Da 11 anni mi onoro di collaborare con l’Università delle Terza Età “Danilo Dobrina” di Trieste. Un’esperienza della quale sono debitore all’Università nel suo insieme, Presidenza, Direzione, Segreteria, ed alle e ai partecipanti agli incontri. Un’esperienza che a malincuore concludo e che non si ripeterà per le ragioni che spiego.
Avevo proposto e programmato tre argomenti per l’anno accademico in corso, due sono stati ammessi, il terzo “Lampi di Storia sulla Palestina”, approfondimento di un tema già altre volte da me trattato nella stessa Sede, è stato escluso.
Ho chiesto per iscritto le ragioni di ciò e mi è stato risposto a voce che non era il momento per tale trattazione. Una esclusione, che considero censura, dalla quale non posso prescindere.
Viviamo tempi in cui parlare di tante cose è difficile, ma, nel solco dell’interrogativo posto da Primo Levi, “Se non ora, quando?”, penso che proprio per questo si debba parlarne.
Un’ultima considerazione, posso immaginare che Codesta Università, come accade oramai ad altre Università, Istituzioni, editoria ecc., possa essere stata oggetto di pressioni nel prendere la decisone che ha preso.
Qual’ora così fosse, quale occasione migliore per non badarci. Avrebbe ricordato il gesto che il Rettore dell’Università di Padova, Concetto Marchesi *, compì il primo dicembre 1943. Gesto che segnò un’epoca non molto diversa dalla nostra.
Giorgio Stern
Lettera Aperta - Trieste 21 novembre 2025