martedì 20 dicembre 2011

Note aggiunte per l'incontro collettivo ecologista del solstizio estivo 2012



Lettera di Enzo Parisi

Alcuni Amici che si riconoscono nell’Ecologia Profonda si sono visti a Sassuolo e hanno ragionato sulla realizzazione di quelli che erano stati definiti con un termine non bellissimo ma chiaro gli “Stati generali dell’Ecologia Profonda”, da tenersi a Roma il 23 e 24 giugno (solstizio d’estate).

Un evento di cui personalmente sento veramente la necessità, perché sono convintissimo che l’ecologia profonda sia la principale delle medicine da somministrare agli umani per guarire dalla follia generale che li attanaglia e dall’egoismo deleterio ed eccessivo che inizia a bruciare e sconvolgere la vita sulla Terra. Bisogna quindi fare squadra per diffondere questa filosofia e farla assumere quale punto di interpretazione e guida della vita.

Proprio per questo è opportuno che l’evento sia un momento positivo e concreto per la difesa della vita, per quanto possiamo e sappiamo fare.

Mi sembra necessario però cominciare a sciogliere alcuni nodi e fare chiarezza su alcune questioni.

Chi partecipa. Al di là di sigle o nominalismi anche diversi, l’idea è che l’evento sia rivolto a quanti condividono l’ecologia profonda, ritenendo, senza voler mettere il cappello sopra nessuno, che il bioregionalismo, la biospiritualità, il naturismo ed altri ancora siano, a mio giudizio, termini che fanno parte dell’ecologia profonda e sono un modo di guardare il grande cerchio da un punto di vista diverso ma coerente.

Non parliamo però di riunione Ecologista, termine troppo riduttivo e che nel lessico attuale intende soprattutto l’ecologia di superficie, quella della politica attuale e del greenwashing. Penso che noi vogliamo essere assolutamente altro.

Perché. Bello l’incontro tra le persone e approfondire e conoscere diversi punti di vista, e arricchirci culturalmente, ma ritengo che questo non sia esaustivo e che non possa mancare al termine dell’incontro un punto di esito, quale un documento finale, un manifesto, un programma, la nascita di una Associazione, o comunque un qualcosa che faciliti la praticabilità di una nostra spinta a operare nella società umana e nella Vita.

Dove. Bisogna assolutamente facilitare la partecipazione da tutta l’Italia, senza rendere di fatto impossibile il dar corso alla volontà di essere presenti. La scelta deve cadere quindi sulla città di Roma (non si era parlato di Sala delle Colonne?) o in luogo facilissimamente raggiungibile senza auto partendo da Roma Stazione ferroviaria. Sull’evento ha dato la disponibilità ad impegnarsi anche Daniel Tarozzi de Il Cambiamento, che vive a Roma.

Se l’incontro debba essere di uno o due giorni mi sembra ancora da valutare, in relazione alla disponibilità degli interessati a prendervi parte.


Eventi precedenti. Milano e Genova saranno sedi di incontri primaverili sull’ecologia profonda. A presto i relativi programmi. Altre occasioni spero che vengano organizzate.

Cari saluti, Enzo Parisi


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Risposta di Paolo D'Arpini

Bene, che si possa parlare dell'incontro per il solstizio estivo 2012 in varie ottiche mi sembra un'arricchimento sostanziale, per cui ringrazio Enzo Parisi per la sua nota. Per quanto riguarda il titolo dell'evento il generico "Incontro Collettivo Ecologista" non è poi così riduttivo, essendoci il sottotitolo "Per l'ecologia profonda, il bioregionalismo, la biospiritualità e per un riabitare gentile e solidale della Terra".

L'ubicazione dell'area romana è stata prospettata per una facilitazione di raggiungibilità da varie parti d'Italia. Il fatto che l'incontro debba protrarsi per due giorni è necessario vista la quantità degli argomenti ed il numero dei partecipanti che debbono poter esprimersi pariteticamente e con gli stessi tempi, se lo desiderano. Questo è il metodo più prossimo ad una democrazia diretta.

Per quanto riguarda il fatto dello svolgimento in città, forse semplifica il raggiungimento con mezzi pubblici ma crea difficoltà per l'alloggio ed il vitto.. e noi sappiamo che l'aspetto della convivialità è essenziale alla creazione di uno spirito comunitario.. Se altrimenti ognuno è costretto ad arrangiarsi qui e lì.. quale sarebbe la differenza fra una banale conferenza convegno di partito e questo incontro "ecologista"?

Si sta cercando quindi una sede idonea ad ospitare tutti i partecipanti, eventualmente in una struttura pubblica, in area metropolitana, in ogni caso raggiungibile con mezzi pubblici.

Ma è anche importante sapere il numero dei partecipanti in anticipo.. altrimenti si rischia di fare un flop... o al contrario di far gonfiare indebitamente l'organizzazione rendendola una cosa farraginosa e burocratica.. (vedi esempio di seminari new age ed affini).

Pertanto lavoriamo nelle linee guida già preannunciate e che sin'ora hanno incontrato il favore dei destinatari interessati all'incontro. Se Daniel Tarozzi è disponibile a collaborare può prendere contatto con Riccardo Oliva, Benito Castorina, Stefano Panzarasa ed altri che già a Roma stanno lavorando al progetto...

Cordiali saluti, Paolo D'Arpini

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