Earth Overshoot Day, ovvero il giorno in cui l’umanità ha completamente esaurito le risorse a disposizione per l’intero anno. Per il 2019 è caduto il 29 luglio, tre giorni prima rispetto al 2018, segnando quindi un nuovo record, e quasi due mesi e mezzo dopo rispetto alla sola Italia, che dal 15 maggio ha già consumato tutto.
A dirlo è il Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale che monitora l’impronta ecologica dell’uomo, segnalando la data in cui il consumo delle risorse che offre la natura eccede ciò che gli ecosistemi della Terra sono in grado di riprodurre per quell’anno. Da questo giorno, gli uomini cominciano a consumare più di quello che il pianeta in grado di riformare, bruciando le risorse per il futuro.
Secondo i calcoli, quindi, il giorno di Earth Overshoot indica che l’umanità sta utilizzando le risorse della natura 1,75 volte più velocemente di quanto gli ecosistemi del nostro stesso pianeta possano rigenerare. Ciò significa verosimilmente che, in media, tutto il mondo consumerà nel 2019 le risorse di 1,75 pianeti.
Un superamento possibile perché stiamo esaurendo il nostro capitale naturale, che compromette la sicurezza delle risorse future dell’umanità. I costi di questa spesa ecologica globale stanno diventando sempre più evidenti sotto forma di deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità o accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera.
“Abbiamo solo una Terra: questo è il contesto che definisce in definitiva l’’esistenza umana. Non possiamo usare tutte le risorse senza conseguenze distruttive”, ha affermato Mathis Wackernagel, co-inventore della Ecological Footprint e fondatore della Global Footprint Network.
#MoveTheDate e la mappa
Una soluzione? #MoveTheDate, dicono gli esperti, ossia spostare la data dell’Earth Overshoot Day di almeno 5 giorni all’anno, il che consentirebbe all’umanità di raggiungere una sorta di compatibilità con il pianeta prima del 2050. Opportunità significative si trovano in cinque aree chiave: città, energia, cibo, popolazione e pianeta. Ad esempio, ridurre le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili del 50% significherebbe spostare la data dell’overshoot di ben 93 giorni.
Cosa possiamo fare noi? Pochi giorni prima dell’Earth Overshoot Day, Global Footprint Network ha lanciato la versione beta della #MoveTheDate Solutions Map, grazie alla quale è possibile sostenere diverse soluzioni esistenti. Gli utenti possono connettersi tra loro sulla base della geografia e del focus di interesse, accelerando l’implementazione di nuovi progetti nel mondo reale.
La mappa delle soluzioni #MoveTheDate è stata in pratica progettata per integrare il calcolatore dell’impronta, consentendo a sua volta alle persone di calcolare la propria impronta ecologica e il proprio Earth Overshoot Day.
I consumi dell’Italia
Secondo il Global Footprint Network, l’Italia ha raggiunto il suo Overshoot Day 2019 già il 15 maggio e, secondo i calcoli, servirebbero le risorse di 4,7 paesi altrettanto grandi per soddisfarne gli sprechi. Solo il Giappone al mondo consuma di più in rapporto a quello che produce: 7,7 volte. Dopo ci sono Svizzera (4,6), Gran Bretagna (4,0) e Cina (3,8). In media, come dicevamo, tutto il mondo consumerà nel 2019 le risorse di 1,75 pianeti.
In termini assoluti, il paese che consuma di più sono gli Stati Uniti. Se fosse l’intero il mondo a consumare come gli americani, servirebbero le risorse di 5 pianeti.
Germana Carillo
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