venerdì 1 ottobre 2021

Atac. La "lastricazione" procede...



La eguaglianza? Adda venì . . .  tra altri 73 anni.

L'Atac ha diritto a riscuotere la tariffa da ogni suo viaggiatore. Il viaggiatore non in regola viene multato. 
Quanto costa quel controllo? e quanto incassa l'Atac? (costo/benefici). 

Anche tutte le persone che a Roma sono in possesso del titolo di viaggio (biglietto, abbonamento, ecc.)  hanno tanti e tanti diritti da riscuotere dal gestore del Tpl romano (doveri del gestore che sembra ignorare): in primus, il rispetto della dignità della persona-viaggiatore e la sicurezza stradale. 

Sfatiamo la nebbia fumosa pubblicitaria sul Tpl romano: l'evasione tariffaria del Tpl romano non è spaventosa; 
non è cresciuta; non è ad un terzo degli utenti (sui bus con 100 viaggiatori, la squadra di 3-4 Controllori non 
ha mai "catturato e contravvenzionato" 10 senzabiglietto); non ha mai minimamente compromesso le finanze 
dell'Atac.

Il servizio pubblico, compreso il Trasporto pubblico-Tpl, viene finanziato dalle Amministrazioni. 
Nella gestione possono essere previste delle partecipazioni (biglietti, ticket, ecc.). 
Nel bilancio del Tpl il 65% del finanziamento proviene dalle Amministrazioni (Comune e Regione con Contratti 
di servizio); il restante 35% del finanziamento dovrebbe provenire dagli utenti che ne usufruiscono, con la 
eventuale co-partecipazione dei cittadini residenti. 

Questa co-partecipazione avviene in due forme: 1. come utenti (uso del Tpl); 2. con prelievo fiscale locale 
(ovvero, "costo indiretto per residente"). 

La quota del "costo indiretto per residente" romano, incassato dall'ATAC da ognuno dei 2.823.000 residenti è 
stato, per esempio, di euro 326 nel 2010; euro 317 nel 2011; euro 348 nel 2012. (L'abbonamento annuo era 
di 230 euro, aumentato a 250 euro da giugno 2012).

La domanda nasce spontanea: <<Queste 2.823.000 persone residenti a Roma che versano all'ATAC quel 
"costo indiretto per residente", hanno solo doveri (inquinamenti, traffico, insicurezza, ecc.) e nessun Diritto?>> 
Cosa offre il Tpl Atac a chi è in possesso del titolo di viaggio?

L'offerta per gli utenti ATAC peggiora nel tempo e migliora la concorrente dell'ATAC, quella mobilità urbana 
dell'automobile che è sul 70% della mobilità totale, 

Un esempio. 
Se nel 2012 le fermate Tpl di superficie erano 8.722 e sono diventate 6.446 a febbraio 2019 - conservando 
l'abusiva massiccia e ininterrotta occupazione di quelle aree impedendone l'uso ai mezzi pubblici; occupazione 
abusiva ignorata da tutti - sono stati liberati oltre 85 km. di carreggiata: con quali effetti? 1. sulla mobilità 
Tpl: Zero metri di "corsia riservata " per Tpl; 2. sulla mobilità ciclabile: Zero metri di "piste ciclabili" sulla 
carreggiata; 3. sulla mobilità pedonale: massacrata dalla scomparsa di n. 2.276 fermate Tpl (oltre un terzo 
di quelle esistenti) e aumento della tariffa del 50%; 4. sulla mobilità automobile: grande gioia e aumento 
della egemonia: gli oltre 85 km. di carreggiata - pari alla distanza stradale da Roma a Civitavecchia - 
liberata per il parcheggio auto private sulla rete stradale pubblica romana. 

Vito de Russis





1 commento:

  1. Post Scriptum dell'autore: "Caro Paolo, ancora tempi tristi e cupi.
    Ricordo che nella settimana successiva al 2 dicembre 1969 (l'italico evento pari all'11 settembre 2001 USA) circolava il libricino "La strage di Stato", la controinchiesta condotta dall'avv. Eduardo Di Giovanni sulla strage di Piazza Fontana a Milano; tragico evento che cambiò il mondo del lavoro italiano: Padroni più forti e Sindacati dei lavoratori istituzionalizzati immediatamente (maggio 1970 - "Statuto dei lavoratori": Legge n. 300/20.5.1970). La strage di morte sul lavoro continua con i consueti rabbiosi, dolorosi e vuoti MAI PIU' (e qualche ora di sciopero sul luogo della tragica morte del lavoratore e/o nel Comune).
    Con la tecnologia 2021, nelle 48 successive al suo deposito, la Sentenza su Mimmo deve entrare in conoscenza, diffusione e discussione in tutte le facoltà di Giurisprudenza di tutte le Università Statali italiane. Perchè è dalla Scuola che deve partire la diffusione della informazione ai 60 milioni di italiani: la Legge non ammette ignoranza. Io che ho condiviso e, potendo, avrei compiuto tutto quello che ha compiuto Mimmo, ho il diritto di sapere perchè rischio il carcere anche per un solo giorno. 24 ore senza Libertà sono lunghe lunghe da passare. 4.805 giorni di carcere a Mimmo . . . . .
    E' da quella Sentenza che devo sapere e capire se accanto ai Diritti e alle Libertà devo continuare ad avere la Uguaglianza, la Fratellanza e a riconoscere la Dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana.
    Buona salute e viva cordialità.
    Vito De Russis"

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