lunedì 9 dicembre 2019

Legge consumo di suolo: sollecitiamo una mozione a tutti i consigli comunali


Immagine correlata
 
L’iter al Senato (Commissioni congiunte Agricoltura e Ambiente) procede con ritardi e rallentamenti gravi, pare quasi essersi arenato…
E’ un “lusso” che non possiamo permetterci e che deve quindi vederci molto reattivi per sollecitare con forza la ripresa del dibattito parlamentare e una rapida approvazione della nostra Proposta di legge, l’unica che chiede alla “politica” di ARRESTARE il consumo di suolo e il riuso dei suoli urbanizzati.
Una richiesta tanto più legittima ora che anche la Corte dei Conti, nella sua Deliberazione del 31 ottobre 2019, n. 17/2019/G (Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico 2016-2018 – https://www.corteconti.it/Download?id=1588e2fb-c42f-48a2-93cd-ef9dc49ddcfa), ha espresso un forte invito a Stato e Governo a produrre “norme e azioni di radicale contenimento del consumo di suolo” (p. 16) e ricordato che è all’esame del Senato, dal 3 luglio 2019, il DDL Atto Senato n. 164 di iniziativa parlamentare (p. 19). Inoltre, ha rilevato che il peggioramento dei fenomeni di dissesto idrogeologico rappresentano per il nostro Paese un forte impegno finanziario ogni anno e che il consumo di suolo non deve superare la crescita demografica (come già definito dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals-SDGs).

Questo pronunciamento dell’Organo di rilievo costituzionale che ha il compito di vigilare sulle amministrazioni dello Stato, così da prevenire ed impedire sperperi e cattive gestioni, si aggiunge ai dati di allarme da anni indicati dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e da innumerevoli voci accademiche e della ricerca e rendono sempre più palese quanto richiesto a gran voce dalla cittadinanza attiva.

Corte dei Conti, scienziati e cittadini hanno le idee ben chiare: occorre – e subito – approvare il nostro DDL AS 164. Manca solo l’azione conseguente della “politica”…
Molte nostre iniziative stanno ora premendo proprio sulla “politica” affinché lo stallo parlamentare si sblocchi.
E da oggi chiediamo anche ai territori e alle amministrazioni comunali di far sentire la loro voce.
Per questo abbiamo preparato una Mozione da discutere in tutti i Consigli comunali italiani: la trovate in allegato oppure potete scaricarla da qui: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2019/12/MOZIONE-per-consigli-comunali.pdf


Chiediamo a tutte le migliaia di persone e alle oltre 1.000 organizzazioni che costituiscono la Rete nazionale del nostro Forum Salviamo il Paesaggio, di inoltrare il testo della Mozione a tutti i Sindaci e consiglieri comunali con cui sono in contatto, richiedendo loro di formalizzarne la discussione consiliare e – ci auguriamo – a volerla approvare.
Crediamo sia un modo democratico e forte per chiedere al Parlamento di completare l’iter di approvazione di una legge necessaria e urgente.

Invitiamo, quindi, tutta la nostra Rete a provvedere rapidamente a diffondere la richiesta ai Comuni, dandocene conferma alla mail redazione@salviamoilpaesaggio.it (a cui potrete rivolgervi per ogni eventuale delucidazione necessaria).
Avanti tutta: è l’ora di moltiplicare i nostri sforzi !

Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio  - redazione@salviamoilpaesaggio.it

Risultati immagini per salviamo il paesaggio


NOTE OPERATIVE
Cosa ciascuno di noi deve fare nelle prossime ore/giorni:
semplicemente inviare il documento contenente la Mozione a tutti i Sindaci e consiglieri comunali con cui è in contatto o di cui dispone di indirizzo PEC o mail, con un messaggio di questo tipo:
A nome del Forum Salviamo il Paesaggio (Rete civica nazionale formata da oltre 1.000 organizzazioni e decine di migliaia di singoli aderenti individuali) Le chiedo di voler sottoporre – a sua firma – l’allegata MOZIONE per sollecitare il Parlamento alla rapida ripresa del dibattito di approvazione del DDL a contrasto del consumo di suolo, odierna emergenza nazionale ben evidenziata da Organi dello Stato quali la Corte dei Conti e l’ISPRA. Resto in attesa di Sua cortese risposta,
FIRMA
mail
telefono
indirizzo

Nessun commento:

Posta un commento