Massimo Mazzucco ha pubblicato sul suo sito Luogo Comune l'articolo "L'Universo è un ologramma". (https://luogocomune.net/ scienza-e-tecnologia/l- universo-%C3%A8-un-ologramma# comments). Mazzucco scrive fra i commenti all'articolo: " Confesso che la prima volta che ho sentito parlare di universo olografico mi è venuto da sorridere. Mi sembrava un concetto assurdo. Il gatto di Schrodinger poi mi sembrava una barzelletta. Ora però ho cominciato a leggere i libri di Faggin, e inizio a intuire qualcosa di profondamente vero in questa teoria apparentemente assurda.
L'unica cosa reale, a quant17 - #1 - redazione:
" Concordo con te riguardo l'apprezzamento dei libri di Faggin e anche che la mente faccia fatica ad abbracciare concetti così profondi. Vi sono esperienze però meno straordinarie rispetto a quella vissuta da Faggin - e anche da numerose altre persone e non solo quelle di NDE - che ci possono aiutao pare, è l'infinita limitatezza del nostro cervello nell'abbracciare concetti così profondi."
Ho risposto a Mazzucco: #re a comprendere la parte fondamentale del messaggio di Faggin, ovvero che la Coscienza non è un epifonemo del cevello, come scrissero i teosofi a fine ottocento per tentare di arginare i disastri della scienza materialista-riduzionista globalizzante ora ben evidenti. Sul web sono numerosi i video relativi alle conversazioni tra il fisico David Bohm e il teosofo Jiddu Krishnamurti ad esempio: https://www.youtube.com/ watch?app=desktop&v= aU5WXHdFaic&hl=it&cc_lang_ pref=it
Dal libro di Faggin "Oltre l'invisibile" : “I moderni scienziati riscoprono solo antiche verità. Religione e scienza, nell’antichità, erano collegate più strettamente di due gemelli. Con attributi reciprocamente convertibili, la scienza era spirituale e la religione era scientifica. L’intuizione spirituale era pronta a supplire i limiti dei sensi fisici. Una volta separate, la scienza esatta rifiuta l’aiuto della voce interiore, mentre la religione diviene una semplice teologia dogmatica; e ognuna è solo un cadavere senz’anima” H.P. BLAVATSKY, Iside svelata
Nel mondo d’oggi, la scienza si occupa della realtà esteriore e la spiritualità della realtà interiore. I loro scopi e le loro visioni sono talmente differenti che c’è un abisso a dividerle. Infatti, la maggior parte dei fisici considera la realtà interiore un epifenomeno, cioè un’illusione, e quindi non la ritiene nemmeno un problema degno di studio.
La spiritualità si basa su esperienze unitive che cambiano radicalmente il senso della propria vita, la relazione tra sé e l’universo e la concezione della realtà fisica. L’esperienza di unione tra il mondo esteriore e quello interiore crea un forte bisogno di comprendere la natura della realtà più profonda, che si rivela in un vissuto straordinario.
Le religioni sono dottrine e pratiche di vita basate su filosofie e dogmi che hanno una forte connessione con la spiritualità, perché spesso fondate da persone ispirate da profonde esperienze spirituali. Le religioni si occupano del bisogno spirituale delle persone mediante dogmi e riti, che raramente conducono a quelle esperienze trasformative che ne sono all’origine. Esse hanno poco in comune con la scienza, e la mancanza di una base esperienziale ne rende pressoché impossibile l’unione
https://accademiadellaliberta.
Ho inviato a tutte le Scuole Superiori di Biella mail riguardo ad alcuni interventi di Faggin nelle Scuole Superiori e Università, con l'auspicio che possano fare altrettanto.
Qui qualche suggerimento aggiuntivo: https:// accademiadellaliberta. blogspot.com/2024/09/lettera- aperta-ai-docenti-delle.html "Federico Faggin – “Coscienza e Spiritualità” – Tavola rotonda on line 12/4/2024 www.youtube.com/watch?v= lDSl07c3tMg nella quale la psichiatra-psicoterapeuta Erica Poli a 2,43' afferma: “la questione cruciale è il fatto che dobbiamo cambiare la metodologia di studio . Questo fu un tema già visto alla Normale di Pisa 10 anni fa in un convegno sulla soggettività nella scienza – Allora dobbiamo ripartire da delle autoevidenze che non sono dogmatiche ma sono quello su cui si basa ciò che noi siamo. … e questo comporta che il metodo sperimentale venga fatto non in forma oggettiva ma in forma soggettiva, cioè esperienze personali … se non capiremo questo finiremo in una catastrofe. E se invece capiamo questo finiremo in un’altra catastrofe, cioè quella del significato etimologico della parola catastrofe che è capovolgimento, inversione di rotta…” Federico Faggin ovviamente concorda.
In questo intervento del 2014 –stesso anno in cui alla Normale di Pisa si tenne il convegno sulla soggettività della scienza - Erica Poli - a 22’ ca – presenta le scoperte del dr. Hamer - la scienza soggettiva delle 5 leggi biologiche: https://www.youtube.com/
Ad alcuni è parso un po' discutibile che da anni abbia collegato le ricerche teosofiche a quelle del dr. Hamer, oltre ovviamente a quelle di Bernardino del Boca e che ora abbia incluso anche quelle di Faggin. Da quanto scritto prima mi pare però evidente che così sia."
Paola Botta Beltramo
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