sabato 19 dicembre 2020

Lettera a me stessa...



Ciao Caterina, ecco le mie mani sulla tastiera del computer, scrivo per distrarmi e intanto parlotto con la collega di fronte, che è carina e fa quel che si può.

Ho tanta voglia di essere abbracciata da qualcuno che mi voglia bene, ma un bene vero, tipo Viola o Paolo o qualche amica, ma non saprei bene quale.

Le poesie di Chandra Livia Candiani le sto leggendo, piano piano, ma sono poco comprensibili, le rileggerò e prenderò quello che mi danno. Sempre poesie sono e sono piene di nuvole, di uccelli, di voci, di odori. Sogno il letto che mi aspetta dopo il mio pranzo frugale che oggi sarà e base di zuppa di lenticchie e cavolo nero.

La cucina sta diventando una mia grande passione e un passatempo. Mi piace cucinare per altri ma mi piace anche cucinare solo per me stessa. Sento che il mio corpo risponde bene a questa attenzione e cura che gli riservo. Anche l'occhio vuole la sua parte e le mie zuppe sono sempre anche abbastanza belle oltre che buone. Oggi devo ricordarmi di fare il rinfresco così domani posso fare il pane. Mi spiace un po' non dedicare abbastanza tempo alla maglia e alle camminate, ma questo fine settimana cercherò di recuperare.

E anche meditare. Quei video di Tolle di questi giorni sono stati fantastici, specialmente l'ultimo che spero di aver modo di riascoltare. E' stato bellissimo il discorso che ha fatto sul senso della vita. E' vero che tutti noi (io sicuramente) spesso ci arrovelliamo perchè ci pare che dobbiamo dare un senso alla nostra vita, ma il senso sta nel viverla ed essere presenti, con noi stessi, con gli altri. Con la vita stessa.

Caterina Regazzi,  a me stessa il 18.12.2020



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