sabato 2 febbraio 2013

Ideologie d’accatto – Aborto e pensiero vegano, politically correct…



“Il meglio è nemico del bene” dicevano i saggi anziani di Calcata per descrivere la mania migliorativa, astratta dal quotidiano, dimostrata da pensatori che non hanno altro da fare se non immaginare cosa “sarebbe meglio in funzione di…”. I filosofi, i religiosi ed i politici racchiudono nel loro novero gli umani peggio dotati alla vita. E da quando le speculazioni mentali hanno oltrepassato l’ambito solitamente loro congeniale osserviamo che, anche dove potrebbe esserci semplice adesione alla propria natura, ovvero nel mondo femminile ed in quello dell’alimentazione, appaiono idee bislacche mascherate da “innovazioni” e miglioramenti della società.
Tempo fa era apparsa sulla scena una sedicente associazione a difesa della vita chiamata Donne e Animali che aveva lanciato un appello “rivolto a vegetariane/i e vegane/i perché facciano sentire la propria voce in difesa del diritto di aborto, partecipando ai cortei dell’8 marzo come vegetariane/i e vegan per il diritto di aborto”.
Le animaliste abortiste pensavano che non mangiar animali e derivati animali non fosse il risultato di un generico rispetto per la «Vita», e in questo momento in cui l’attacco all’autodeterminazione delle donne in materia di maternità si fa sempre più violento si mobilitarono per difendere il diritto delle donne all’interruzione di gravidanza.
Così giustificandosi: “Rifiutando di mangiare animali, noi rifiutiamo quella concezione «essenzialistica» della vita che ritiene degna di rispetto e di esser difesa la sola vita umana persino nelle sue forme potenziali (embrioni e feti di poche settimane). Per noi, sono degni di rispetto e di essere difesi gli individui senzienti, che cioè sono soggetti di una esperienza cosciente, che sono in grado di provare sensazioni, di avere idee, di intrattenere relazioni emozionali e sociali con altri soggetti, che hanno una storia – anche minima – fatta di esperienze passate ed aspettative sul futuro. I miliardi di animali non umani abbattuti ogni anno per il consumo di carni e derivati rientrano in pieno in questa definizione ed è per questo che abbiamo scelto di non partecipare alla loro messa a morte diventando vegetariane/i e vegane/i. Sappiamo che ritenere vite non umane adulte più degne di rispetto di vite umane, seppure potenziali, ci potrebbe far accusare di essere «anti-umani».
Ed infatti una reazione c’è stata, sempre dal mondo dei vegani, ecco le obiezioni portate da Joe Fallisi: “Dunque ne discende che gli individui (magari solo momentaneamente) definibili come non capaci “di una esperienza cosciente” (o dal logos imperante definita tale), ovvero “di provare sensazioni, di avere idee, di intrattenere relazioni emozionali e sociali con altri soggetti” (i quali, com’è ovvio, decidono per loro tale definizione – v. qualunque bimbo seriamente autistico, che possiede senz’altro la sua vita interiore, spesso ricchissima, ma nessuna volontà o desiderio di “intrattenere relazioni” di alcuna sorta “con altri soggetti”) e di avere “una storia – anche minima – fatta di esperienze passate ed aspettative sul futuro” (tutte cose, anche queste, decise da un qualche collettivo), possono e anzi persino devono essere spazzati via, eutanasizzati. Quanto poi al fatto che in tale (ampia) categoria non rientrerebbero, chissà perché, gli animali non umani (delle cui “idee” – e “coscienza” -, com’è ovvio, nessuno di noi sa nulla e che tuttavia hanno TUTTO INTERO il diritto di non venir torturati e reificati dal tirannoantropo), solo la FALSA coscienza, alleata con un implacabile politically correct, può sostenerlo. Fatto salvo un equo – e a sua volta vitale – principio di autodifesa, tutte le forme di vita in natura dovrebbero poter svilupparsi e seguire i loro specifici ritmi e percorsi. Ogni intrusione e manipolazione tirannica dovrebbe essere percepita ed evitata in quanto tale. Già ora guardiamo (quando non resi ciechi e abietti) con ammirazione sconfinata il prodigio di una foresta libera. Ci riempie il cuore di un’immensa felicità e neppure per noi conta NULLA che essa e i suoi abitanti abbiano oppure no “idee” e “coscienza”.
Forse dovrei esprimere anche un mio parere su questo tema, sì, dovrei farlo… ma non in questo contesto… poiché ormai il discorso è diventato sin troppo lungo… Mi riservo pertanto di scrivere la mia opinione in merito alle “ideologie alimentari” ed allo “spirito naturale” che dovrebbe contraddistinguere tutti noi umani in un altro articolo e forse in un altro blog.. anche per ampliare il discorso….
Paolo D’Arpini

1 commento:

  1. Si,il tema dell'aborto nell'ambito del movimento underground è sempre sato mooooolto delicato.
    Ricordo gli interventi di Giannozzo Pucci degli anni settanta su NonViolenza ,Vegetarismo e Aborto.
    La miscomprensione nasce dal fatto di non avere una percezione metafisica chiara.
    Personalmente credo che tutti gli esseri viventi (senzienti è una discriminante di comodo!) sono tali perchè un Essere Spirituale li vivifica abitando in quelle forme della Natura: vegetali,animali,umane,oltreumane,etc...
    come chi guida un motorino o una utilitaria o un'auto da corsa o un camion sono sempre esseri umani dalle stesse caratteristiche con gli stessi doveri e relativi diritti;così sono tutti Esseri Spirituali dalle stesse caratteristiche a rendere viventi le varie forme di vita..è l'Essere Spirituale che li abita che rende viventi una pianta,un animale o un umano.
    Le forme sono statiche senza che il Guidatore spirituale dall'interno li azioni rendendole viventi.
    Il concepimento avviene quando un Essere Spirituale disincarnato di corpo grossolano decide di scegliere quella coppia per fare esperienza della forma umana.
    Quindi l'aborto è uccidere questa nuova forma vivente,impedendo all'Essere spirituale d'incarnarsi e sperimentare cosi una tremenda sofferenza.
    Ricordiamoci sempre il detto di Saggezza: chi non può ridare la Vita non può toglierla.
    Sono molto interessato ai vostri commenti su queste riflessioni.
    Auguro a tutti gli Esseri Felice Vita.Om Tat Sat
    gino sansone

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