mercoledì 1 gennaio 2020

Notte senza tempo 2019-2020 - capodanno festeggiato con le olive di Treia

E, come dice Paolo, anche questa volta l'abbiamo "sfangata"!


Siamo al primo dell'anno e, come da circa 10 anni a questa parte per me, molti di più per Paolo che fa questo rito anche quando stava a Calcata, ieri sera abbiamo vissuto la "Notte senza Tempo".
Quest'anno, a causa di alcuni problemini  di salute, un po' di stanchezza mia e soprattutto la  voglia di ritornare a festeggiare nella "mia" casa e lungo il fiume vicino al quale ho la fortuna di abitare, il Panaro, l'abbiamo trascorsa a Spilamberto, assieme ad alcuni cari amici: Maria, Monica e Roberto, oltre, ovviamente a noi due.
Come previsto nel programma si è trattato di una serata tranquilla, che si è aperta verso le 21 con una cenetta col cibo vegetariano da ognuno preparato e portato (polenta con sugo di lenticchie, zuppa di farro, insalata mista, carote grattugiate, olive di Treia in salamoia fatte da me  e frittata alla cipolla, più dolcetti vari marchigiani, il tutto condito da vino bianco e rosso, acqua naturale e frizzante della casa dell'acqua - entrambe del sindaco - e kefir).
Ah, il tutto condito da discorsi vari: Paolo ha dato qualche ulteriore spiegazione all'intervento che aveva fatto il 23 dicembre al gruppo "Luce di Stelle" a Vignola, sull'interpretazione del momento del solstizio invernale secondo il libro dei Mutamenti. Abbiamo parlato e ci siamo interrogati sul freddo che ci aspettava fuori lungo il fiume Panaro. Abbiamo ricordato la festa del mio compleanno del 2010, ricca di eventi e con la partecipazione di tanti amici. 

Finita la cena, ci siamo apprestati a formulare e scrivere i nostri auguri per l'anno veniente su bigliettini di carta ed anche le cose che non ci piacciono di noi di cui ci vogliamo liberare nell'anno nuovo, sempre su biglietti di carta che ci siamo portati in saccoccia fino all'accensione di un fuocherello per bruciarli, con la speranza che questo rito, rinforzi il nostro intento.
Monica ha anche raccontato un suo modo di relazionare sul diario di lavoro, dove descrive le cose come avvengono, giorno per giorno, riferendosi ad ogni singola persona ed, ora che ci penso, mi sembra un sistema simile a quello che adotto per fare i miei resoconti degli eventi vissuti, molto semplici e realistici.
Finita l'operazione di scrittura e la lettura del pensierini "buoni" siamo partiti per la passeggiata. 
La notte fortunatamente era limpida, non c'erano nè nebbia, nè pioggia, nè neve, la luna splendeva in cielo, ma era molto sottile (crescente) per cui l'illuminazione naturale era un po' scarsa. Le stelle erano radiose  e brillavano nel cielo. Arrivati verso il fiume ci siamo diretti a sinistra verso il parco della Rocca Rangoni e volevamo raggiungere la parte sotto del ponte sul fiume, ma non siamo riusciti, col buio, a trovare la solita strada, che attraversa gli orti urbani, anche perchè probabilmente era sbarrata a seguito delle piogge degli ultimi tempi e forse anche di alcuni lavori fatti sul greto del fiume. Quindi ci siamo ritrovati vicino alla strada provinciale da lì, per vie traverse ci siamo avvicinati nei pressi delle arcate del ponte dove abbiamo acceso un fuocherello minimo, tanto per bruciare i pensieri "cattivi".
Era circa la mezzanotte, ci siamo scambiati così auguri, baci ed abbracci sinceri.

Quindi abbiamo preso la via del ritorno a casa, passando dalla piazza antistante la Rocca Rangoni, quest'anno con un'illuminazione particolarmente bella.

Intanto che camminavamo si continuava a parlare, veramente io me ne sono stata un pezzo in disparte. E' Un periodo (sarà la vecchiaia che incombe), che il silenzio non mi dispiace affatto. Arrivati a casa,ancora qualche augurio, un caffè per chi lo voleva, un po' di noccioline e qualche mora sciroppata dall'orto di Maria, ancora qualche abbraccio e la certezza che queste "esperienze" siano seguite da una maggiore consapevolezza che si possa stare bene con poco (dal punto di vista materiale) e che servano ad approfondire e rinsaldare i rapporti umani. Certo, perchè sia così, bisogna "esserci", non solo come presenza fisica, ma come amorevole attenzione.

Che il 2020 sia come deve essere, come sarà. Noi lo accoglieremo e lo vivremo comunque cercando di mantenere questa "attenzione".


Caterina Regazzi


Pensierini di buon augurio lasciati dai presenti:

"Pensiero brutto (cancellato) bello: entrare (cancellato), entrare in nuove relazioni che ti stupiscono e ti incantano"

"La tolleranza
il sorriso
l'intensità stemperata"

"Tuttto il bello e il buono per tutti. 
Ognuno trovi il bello e il buono per sè"

"Pensiero bello (un cuore disegnato)"

"Un abbraccio con lo spirito"

Album fotografico completo: https://www.facebook.com/caterina.regazzi/media_set?set=a.10219761487378135&type=3&uploaded=17

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