negando le priorità agroambientali, chiaremente richieste dai regolamenti comunitari di riferimento e ostacolando la riconversione biologica dell'agricoltura italiana
saluti
Giuseppe Altieri