La sera del 31 luglio 2023, nel parco della Rocca Rangoni di Spilamberto, abbiamo assistito alla proiezione del film “La Donna Elettrica”, che narra della battaglia di una donna islandese contro l'inquinamento elettromagnetico e la distruzione dell'ambiente in conseguenza del processo industriale e consumista. In questo film, uscito nel 2018, la storia racconta che una bambina di 4 anni, che vive nel Donetsk, è stata assegnata per l'adozione alla protagonista.
La bambina, Nika, vive in un orfanotrofio perché la guerra le ha portato via i genitori e la nonna. E siamo, al massimo, nel 2018. Ma di che guerra stiamo parlando? Forse della guerra che dal 2014 ha insanguinato il Donbass, regione ucraina, da parte delle milizie del suo stesso paese? Come scritto da Sara Reginella ne "La guerra fantasma"? Secondo me nessuno (o quasi) di coloro che hanno assistito al film, hanno afferrato questo particolare, pensando che ci si riferiva alla "guerra di Putin".
"Peccato" che questa sia iniziata il 24 febbraio 2022 e proprio in conseguenza dell'oppressione ucraina contro la minoranza russofona. Persino la Repubblica, nella sua recensione pubblicata all'uscita del film menziona la guerra in corso in quei luoghi...
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