Oltre l’80%
degli europei è esposto a livelli di particolato superiori a quelli fissati
dall’Organizzazione mondiale della sanità
Secondo uno studio
dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblicato oggi,
«L'esposizione a lungo termine al particolato fine (PM2,5) può provocare
l'arteriosclerosi, dei disturbi alla nascita e delle malattie respiratorie tra i
bambini». Il progetto Review of evidence on health aspects of air pollution
(Revihapp) suggerisce anche un eventuale legame con lo sviluppo neurologico,
la funzione cognitiva ed i diabeti e conferma i collegamenti causali tra
il particolato PM2,5 ed i decessi dovuti a malattie cardiovascolari e
respiratorie.
Queste ricerche
sono state effettuate su richiesta della Commissione europea nel quadro del
riesame 20143 della politica Ue sulla qualità dell'aria.
Il commissario
europeo all'Ambiente, Janez Potočnik, ha sottolineato che «La politica dell'Ue
in materia di qualità dell'aria deve fondarsi sui dati scientifici più recenti.
E' per questo che ho chiesto all'Oms di condurre questa ricerca. I legami che
stabilisce tra l'inquinamento atmosferico e la salute umana confermano la
necessità di intensificare la nostra politica in questo campo: questo sarà un
contributo essenziale al riesame del 2013 della politica di qualità
dell'aria»
Oltre l'80% degli
europei è esposto a livelli di particolato superiori a quelli previsti dalle
linee guida sulla qualità dell'aria dell'Oms del 2005. Questa esposizione priva
in media ognuno di noi di 8,6 mesi della nostra vita. Secondo studi recenti, I
collegamenti già esistenti tra il PM2,5 e la mortalità è a livelli inferiori
alla soglia di 10 µg/m3 all'anno stabilita dall'Oms che quindi raccomanda un
riesame dei suoi stessi dati entro il 2015. Il rapporto raccomanda anche di
apportare nuove modifiche alla legislazione Ue, dato che il valore limite
attualmente stabilito dalla Direttiva Ue per le PM2,5 è due volte più elevato di
quello delle linee guida dell'Oms.
Zsuzsanna Jakab,
direttrice regionale dell'Oms per l'Europa, ha evidenziato che «Ancora qualche
anno fa, mancavano prove irrefutabili, le norme e le regole applicabili
all'inquinamento atmosferico non erano sufficientemente centrate sulla salute
umana. Diversi anni di ricerche coordinate dall'Oms hanno fornito le prime stime
quantitative del numero di malattie legate al particolato fine ed hanno al
presente stabilito dei collegamenti tra gli inquinanti atmosferici e lo stato di
salute. Siamo convinti che queste nuove conoscenze ci porteranno a politiche più
stringenti in materia di controllo dell'inquinamento, al fine di proteggere la
salute dei cittadini europei»
Lo studio Oms
evidenzia nuovi elementi di prova riguardanti gli effetti a lungo termine
dell'esposizione all'ozono (O3) sulla mortalità e dovuti a malattie respiratorie
e decessi di persone predisposte a causa di malattie croniche. Questi risultati
si aggiungono a quelli precedentemente ottenuti sugli effetti a breve termine,
che prende in esame la regolamentazione Ue in vigore. Sembra anche che
l'esposizione al'ozono abbia un'incidenza sullo sviluppo cognitivo e la
salute riproduttiva, comprese le nascite premature. LO studio raccomanda
l'elaborazione di linee guida sulla qualità dell'aria per le concentrazioni
medie di ozono a lungo termine.
Revihapp raccomanda
anche una nuova linea guida sulla qualità dell'aria per il biossido di azoto
(NO2), un gas tossico prodotto dai processi di combustione utilizzati per il
riscaldamento, la produzione di elettricità e, soprattutto, dai motori dei
veicoli. Nuovi studi hanno associato le esposizioni al NO2, a breve e lungo
termine, a decessi, ricoveri ospedalieri e sintomi respiratori, a concentrazioni
uguali o inferiori a quelli attuali stabiliti dall'Ue.
Un rapporto tecnico
completo, nel quadro del Revihapp, sarà disponibile le prossima primavera. Nel
frattempo, Potočnik ha dichiarato il 2013 "Anno della qualità dell'aria" con
l'obiettivo di evidenziare l'importanza dell'aria pulita per tutti e per
privilegiare azioni miranti a migliorare la qualità dell'aria nell'Ue.
Mentre ci irrorano di particolato con le scie chimiche, ci informano che lo
stesso particolato è letale per la nostra salute...
le stesse rilevazioni, ed altre molto più gravi, dette qualche anno
fa dai nostri illustri ricercatori, Gatti e Montanari, sono servite
ad estrometterli dal mondo scientifico...
Pino Delle Donne
P.S.:
Gatti e Montanari hanno dimostrato scientificamente che Tutte le patologie
degenerative sono direttamente collegate al particolato <Pm2,5, e che le
dimensioni di esso sono inversamente proporzionali alle temperature di
lavorazione ed alla gravità delle patologie stesse!
E'
allucinante/sconcertante assistere alla pubblicazione di queste notizie con il
candore tipico di chi fino a ieri ha usato ferocemente l'ostracismo verso chi ha
avuto il grande coraggio di farlo prima di loro...
Eppure
per riverginarsi bastava andare a Casablanca...
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