domenica 28 aprile 2013

Campo lavoro per recupero ruderi a S. Godenzo (Fi) dal 1 al 5 maggio 2013



Organizziamo un campo lavoro dal 1 al 5 maggio, per continuare il
recupero dei ruderi e altri lavori primari necessari ai nuovi
insediamenti come recinzioni, orti e acque. Questo momento sarà anche
occasione d’incontro e di festa per tutte le persone interessate a
conoscere il luogo e approfondire il progetto.

Comune di S. Godenzo (Fi) Statale 67 Firenze-Forlì
Km 135 girare per Valle dell’Acquacheta

Dopo 4 km di sterrato, all’altro cartello per l’Acquacheta girare a
sinistra e seguire indicazioni per la Greta.

 
La Valle del torrente Acquacheta, nel Comune di San Godenzo (FI), dallo
spopolamento avvenuto negli anni cinquanta, ha visto i suoi
insediamenti, circa una trentina di nuclei di case sparse, avviarsi
verso un rapido decadimento, dovuto al totale abbandono.

 I boschi, i campi e i pascoli inselvatichiti erano diventati solo aree
di raccolta (legname, castagne e funghi) e terreni di caccia per
utilizzatori non più abitanti nella valle. Solo verso la fine degli
anni settanta la bellezza di questi luoghi torna ad attrarre nuove forme
di fruitori (dagli escursionisti ai fungaioli, cacciatori,…) e  una
generazione di giovani che costituisce delle comuni agricole,
insediandosi sul territorio alla ricerca di un modo di vivere diverso da
quello proposto dai modelli consumistici.

Il Podere La Greta, oltre ad altri insediamenti situati nel versante
romagnolo, è stato risistemato (a partire dal 1982) da un gruppo di
quei giovani; gli orti , i campi, i sentieri e le fonti sono tornati a
fornire le basi per una vita semplice e faticosa ma autonoma, appagante
e capace di futuro.

Oltre alla Greta altri insediamenti sono stati riabitati negli ultimi
dieci anni, mentre solo recentemente, altri due poderi (Corniolo e
Abetella) sono stati acquisiti da due nuclei di giovani che hanno già
iniziato a recuperarli, sebbene dei fabbricati originari non vi siano
che ruderi.  La conoscenza reciproca e la condivisione dei valori e dei
progetti di vita, oltre alla contiguità dei rispettivi terreni, ha
permesso ai nuclei di costituirsi in gruppo e sviluppare un progetto
comune: la rinascita della valle, riabitarla, nel massimo rispetto
dell’integrità ecologica che la contraddistingue.

Le azioni proposte riguardano le modalità di recupero dei fabbricati,
dei terreni incolti e delle possibili attività di servizio e di
presidio del territorio che solo chi vive stabilmente sul luogo può
assicurare. Inoltre si propongono percorsi didattici soprattutto
orientati alle nuove generazioni come occasione di recupero di un
rapporto più profondo e diretto con l’ambiente naturale.  Un
capitolo è dedicato anche alla gestione collettiva di nuovi terreni, in
parte già acquisiti, situati nel Parco Nazionale delle Foreste
Casentinesi in località Poggio Comune, tramite l’Associazione
Arcobaleno per l’Acquacheta, e alla proposta di gestione e d’uso
civico dei terreni e fabbricati demaniali facenti parte del podere Pian
di Sambuco, situato tra la Greta e i poderi Corniolo e Abetella.

Gli obiettivi delineati, sebbene semplici e raggiungibili, richiedono
ovviamente un dialogo e un confronto con tutti gli Enti territoriali
dell’area e tutti coloro che vorranno offrire il loro contributo;
questo documento vuole essere un po’ la prima tappa del percorso.

Tutto ciò significa progettare ecologicamente il futuro e agire sul
territorio con una conoscenza locale e profonda di esso insieme a un
tale rispetto da cercare di prevedere gli effetti delle nostre azioni da
oggi a trecento anni.


A presto
Jimmi, Simona, Albert, Elisa


Info. 3406794251, 3478801251

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