giovedì 22 settembre 2022

Uso dello scostamento di bilancio - “Fabbricare e sfabbricare è tutto un lavorare”.



Chi governa il Paese, avendo urgente bisogno di fare un’azione, deve trovare il suo finanziamento.

Le “promesse elettorali economiche serie” (da rispettare) e le “emergenze” (terremoti, caro bollette, grandinate, ecc.) sono azioni che, per la loro realizzazione, necessitano del finanziamento.


Il Governo ha due possibilità:  1. Nuovo debito; 2. Trovare − nel bilancio in corso − la somma occorrente eliminando qualche azione prevista (nel bilancio).


Il debito italiano attuale non è sostenibile. (Eppure c’è chi lo vorrebbe aumentare.)

Il bilancio annuale è approvato e realizzarlo è fondamentale.


Il bilancio prevede tutte le “Entrate” da utilizzare per le “Uscite”: spese pubbliche e investimenti (molto interessanti sono gli investimenti che riducono le spese).


Le “Entrate” italiane sono garantite dai lavoratori dipendenti e dai pensionati; per i rimanenti italiani, la loro capacità contributiva (art. 53 della Costituzione) è affidata al loro dovere civico e al loro livello di onestà (bassissimi nei furbetti), mentre la (notevole) “evasione fiscale” è fondata sui ricorrenti immancabili “condoni”(che educano alla citata evasione) e sulle inesistente “manette agli evasori”.


Nell’attuale momento esistono le esigenze delle promesse elettorali (voto 25 settembre 2022) e delle diverse emergenze (compreso il rincaro delle bollette).


Che fare? Debiti? o scostamento di bilancio?


Sintetizziamo la narrazione di un’azione concreta di scostamento di bilancio sulla “Sicurezza Stradale italiana”.

La Sicurezza Stradale in Italia era ignorata dalle Istituzioni da 60 anni (1948-2008).


Il suo costo sociale annuale  è pari a circa n. 2 punti del PIL (un poco diminuito per effetto dei consecutivi Piani decennali UE e/o ONU di riduzione del 50% dei morti e feriti gravi; obiettivi mai raggiunti dagli italiani).

Risultavano vani gli ininterrotti nostri richiami ai politici (1) a prendere gli opportuni provvedimenti.


Finalmente, chi vinse le elezioni politiche del 2006 volle onorare la sua condivisione sulla Sicurezza stradale.

Ci informarono sulle difficoltà del bilancio 2007; niente Sicurezza Stradale.


Ci informarono sul bilancio 2008: “Contiene 35 milioni di euro per la Sicurezza Stradale. E’ poca cosa; quasi simbolica. Nel prossimo bilancio, 2009, sarà consistente.”


Ma, ad aprile 2008 si rivota e arriva un nuovo Governo che aveva promesso agli elettori la scomparsa dell’ICI sulla prima casa.  Il nuovo Governo Berlusconi-Tremonti, per la copertura della mancata “Entrata” da ICI prima casa, sceglie lo scostamento di bilancio.


Tra le azioni del bilancio colpite c’è la Sicurezza Stradale per 17,5 milioni di euro.

Pertanto: Risparmio ICI vs immutata incidentalità stradale (persone morte e ferite sulla carreggiata delle nostre strade pubbliche). (Ci consideriamo società civile, pacifica, umana.)


Per conoscere la fine dei rimanenti 17,5 milioni di euro stanziati in bilancio, furono effettuate oltre 320 telefonate (inutili) ai Deputati (non eletti ma nominati dai partiti) per presentare una interrogazione. Trovammo un Senatore (eletto) che la presentò; ma, ad oggi, siamo senza risposta.


Il Governo Draghi (attualmente ancora in carica per la gestione provvisoria, in attesa del nuovo governo del dopo elezioni del 25 settembre) ha già scostato dal bilancio diverse decine di miliardi di euro: “Quali sono le azioni di bilancio annullate?”.


Il nuovo Governo, se intende realizzare qualche sua promessa elettorale, ci dirà come le finanzierà? Riteniamo che debba esserci un po’ di trasparenza e che sia un nostro diritto essere informati.

Infine, ricordiamo che lo scostamento di bilancio appartiene all'Italica cultura del “Fabbricare e sfabbricare è tutto un lavorare”.


Vito de Russis






(1)     Intense sollecitazioni durante le campagne elettorali da parte di “ADP-Associazione Diritti dei Pedoni di Roma e del Lazio” e, dal 2000, anche da «“Camminacittà”-Federazione italiana per i diritti del Pedone e per la salvaguardia dell’ambiente»

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