venerdì 12 luglio 2019

Il Porto di Oneglia di Gianni Donaudi


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Adolescente faccio acrobazie/ su un mare di fusti.

I nostri ulivi sono diventati sterili/ e dalle terre iberiche
ed elleniche arrivano i soccorsi...

E' mezzogiorno/ il rombo della sirena annienta / il dolce  e ossessivo rombo della raffineria / ex base di motosiluranti.

Eschimi non- conformisti invadono la piazza/ dove nacque Edmondo e i vecchi portici della Calata...

I fanali dei moli sono spenti/ attendono la sera per dipingere
le acque...

Le chiatte scaricano melmosa sabbia/ raccolta sui fondali
della baia...

Un palombaro salta in acqua/ con la sua tuta da extraterrestre (ho appena finito di leggere le Ventimila Leghe).

Marinai e portuali tatuati: sirene, nudi, stelle portafortuna / non ancora integrati.
Autoctone versioni di Popaye e Brutus/ Capitan Uncino e Corto Maltese, sembrano alter- ego dei marò della Potemkin/ e dell'incrociatore Aurora, come sul Mar Nero o sul Baltico / sul Volga e sulla Neva, quasi accompagnati dalla Varsovienne / trasformata vent' anni dopo in A la Barricada dalla C. N. T. ....

Pescatori del Cerusico di mare sono al largo/ la barca dell' albino pescarese getta le sue reti ancora miracolose...

I portici iniziano al bar del Bersagliere / che vive momenti intensi con la sua truppa di donnine allegre / contrattanti tra un caffè e un aperitivo con lo sfondo musicale del vecchio juke - box: il partenopeo fa l'amerikano / e talvolta "o torero"
alternandosi alle maliziose banane di Henry Belafonte, e la bionda Miranda, tra Udine e Napoli/ capace di esprimere sensualità persino in bagno, vive il suo momento magico/ la sua esotica e tropicale    f r e n e s y    creola, più bella, più viva, più appetibile / di un  italo- americanota tristemente melodico mediocre e... forse mafioso.

Passeggiano falsi aristocratici nullafacenti / verso il Campari dello storico Caffè del Popolo...

Odore di pesce/ che attira scheletrici gatti randagi -
Odore di olio/ proveniente dal vecchio capannone -
Odore di fritto / proveniente dalle ancor oneste trattorie...

Gianni Donaudi - Oneglia, 1986

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1 commento:

  1. Gianni è veramente tua questa poesia? Non parla di clisteri...Non stavi bene quando l'hai scritta?

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