martedì 29 giugno 2021

Tribù indiane Capitale e Proletari nella Storia del Nord America di Giorgio Stern - Recensione

 


“I bambini saranno ostaggi per garantire il buon comportamento della loro gente” Così definì gli scopi della Carlisle Indian Industrial School il suo fondatore tenente Richard Henry Pratt.

Dal 1880, ammassati nelle “riserve”, gli Indiani conoscono umiliazione, miseria, acculturazione.  Le famiglie si videro sottratti i figli, mandati in una scuola dell’est definita “tecnica”, la Carlisle Indian Industrial School, in realtà un vero e proprio riformatorio, per di più lontanissimo dalle “riserve”. La storia di questa famigerata “scuola” si rivela densa di violenze e di suicidi infantili.  

Dal 1879, e per quasi cento anni, ai bambini nativo-americani viene impedito, pena severissime punizioni, di esprimersi nella propria lingua. Ne conseguì che l’uso delle lingue autoctone decadde, poiché i genitori, volendo evitare ulteriori ritorsioni sui loro figli evitarono, non solo di insegnare, ma anche di parlare nella propria lingua in loro presenza. 

E di pari passo con l’esproprio dell’identità l’Indiano vedeva il progressivo esproprio di quanto gli restava della terra.

Tratto da:

Tribù indiane Capitale e Proletari nella Storia del Nord America

Giorgio Stern © Zambon Editore





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