lunedì 12 novembre 2012

La solita lotta tra capitalismo ed enti finanziari, con risvolti dittatoriali nascosti


Col sorcio in bocca


Ante scriptum
Dal punto di vista umano condivido la denuncia fatta dall'autore di questo articolo nei confronti di Murray, un magnate privo di  dignità, ma... leggete il mio commentino in fondo pagina (P.D'A.)
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La faccia indegna del capitalismo americano
Dunque, negli USA ha vinto Barack Obama. Uno che crede nei diritti e perfino (incosciente) nel diritto alla salute come diritto universale. E pensa, eversivo che non è altro, che i ricchi debbano pagare più tasse.
Tutti felici, tutti contenti? No, per niente. Le borse mercoledì sono andate giù da far paura, a dimostrazione che i capitalisti mondiali vivono l'elezione di Barack Obama una iattura (per alcuni non cambierà nulla, può anche darsi, ma questa disperazione tra quel 2% della popolazione più ricca del mondo mi fa solo piacere).
Poi l'uomo, per carità, ha alle spalle tutte le contraddizioni e i limiti che conosciamo, ma sicuramente è meglio di Mitt Romney e Paul Ryan, che non si sono risparmiati nulla in questo infernale anno di campagna elettorale (per me, non so voi, meno durano, meglio è).
Ma andiamo al titolo di questo articolo, la faccia indegna del capitalismo. Esagero? Giudicate voi: Robert Murray, il numero uno della più grande compagnia privata di estrazione del carbone negli USA, già noto per aver costretto i suoi dipendenti a finanziare Romney, ha licenziato 163 dipendenti. Il motivo? La rielezione di Barack Obama.
Dunque? Dunque un bastardo interessato al mero profitto, richiamandosi finanche alla Bibbia e a Dio, in un momento di crisi nera, nerissima, ha letteralmente gettato in mezzo ad una strada 163 famiglie per mera ripicca personale. Lui continuerà a macinare utili, a fare milioni di dollari, cosa volete che gliene importi?
Questa crisi sta portando alla luce qualcosa che forse, negli ultimi 30 anni, anche a Sinistra avevamo dimenticato: la faccia indegna del capitalismo. Una volta tentavano di nascondersi, concedendo qualche diritto qua e là, ora che la torta si è ristretta anche per loro, dimostrano tutta la propria immoralità e malvagità nel cercare di sfruttare il lavoro degli altri per arricchirsi quanto più possibile.
Murray non è l'eccezione, è la regola: le eccezioni, semmai, sono le persone come Olivetti, che stabiliva che il più alto stipendio in fabbrica non dovesse essere 10 volte superiore al più basso.
Diceva Enrico Berlinguer che noi lottavamo "per una società socialista che difenda tutte le libertà, meno una: quello di sfruttare il lavoro di altri esseri umani. Perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane." Lo diceva nel 1968.
Lottare per una società del genere (chiamatela anche Pippo, come vi pare) mi pare che sia un degno obiettivo per tutti quelli che oggi aspirano a costruire una Nuova Sinistra. O, almeno, ci provano.

Pierpaolo Farina - Qualcosa di Sinistra

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Mio commentino: Qui Pierpaolo Farina  riprende il tema caro ai marxisti che hanno preferito -da sempre- allearsi con l'alta finanza ed osteggiare il mondo capitalista del lavoro. La ragione è semplice: l'alta finanza è amorfa e adattabile alle esigenze politiche il capitalismo tende a salvaguardare solo i suoi interessi privatistici. Ma cosa è meglio agli effetti della libertà e della democrazia?  Secondo me non sono solo due facce della stessa medaglia...  Forse l'alta finanza è  peggio poiché è solo speculazione senza lavoro ed è in mano a nomi conosciuti da sempre che perseguono fini globalizzanti ma limitati al vantaggio di una specifica fazione.  Per quanto riguarda il cosiddetto "diritto alla salute" di Obama  mi pare  che trattasi del solito escamotage per ampliare il controllo sulle masse, con l'inserimento di microchip obbligatori.  E poi sulle tasse che i ricchi dovrebbero pagare va detto che ci sono certi ricchi che non figurano fra i ricchi e questi ricchi sono tutti nell'alta finanza e nel mondo bancario, quello stesso dell'emissione monetaria a debito (signoraggio bancario). Quelli però non sono solo "ricchi" sono in realtà i veri dominatori del mondo.. tant'è che hanno appoggiato e fatto rieleggere lo stesso Obama e sono aldilà di qualsiasi controllo. 
Paolo D'Arpini



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